Angelo Gilardino Inviato 27 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 27 Agosto 2006 potete spiegarmi questa tecnica? Nel suonare passi di note doppie, la tecnica ordinaria della mano sinistra si sviluppa su tre fasi: 1) pressione delle dita sulle corde per preparare i suoni; 2) rilascio della pressione dopo aver prodotto i suoni con la m.d.: 3) spostamento alla posizione successiva. Nella tecnica paganiniana, le tre fasi sono compiute a pressione uniforme: si preme lo stretto necessario per permettere alla destra di estrarre suoni puliti e ci si sposta con un movimento del braccio senza schiacciare né rilasciare. La mente dev'essere capace di comandare il braccio per fargli eseguire il movimento in modo tale da far coincidere i tempuscoli di attacco della mano destra e quelli in cui la mano sinistra si trova nel punto esatto vicino alle barrette. Ho constatato che sono capaci di tale coordinamento gli esecutori che hanno la pulsazione interiore, mentre non ne sono capaci gli altri. Per sapere se si ha la pulsazione o no, si controlli con un cronometro, facendo scattare la lancetta dei secondi mentre si inizia a contare chiudendo gli occhi, per riaprirli quando si arriva a sessanta. La sentenza la emette la lancetta. dralig
Cristiano Porqueddu Inviato 27 Agosto 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 27 Agosto 2006 La mente dev'essere capace di comandare il braccio per fargli eseguire il movimento in modo tale da far coincidere i tempuscoli di attacco della mano destra e quelli in cui la mano sinistra si trova nel punto esatto vicino alle barrette. Precisamente. Non è cosa facile ma neanche complicatissima. L'approccio deve essere di natura radicale, ovvero, non avere alcuna pretesa di esecuzione immediata. Come esercizio giornaliero per lo sviluppo della tecnica, è utile usare un dito della mano sinitra per volta sulla sola prima corda e farlo scorrere dal primo al dodicesimo tasto con un continuo portamento. Con la mano destra, utilizzando le dita indice e medio in modo alternato, intervenire sulla corda mentre il dito raggiunge la posizione corretta nella pressione del tasto. Tra gli altri, uno è l'elemento principale da verificare con attenzione, ossia, che la mano sinistra non effettui fermate ma che il movimento sia fluido come un lungo e lento glissato. Buon lavoro.
akaros Inviato 27 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 27 Agosto 2006 Ho fatto la prova del cronometro.. Sui 20 secondi rimango preciso, sulla distanza del minuto vado fuori di 3 secondi.. Ora mi alleno e vi faccio sapere gli sviluppi!! Cmq usare quel tipo di tecnica per fare le scale doppie fa perdere un pò di tempo ma ne vale la pena, si fatica per studiare i movimenti ma una volta capito il gioco da fare si risparmia forza sulla mano e si scorre molto di più.. ne vale la pena se uno ha voglia di faticare un pò! Tanto lo sapete com'è il detto, no? Siamo nati per soffrire...
Ospite Nicola Mazzon Inviato 27 Agosto 2006 Inviato 27 Agosto 2006 Infatti è molto utile questa tecnica, me l'ha fatta conoscere il m. Luigi Biscaldi un paio di anni fa ad un corso estivo per un passaggio che si trovava nello studio n.11 l'omaggio a Villa Lobos... Ma le prime volte...che fatica..
Fabio Boch Inviato 27 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 12 Reputation: 0 Joined: 29/03/2006 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 27 Agosto 2006 Mi viene in mente una tecnica (oggi desueta) impiegata da alcuni chitarristi tardo romantici per fare sfoggio dalla propria bravura che consisteva nello far scorrere rapidamente un dito della mano sinstra (il 3 solitamente) lungo tutta la tastiera, facendo percepire tutte le note intermedie (praticamente una scala cromatica) in maniera chiara. E' nato forse (o forse dico una stupidaggine) dall'imitazione del glissato pianistico che si ottiene facendo strisciare la mano sui tasti diatonici o cromatici. Vi era quindi la necessità di riprodurre sulla chitarra un glissé uniforme, difficilmente raggiungibile con la consueta diteggiatura 4321. Infatti, mantenendo un pressione costante, come si usa con gli strumenti ad'arco, si avverte meno la presenza dei tasti che provocano brevi ma udibili interruzioni di suono. [..] Si noti che il basso elettrico, strumento usato per lo più melodicamente, conosce una variante di costruzione con un manico privo di tasti (in inglese fretless) al preciso scopo di riprodurre le sonorità e gli effetti di glissato del contrabbasso. [...] (Wikipedia). Saluti.
Angelo Gilardino Inviato 27 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 27 Agosto 2006 Mi viene in mente una tecnica (oggi desueta) impiegata da alcuni chitarristi tardo romantici per fare sfoggio dalla propria bravura che consisteva nello far scorrere rapidamente un dito della mano sinstra (il 3 solitamente) lungo tutta la tastiera, facendo percepire tutte le note intermedie (praticamente una scala cromatica) in maniera chiara. Saluti. Si trova un efficace esempio di questa tecnica nel brano intitolato "Coup de vent" di Luigi Mozzani dralig
enzo Inviato 27 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 49 Reputation: 0 Joined: 19/02/2006 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 27 Agosto 2006 Anche Django Reinhardt usava una tecnica simile per le sue rapidissime scale cromatiche.
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