prof Inviato 1 Giugno 2014 Group: Membri Topic Count: 18 Content Count: 85 Reputation: 2 Joined: 21/07/2011 Status: Offline Inviato 1 Giugno 2014 Chiedo: Fino a che punto un concertista classico può stravolgere una partitura di un compositore, e per farlo ci vuole l'assenso dello stesso? Oppure lo può fare anche se si parla di compositori ormai defunti ? E se questo viene attuato con competenza e genialità può giovare dal punto di vista musicale? Saluti prof.
Angelo Gilardino Inviato 2 Giugno 2014 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 2 Giugno 2014 Il compositore che pubblica le proprie opere sa di consegnarle all'ignoto. E - se le sue musiche riscuotono l'attenzione di molti interpreti - sa di doversi aspettare di tutto: youtube e similari depositeranno sulla soglia di casa sua esecuzioni di ogni genere - ottime, decenti, mediocri e purtroppo anche scadenti o addirittura orrende: tutto ciò fa parte del gioco nel quale egli ha scelto di entrare pubblicando le proprie composizioni, e non gli rimane che accettare la variegata evidenza del bene e del male di questo mondo riflessa anche nel piccolo miroir della sua opera. Ciò premesso in linea di principio, occorre poi distinguere tra le esecuzioni e quelli che Lei chiama stravolgimenti. Se un esecutore suona male quello che un compositore ha scritto, questi dovrà - come ho detto - sopportare e magari fare buon viso a cattiva sorte. Ma se un esecutore vuole "stravolgere" un pezzo nel senso di modificarne i parametri strutturali (note, ritmo, forma) o effettuarne un arrangiamento, allora deve richiedere il permesso del compositore (o degli aventi diritto sull'opera sua: eredi, editori, etc.), altrimenti commette un abuso illegale, indipendentemente dalla qualità - anche "geniale" - del suo intervento. Le faccio un caso: l'erede di Igor Stravinskij accetta - previo richiesta - l'esecuzione pubblica di arrangiamenti e trascrizioni delle opere del compositore, ma non permette la pubblicazione di versioni diverse dall'originale, anche se, in certi casi, ha ammesso che erano validissime. Si dà però il caso di eredi che non soltanto permettono, ma richiedono l'intervento di un compositore su una determinata opera del loro congiunto non più in vita: chi scrive questo messaggio ha completato - su richiesta degli eredi - un concerto per chitarra e orchestra di Alexandre Tansman, effettuandone l'orchestrazione, che l'autore non aveva compiuto; e, più recentemente, ha trasformato una "Sonatina" per chitarra sola dello stesso autore in un "Concertino" per chitarra e orchestra. Se si tratta di compositori defunti da più di 70 anni, il campo è libero, chiunque può "stravolgere" qualunque brano, e ne renderà conto soltanto a San Pietro: quaggiù, nessuno gli potrà dire nulla, né "bravo" né "per favore, smettila". dralig 1
prof Inviato 2 Giugno 2014 Group: Membri Topic Count: 18 Content Count: 85 Reputation: 2 Joined: 21/07/2011 Status: Offline Autore Inviato 2 Giugno 2014 Data l'ora delle risposte , vedo che anche Lei come me ha qualche conflittualità con l'orologio ...oppure è mattiniero. Io insonne ascolto con le cuffiette la radio. Non sapevo che Igor Stravinskij avesse un'erede. Molti anni fa sono rimasto male nel vedere la sua tomba nel cimitero S. Michele, Venezia dimenticata e disadorna......Lo stravolgimento era inteso non nelle note ma dal resto " ritmo forma ecc..." Volevo poi chiedere qualsiasi pezzo di chitarra classica è libero di viaggiare su (you tube) senza permessi dell'autore? IL mio post iniziale è scaturito nel sentire il talentuoso Lukasz Kuropaczewski da Lei citato , eseguire Jeux interdits interamente con tremolo, " mi sembra che la partitura originale di Antonio Rubira sia ben diversa. A proposito di chitarristi classici polacchi nelle strade delle città d'Italia c'è ne sono molti veramente bravi che suonano e vendono i loro CD. La ringrazio per le risposte esaustive. saluti prof.
Angelo Gilardino Inviato 4 Giugno 2014 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 4 Giugno 2014 Io volevo chiedere questo : 1-se un compositore, chiunque esso sia dei secoli scorsi o contemporanei,inserisce un rallentando alla fine della semifrase e non alla frase finale dell' idea del periodo ,per essere più chiaro alla meta del primo tema,di una Sonata ,e invece l'esecutore,o il concertista,non solo non ne tiene conto, ma inserisce solo il rall.. solo alla fine del periodo( o primo tema) ,è sconvolgere l'idea del compositore o no? 2-Poi,se un concertista toglie tutti i segni dinamici (come crescendo, forchette di vario genere,rall, eccc..) ,inserendone solo quelli che ne ritiene necessari,può sconvolgere l'idea del brano e di quello che voleva dire il compositore? 3-Suonare un brano non alla velocità dinamica,segnata all'inizio del brano ,sconvolge l'idea del brano? O è solo virtuosismo espresso dal concertista?Se lo suona più veloce? 4-Se il compositore inserisce dei passaggi difficili da suonare ,magari non per lui(compositore),ma per molti concertisti si,e il concertista che si appresta a suonarlo li cambia,perché non suonabili (almeno per lui),:è questo ,sconvolgere il brano e l'idea del compositore? 5-Il compositore deve pensare al concertista e alle sue esigenze di tempo ,per non inserire nei brani parti di difficile esecuzione e quindi da studiare ? Perché il concertista non può, perché non ha tempo? L'elenco delle libertà che si prende l'esecutore in questione descrive "che cosa" fa. Quel che conta, invece, non è il "che cosa", ma il "come". E di questo "come" non si può dare (e non serve leggere) una descrizione, bisogna ascoltare. dralig
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