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La postura per autodidatti


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Ho notato che moltissimi chitarristi classici usano posture diverse , potrei citarne moltissimi  ma non serve , ormai si possono vedere tramite video...... c'è chi usa varie altezze del pedalino , chi usa supporti di vario tipo ,gomma ferro legno con attacchi alla chitarra diversi per inclinazioni e per altezze chi tiene la chitarra verticale, a45 gradi , oppure orizzontale. ecc.... poi non voglio parlare di posture per altri generi musicali, abbiamo un'infinità di scelte . Ora io penso che per uno studente all'inizio sia fondamentale trovare una postura consona alla propria persona , e penso che sia talmente difficile trovarla che solo col progredire degli studi forse si arriverà alla soluzione o "compromesso" ho visto chitarristi di fama mondiale cambiare postura dopo 30 anni. con questo voglio dire che il maestro dell'allievo potrà dare dei consigli , con i pro e i contro  ma alla fine bisogna essere autodidatti per cercarla. Peccato perché la chitarra essendo lo strumento piu' " bello del mondo" si faccia cosi'  difficile e desiderare per farsi suonare..... e poi non parliamo dei problemi delle unghie, altro tasto dolente....

                          saluti prof.

  

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Ho notato che moltissimi chitarristi classici usano posture diverse , potrei citarne moltissimi  ma non serve , ormai si possono vedere tramite video...... c'è chi usa varie altezze del pedalino , chi usa supporti di vario tipo ,gomma ferro legno con attacchi alla chitarra diversi per inclinazioni e per altezze chi tiene la chitarra verticale, a45 gradi , oppure orizzontale. ecc.... poi non voglio parlare di posture per altri generi musicali, abbiamo un'infinità di scelte . Ora io penso che per uno studente all'inizio sia fondamentale trovare una postura consona alla propria persona , e penso che sia talmente difficile trovarla che solo col progredire degli studi forse si arriverà alla soluzione o "compromesso" ho visto chitarristi di fama mondiale cambiare postura dopo 30 anni. con questo voglio dire che il maestro dell'allievo potrà dare dei consigli , con i pro e i contro  ma alla fine bisogna essere autodidatti per cercarla. Peccato perché la chitarra essendo lo strumento piu' " bello del mondo" si faccia cosi'  difficile e desiderare per farsi suonare..... e poi non parliamo dei problemi delle unghie, altro tasto dolente....

                          saluti prof.

Le posizioni chitarristiche,le ho provate dapprima col poggiapiedi,poi divenuto accessibile il poggiachitarra a ventosa piccola,i problemi di schiena c'erano sempre ,ma in consolazione in punti diversi della spina dorsale. Lo dico col sorriso,ora sono una diecina di anni che non suono e i problemi li ho perchè componendo con la chitarra in mano e di fronte al computer ma anche col vecchio caro foglio a mano sul leggio,era la stessa cosa, i problemi sono aumentati,per le posture ancora più diverse del normale,suonare,scrivere al computer, risuonare, riscrivere,correggere ai tasti,insomma la schiena è sempre la prima a farsi sentire. Sempre col sorriso.Ciao 

Io consiglierei di sceglierne una sola posizione e avere un solo tipo di mal di schiena.(sempre ironicamente)

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Carissimo Maestro Raffaele La ringrazio per la sua gentile disponibilità, vedo in Lei una straripante passione per il mondo della chitarra .  Da quello che ho capito anche Lei ha percorso l'iter necessario prima di scegliere la postura personale. E come dice giustamente Lei " dopo una certa età questo lo dico io" è meglio fermarsi a una sola posizione. 

 

Ora questo mio argomento " postura" mi piacerebbe venisse argomentato seriamente con esperienze personali .  

 considero un problema importante per quasi tutti i chitarristi, perché trovare una postura consona significa esecuzioni quasi perfette, evita tensioni muscolari dannose e soprattutto negli anni problemi di salute alla schiena alla nervatura pettorale alle gambe ecc. siamo in tantissimi in questo qualificato forum  ,fatto di giovanissimi promettenti chitarristi , e di quasi anziani ( musicalmente parlando) che con il loro vissuto potrebbero dare dei consigli estremamente utili per chi si trova alle prime armi.  vi ringrazio e.......

 

aspetto   .  saluti prof. 

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Carissimo Maestro Raffaele La ringrazio per la sua gentile disponibilità, vedo in Lei una straripante passione per il mondo della chitarra .  Da quello che ho capito anche Lei ha percorso l'iter necessario prima di scegliere la postura personale. E come dice giustamente Lei " dopo una certa età questo lo dico io" è meglio fermarsi a una sola posizione. 

 

Ora questo mio argomento " postura" mi piacerebbe venisse argomentato seriamente con esperienze personali .  

 considero un problema importante per quasi tutti i chitarristi, perché trovare una postura consona significa esecuzioni quasi perfette, evita tensioni muscolari dannose e soprattutto negli anni problemi di salute alla schiena alla nervatura pettorale alle gambe ecc. siamo in tantissimi in questo qualificato forum  ,fatto di giovanissimi promettenti chitarristi , e di quasi anziani ( musicalmente parlando) che con il loro vissuto potrebbero dare dei consigli estremamente utili per chi si trova alle prime armi.  vi ringrazio e.......

 

aspetto   .  saluti prof. 

Tutto quello che dice Lei sulla postura del chitarrista,è sicuramente valido e mi trovo pienamente d’accordo, trovare una giusta posizione,fa si che il lavoro di studio sui pezzi,trovi uno sbocco sicuramente positivo se essa(la posizione) non crea problemi. Io nel mio piccolissimo e modestissimo percorso di chitarrista ho avuto molto a che fare con la posizione chitarristica e i problemi a essi avuti.

Stavo preparandomi per l’esame dell’ottavo( ex famoso diploma dei 10 anni),e nel prepararmi sui pezzi variazioni e studi di Villalobos,mi lamentavo in famiglia,che avevo problemi a concentrarmi sui pezzi,perché studiavo nella sala da pranzo(non avendo la cameretta personale),e la finestra aperta(ma anche chiusa) dava sulla strada e le macchine camion e persone a piedi mi disinconcentravano sempre. Non riuscivo a studiare correttamente e lavoravo poco i pezzi , correndo il serio pericolo di perdere l’ottavo anno. Cosi mio padre (dai molti lavori che aveva fatto nella sua vita,in ultimo il muratore),mi costruì una piccola casetta ,nella nostra Terra di campagna si sua proprietà. Fu per me una cosa incredibile,fu il regalo più bello che potessi mai avere,infatti la campagna era lontana da qualsiasi strada,immersa nella folta ed estesa terra di viti e piante di qualsiasi genere. Riuscì a risolvere la mia concentrazione tanto che studiavo dalle 7 alle nove ore al giorno,e senza mai alzarmi dalla sedia. Un continuo incredibile e che non mi aspettavo,non sentivo altro che il vento che accarezzava le foglie,e null’altro,oltre al mio suonare. E’ forse questo il mio ricordo più bello del mio studiare. Ma poi ,il continuo e incessabile stare sempre seduti nella stessa posizione(alla Tarrega,per intenderci,poggia piede e chitarra sulla coscia),mi provoco,una notte un blocco su tutta la spalla sino a tutta  la testa  e la schiena,Non riuscivo neanche a muovermi. Il mio vecchio dottore di allora, mi prescrisse l’analisi del sangue,mai fatta per una cosa del genere. Il risultato della prova reumatica, sorprese anche il dottore ,uscirono quattro positività ++++.          Mi prescrisse riposo e pillole che non ricordo il nome,ma da sciogliere sotto la lingua e siringhe molto dolorose. La cosa brutta e che quando ripresi,lo studio ricascai nella stessa situazione,e il dottore mi rimproverò,che il riposo doveva essere più lungo,cosi altre pillole e altre siringhe.

Perché dico questo? Perché poi all’esame dell’ottavo anno mi successe una cosa che mi risolse il problema.

Quando feci la domanda,per l’esame,la segreteria mi disse che dovevo andare, oltre ai giorni di Chitarra , Armonia complementare e Storia della musica anche un altro giorno? Senza sapere cosa dovevo fare venni a sapere che dovevo sostenere l’esame di Educazione fisica. Io li mi spaventai,perché non sapeva nulla (anche per colpa mia) e quando mi presentai dinanzi al prof di Edu.Fisica,cambiò la mia vita di come suonare. Lui mi disse,(senza preamboli ),quante ore studi al giorno? Io gli risposi,ultimamente anche 9 ore al giorno circa,ma normalmente dalle 6 alle 7 ore. Poi disse ma suoni continuamente senza fermarti? Io dissi :si! Lui: e non hai problemi di schiena? Io: certo, come fa a saperlo? Per non farla lunga,mi spiego per filo e per segno,dicendomi che si dovevo studiare continuo, ma che ogni ora mi dovevo fermare cinque minuti,la seconda ora dieci minuti la terza un quarto dora,e via di seguito. Io rimasi incantato da quello che diceva,nessuno mi aveva mai informato di tali cose. Poi concluse,guardandomi negli occhi,so che non li seguirai i miei consigli giovanotto,ma almeno li hai capiti? Io risposi: Maestro lo so che non mi crede,ma cercherò di seguire tutto quello che mi ha detto,anche quello sull’alimentazione . Beh dal giorno dopo,io mi sono concentrato su tutto quello che mi disse e seguii alla lettera tutto quello che mi consigliò.  E da allora non ebbi più problemi di schiena,pensavo di non riuscirci,ma vi garantisco che lo faccio anche ora col computer,dove ci sto in questi mesi tutto il giorno.Io lo consiglio a tutti. Poi c’è stato il poggia chitarre con la ventosa piccola,e il continuo suonare provoca sempre dolori(anche se i dolori alla schiena erano solo nel centro della spina dorsale e non più al collo e testa e alla fine della  spina dorsale),ma poi ho raggiunto quello che ho lottato per una vita, la posizione fissa di lavoro, e mi sono dedicato alla composizione,mia grande passione dall’età di dieci anni e ho lasciato i vari poggiapiedi.Oggi uso il poggiapiedi bassissimo,per comporre,allora lo avevo il più alto possibile,e me ne feci costruire da un falegname uno in legno altissimo che oggi non uso più.

 

Ciao e scusatemi la lungaggine,ho voluto solo portare la mia personale esperienza al riguardo.

http://www.fronimo.it/   http://www.seicorde.it/ www.raffaeleiervolino.it

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Carissimo Maestro Raffaele la sua esposizione la ritengo veramente esaustiva ed estremamente utile per molti giovani chitarristi  , e con il racconto, di un suo squarcio di vita  bellissimo dei primi percorsi  musicali la completa . 

 

 saluti prof.

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  • 3 settimane dopo...

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La questione della postura. Il termine postura è fuorviante in quanto indica qualcosa di statico, mentre invece il suonare indica uno stato dinamico della mente e del corpo. Discorso lunghissimo e impossibile da affrontare in un forum: mi limito ad accennare. Se si analizzano tutte le variabili fisiche che intervengono nel suonare, non so, il corpo umano e le sue componenti, diverse per ognuno, l'altezza della sedia dove sediamo o l'inclinazione del pavimento etc.. ci accorgiamo che l'unica costante è proprio la chitarra che più o meno ha le stesse dimensioni. Quindi quando si suona si dovrebbe adattare la chitarra al corpo e non il contrario (basta chitarristi con la gobba!) tenendo presenti i principi elementari dell'ergonomia e la libertà e differenziazione dei movimenti delle varie parti del corpo. Suggerisco di leggere un articolo sul Fronimo (non ricordo di quale anno) di Giuseppe Pepicelli dal titolo: "Intorno alla postura del chitarrista". Mi sembra un ottimo spunto di riflessione che incoraggia sicuramente ad approfondire la questione.

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Mi trovo d'accordo sul fatto che la mente e il corpo fisico si relazionano tra loro,,nella postura ferma del chitarrista,io ho risposto,solo nel reparto della risposta del fisico alla postura. E' importantissima la sedia e la sua altezza,dico sempre ai miei alunni di trovare una posizione per loro comoda e di non cambiarla mai,perchè ad ogni posizione si trovano la chitarra in posizione diversa(altezze diverse,a seconda delle sedie più alte o no).Un altra cosa è anche avere il fisico asciutto e non tanto grassottello come il mio ,qui entra anche il respiro che comprimendo sulla fascia-fondo,è più difficile respirare,e io personalmente mi son trovato a fare sempre diete continue.Lo so sono questioni molto semplici queste,ma vedono la postura fisica bene secondo me.

 

 

 

 

www.raffaeleiervolino.it  http://www.seicorde.it/    http://www.fronimo.it/

 

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