Marina71 Inviato 8 Febbraio 2015 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 28 Reputation: 4 Joined: 27/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 8 Febbraio 2015 Ma scusate un pochino..... se questi esami preaccademici non danno punteggi per l'accesso al triennio c'è un'anima che mispiega a che cosa servono??
Marcello Rivelli Inviato 12 Febbraio 2015 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 12 Febbraio 2015 La chitarra (la sua musica) non si studia per .. punteggi.. il punteggio è: la preparazione con cui uno si presenta eventualmente all'esame di ammissione al Triennio. I corsi pre-accademici dovrebbero sostituire lo smembramento del corso ordinario del Conservatorio (che durava dieci anni) e che ora vede allievi diplomarsi (pardon) laurearsi in tre anni.. con una preparazione (salvo la buona fede dell'allievo, di un ex-settimo? ex-ottavo?ex-nono..? ecc..ecc.. studiate la chitarra come si deve e poi se proprio ci tenete prendetevi il pezzo di carta (triennio, biennio) quello che vi pare..ma il peso e la differenza la fa la conoscenza e competenza del repertorio che avete studiato..(e quante ore giornaliere) nel vostro percorso.. Io ho sempre creduto che il Triennio fosse l'equivalente di un percorso quale l'ex 8/9/10 del corso ordinario per poi proseguire con una vera specializzazione nel Biennio (e quindi un undicesimo? e dodicesimo anno?).. bene.. forse per qualcuno è così.. ma se confrontiamo gli ex compimenti inferiori-medi e superiori..con gli attuali esami di "prassi esecutiva".. 1. 2. 3 ? ..c'è ancora qualcuno che suona i 20 studi di Sor o tutti i dodici studi di Villa Lobos?..ah dimenticavo..per quelli ci sono le Master... Credo di essere uno dei pochi matti che ha portato allievi al compimento inferiore che avevano studiato tutte le scale diatoniche (semplici) a memoria e le scale doppie per terze seste ottave e decime in tutte le tonalità..adesso qualcuno dirà ma il programma ministeriale recita che bastano solo le tonalità più agevoli..certo..perchè la musica per chitarra non va oltre due diesis vero..? buono studio m 1
Cristiano Porqueddu Inviato 12 Febbraio 2015 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 12 Febbraio 2015 Credo di essere uno dei pochi matti che ha portato allievi al compimento inferiore che avevano studiato tutte le scale diatoniche (semplici) a memoria e le scale doppie per terze seste ottave e decime in tutte le tonalità..adesso qualcuno dirà ma il programma ministeriale recita che bastano solo le tonalità più agevoli..certo..perchè la musica per chitarra non va oltre due diesis vero..? Condivido ogni singola parola, Marcello e per quel poco che può valere, per quanto riguarda le scale è stata la mia filosofia da 14enne, quando studiavo per preparare il V anno (scale diatoniche maggiori e minori - melodiche e armoniche - massima estensione incluse le scale per terze seste ottave e decime che adesso sono scomparse) E, naturalmente, chi studia con me passa da questa strada. Sulla tonalità colgo il tuo sarcasmo ma c'è ben poco da scherzare. Per molti neo-diplomati leggere pagine con più di tre alterazioni in chiave (mi maggiore a parte) è un lavoro tutt'altro che banale. 1 1
Ermanno Brignolo Inviato 13 Febbraio 2015 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 417 Reputation: 78 Joined: 08/01/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 13 Febbraio 2015 Condivido ogni singola parola, Marcello e per quel poco che può valere, per quanto riguarda le scale è stata la mia filosofia da 14enne, quando studiavo per preparare il V anno (scale diatoniche maggiori e minori - melodiche e armoniche - massima estensione incluse le scale per terze seste ottave e decime che adesso sono scomparse) E, naturalmente, chi studia con me passa da questa strada. Sulla tonalità colgo il tuo sarcasmo ma c'è ben poco da scherzare. Per molti neo-diplomati leggere pagine con più di tre alterazioni in chiave (mi maggiore a parte) è un lavoro tutt'altro che banale. Io studiai tutte le scale semplici e doppie (a memoria) nonostante il parere dell'allora mio insegnante, il quale non me lo impedì - ci mancherebbe! - ma non mancò ugualmente dal distogliermi dal farlo sottolineando che il mio sforzo non era richiesto. Condivido l'osservazione di Marcello: c'è chi studia per il punteggio, chi per qualcosa di più pregnante. 1
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