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gentili appassionati,

 

nella pausa didattica estiva dedicata al riposo ma anche a trovare tutti gli stratagemmi/repertori/idee per coinvolgere durante il prossimo anno scolastico gli allievi,

 

mi è sovvenuta la seguente idea...

 

memore dei miei (oramai lontani)  studi liutistici ho pensato a questo:

 

spero possa essere di utilità a qualche lettore (personalmente ho già accordato due chitarre in questo modo con ottimi risultati!)

 

per non ripetere tutto il procedimento pubblico il link utile:

 

http://davidebortolai.blogfree.net/?t=5171959

 

buon divertimento, buon studio e sopratutto buona estate a tutti i partecipanti al forum italiano di chitarra classica di cristiano porqueddu.

 

 

 

davide bortolai


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Davide, mi permetto di dissentire sul suo suggerimento.

Il manico della chitarra non è un oggetto rigido (né idealmente né realmente): esso è approssimabile con una molla, la cui posizione a riposo (o freccia) è frutto del controbilanciamento delle corde, che a loro volta sono sei mille. Questa natura è tenuta in considerazione da ogni liutaio a modo proprio.

Ridurre così pesantemente la tensione delle corde porta a pesanti squilibri nel bilanciamento delle rigidezze degli elementi dello strumento, squilibri che, se protratto nel tempo, possono portare a danni permanenti.

 

Esistono corde a tensione più bassa: se la tensione è un problema, ci si rivolga verso quella soluzione che riduce la trazione delle corde di pochi N.

Ha poi idea di quanto le corde, accordate una quarta sotto, sbatacchierebbero e di quanti armonici verrebbero ad essere attenuati? Al di là degli aspetti strutturali, il risultato sarebbe esteticamente inascoltabili.

 

Questo è solo il mio parere personale, ma non consiglierei mai questo metodo a un mio allievo.

 

EB

 

 

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Davide, mi permetto di dissentire sul suo suggerimento.

Il manico della chitarra non è un oggetto rigido (né idealmente né realmente): esso è approssimabile con una molla, la cui posizione a riposo (o freccia) è frutto del controbilanciamento delle corde, che a loro volta sono sei mille. Questa natura è tenuta in considerazione da ogni liutaio a modo proprio.

Ridurre così pesantemente la tensione delle corde porta a pesanti squilibri nel bilanciamento delle rigidezze degli elementi dello strumento, squilibri che, se protratto nel tempo, possono portare a danni permanenti.

 

Esistono corde a tensione più bassa: se la tensione è un problema, ci si rivolga verso quella soluzione che riduce la trazione delle corde di pochi N.

Ha poi idea di quanto le corde, accordate una quarta sotto, sbatacchierebbero e di quanti armonici verrebbero ad essere attenuati? Al di là degli aspetti strutturali, il risultato sarebbe esteticamente inascoltabili.

 

Questo è solo il mio parere personale, ma non consiglierei mai questo metodo a un mio allievo.

 

EB

 

 

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PS: Mi scuso per la profusione di refusi causati da un antipatico correttore automatico che corregge quello che non dovrebbe.


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Davide, mi permetto di dissentire sul suo suggerimento.

Il manico della chitarra non è un oggetto rigido (né idealmente né realmente): esso è approssimabile con una molla, la cui posizione a riposo (o freccia) è frutto del controbilanciamento delle corde, che a loro volta sono sei mille. Questa natura è tenuta in considerazione da ogni liutaio a modo proprio.

Ridurre così pesantemente la tensione delle corde porta a pesanti squilibri nel bilanciamento delle rigidezze degli elementi dello strumento, squilibri che, se protratto nel tempo, possono portare a danni permanenti.

 

Esistono corde a tensione più bassa: se la tensione è un problema, ci si rivolga verso quella soluzione che riduce la trazione delle corde di pochi N.

Ha poi idea di quanto le corde, accordate una quarta sotto, sbatacchierebbero e di quanti armonici verrebbero ad essere attenuati? Al di là degli aspetti strutturali, il risultato sarebbe esteticamente inascoltabili.

 

Questo è solo il mio parere personale, ma non consiglierei mai questo metodo a un mio allievo.

 

EB

 

 

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gentile ermanno

 

nel profondo rispetto delle sue convinzioni, espresse nel post pecedente, mi permetto di aggiungere alcuni dettagli importanti a corredo della mia proposta.

 

proprio perchè il manico non è rigido ma dotato di una certa elasticità è possibile variare le tensioni delle corde (entro certi limiti ovviamente).

 

le corde a basso tiraggio low tension attualmente in commercio  non garantiscono una effettiva e sostanziosa riduzione del carico di tensione (anche lo stesso mimmo peruffo non si sente di garantire pienamente la loro efficacia in quanto si "lavora su margini di diametro troppo piccoli...)

 

la tensione complessiva della accordatura "special soloist tuning" non è poi così low in quanto vi è una generale tendenza da parte dei liutai di oggi a prevedere tiraggi da "facchini" come dice spesso un mio caro amico e maestro.

e comunque la "special soloist tuning" è provata da molto tempo da molti chitarristi e non ha mai condotto a problemi strutturali del manico (sono semmai le tensioni superiori a danneggiare irreparabilmente lo strumento)

 

le corde non sbattono affatto, provare per credere... anzi il suono appare armonioso, equilibrato, soprattutto pizzicando coi polpastrelli (ricordo che ci si avvicina alle tensioni di un liuto).

 

il suono generale della chitarra si riduce di poco e comunque viene compensato dalla possibilità di accordare tranquillamente la chitarra un tono sopra (o anche una terza minore sopra - utilizzando però, in questo caso,  un sol cantino per liuto).

la tavola armonica di una  chitarra accordata un semitono o un tono sopra vibra in modo stupendo (in fa o in fa#)

 

in ogni caso penso che sia necessario provare per valutare in prima persona (naturalmente se interessati alla sperimentazione)

personalmente ho accordato in questo modo anche una ramirez di buon livello ma chiunque può provare sulla propria "clarissa" da battaglia.

 

non mi resta che augurare a tutti  buon divertimento con la vostra "nuova chitarra" in "special soloist tuning"

a me sta piacendo molto accordata un tono sopra,  però nella mia raimundo ho tenuto l'accordatura standard col cantino in Mi (con tensione normale) e funziona altrettanto bene senza sbattere minimamente... e il manico  ringrazia.... ;)


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Buonasera a tutti. Per curiositò, nel caso si voglia stravolgere l'accordatura e suonare melodie con accordature aperte in stile popolare, come il chitarrista Ewan Dobson, ha senso comprare mute di core come questa? https://it.gewamusic.com/product/16099/magma-corde-per-chitarra-classica-transpositor.html


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Salve ragazzi.. arrivo un pò tardi.. ho provato il link de ilbardodeviato e non va.. comunque io uso ancora il diapason.. il problema che riscontro invece è la terza corda di SOL che suonandola in vari accordi a volte sembra stonata mentre su altri è in sintonia..forse dipenderà dalla qualità dello strumento.. ma ho riscontrato lo stesso problema in altri strumenti.. succede anche a voi? o sono starato io? lol...Arrivederci.. e grazie anticipatamente e chi sa dirmi qualcosa...Stevon...

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