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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Sonata, Mario Castelnuovo-Tedesco


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Grazie, M° , per la sua chiarezza e per le informazioni interessanti che ci rivela! Era uno dei miei studi preferiti (insieme all'11 e al 6) di HVL e l'ho sempre suonato ignorando tale errore...
Per quanto riguarda la Sonata di Castelnuovo Tedesco, che è parte del mio programma di diploma, che edizione mi consiglia? Finora ho studiato l'edizione Schott (a cura di Segovia).
Il mio insegnante mi faceva notare che la diteggiatura che Segovia affida all'edizione Schott non è quella che effettivamente seguiva in concerto.
Inoltre mi pare di aver capito che la sua opinione in merito alle edizioni di Segovia è piuttosto negativa.
Vorrei sapere perchè, e quale "versione" della Sonata mi consiglia di seguire.

Grazie.

Andrea

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Grazie, M° , per la sua chiarezza e per le informazioni interessanti che ci rivela! Era uno dei miei studi preferiti (insieme all'11 e al 6) di HVL e l'ho sempre suonato ignorando tale errore...

Per quanto riguarda la Sonata di Castelnuovo Tedesco, che è parte del mio programma di diploma, che edizione mi consiglia? Finora ho studiato l'edizione Schott (a cura di Segovia).

Il mio insegnante mi faceva notare che la diteggiatura che Segovia affida all'edizione Schott non è quella che effettivamente seguiva in concerto.

Inoltre mi pare di aver capito che la sua opinione in merito alle edizioni di Segovia è piuttosto negativa.

Vorrei sapere perchè, e quale "versione" della Sonata mi consiglia di seguire.

 

Grazie.

 

Andrea

 

Non ho mai espresso valutazioni negative riguardo le edizioni di Segovia, anzi, al contrario, ho sottolineato più volte la loro coerenza rispetto ai criteri e ai valori dell'estetica segoviana. Circola da decenni in Italia la favola dell'avversione reciproca che avrebbe diviso Segovia e AG: è frutto della fantasia malata dei suoi - inutilmente genuflessi - adepti.

 

Naturalmente, nello studio delle composizioni del repertorio segoviano, è necessario - quando possibile - rifarsi ai testi originali, per la semplicissima ragione che le modifiche apportate da Segovia funzionavano per Segovia, e non per gli altri esecutori, che hanno caratteristiche diverse da quelle del maestro. Ho così pubblicato non soltanto le opere inedite del repertorio segoviano, ma anche alcune opere già note nella sua revisione: Suite Compostelana di Mompou, Capriccio diabolico e Tarantella di Mario Castelnuovo-Tedesco. Leggendo quello che i compositori hanno scritto, gli interpreti di oggi hanno modo di effettuare le loro scelte con un grado di consapevolezza che non potevano raggiungere avendo a disposizione soltanto il testo della revisione segoviana. E, qualora decidano di confermare la loro fedeltà alla medesima, lo possono fare su basi documentali e non più soltanto su basi fideistiche.

 

La Sonata-Omaggio a Boccherini è finora disponibile soltanto nella revisione di Segovia pubblicata da Schott. Sono però in grado di annunciare ufficialmente che, tra qualche mese, sarà pubblicata, nella collezione "The Andrés Segovia Archive", Edizioni Musicali Bèrben, la mia nuova edizione, comprendente la riproduzione in facsimile del manoscritto originale e una revisione pronta per la lettura, diversa da quella segoviana e più aderente all'originale.

 

Dopodiché, ciascuno potrà regolarsi come crede, e io avrò la mia coscienza di musicista e di musicologo a posto.

 

dralig

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Ospite Nicola Mazzon
Grazie, M° , per la sua chiarezza e per le informazioni interessanti che ci rivela! Era uno dei miei studi preferiti (insieme all'11 e al 6) di HVL e l'ho sempre suonato ignorando tale errore...

Per quanto riguarda la Sonata di Castelnuovo Tedesco, che è parte del mio programma di diploma, che edizione mi consiglia? Finora ho studiato l'edizione Schott (a cura di Segovia).

Il mio insegnante mi faceva notare che la diteggiatura che Segovia affida all'edizione Schott non è quella che effettivamente seguiva in concerto.

Inoltre mi pare di aver capito che la sua opinione in merito alle edizioni di Segovia è piuttosto negativa.

Vorrei sapere perchè, e quale "versione" della Sonata mi consiglia di seguire.

 

Grazie.

 

Andrea

 

Non ho mai espresso valutazioni negative riguardo le edizioni di Segovia, anzi, al contrario, ho sottolineato più volte la loro coerenza rispetto ai criteri e ai valori dell'estetica segoviana. Circola da decenni in Italia la favola dell'avversione reciproca che avrebbe diviso Segovia e AG: è frutto della fantasia malata dei suoi - inutilmente genuflessi - adepti.

 

Naturalmente, nello studio delle composizioni del repertorio segoviano, è necessario - quando possibile - rifarsi ai testi originali, per la semplicissima ragione che le modifiche apportate da Segovia funzionavano per Segovia, e non per gli altri esecutori, che hanno caratteristiche diverse da quelle del maestro. Ho così pubblicato non soltanto le opere inedite del repertorio segoviano, ma anche alcune opere già note nella sua revisione: Suite Compostelana di Mompou, Capriccio diabolico e Tarantella di Mario Castelnuovo-Tedesco. Leggendo quello che i compositori hanno scritto, gli interpreti di oggi hanno modo di effettuare le loro scelte con un grado di consapevolezza che non potevano raggiungere avendo a disposizione soltanto il testo della revisione segoviana. E, qualora decidano di confermare la loro fedeltà alla medesima, lo possono fare su basi documentali e non più soltanto su basi fideistiche.

 

La Sonata-Omaggio a Boccherini è finora disponibile soltanto nella revisione di Segovia pubblicata da Schott. Sono però in grado di annunciare ufficialmente che, tra qualche mese, sarà pubblicata, nella collezione "The Andrés Segovia Archive", Edizioni Musicali Bèrben, la mia nuova edizione, comprendente la riproduzione in facsimile del manoscritto originale e una revisione pronta per la lettura, diversa da quella segoviana e più aderente all'originale.

 

Dopodiché, ciascuno potrà regolarsi come crede, e io avrò la mia coscienza di musicista e di musicologo a posto.

 

dralig

 

Magnifico

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