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A proposito del mio ultimissimo intervento nell'offtopic "Malmsteen" vi chiedo per favore di dirmi le differenze tra la cosiddetta musica "colta" o di alto livello e la musica "non", perchè mi sembra che quando parlo di musica che non capisco significa che è musica colta e quando parlo di musica che capisco mi sembra che sia musica "non".

 

Spero che mi possa chiarire anche il M Gilardino che più di una volta è stato molto esauriente con le risposte che mi ha dato.

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A proposito del mio ultimissimo intervento nell'offtopic "Malmsteen" vi chiedo per favore di dirmi le differenze tra la cosiddetta musica "colta" o di alto livello e la musica "non", perchè mi sembra che quando parlo di musica che non capisco significa che è musica colta e quando parlo di musica che capisco mi sembra che sia musica "non".

 

Spero che mi possa chiarire anche il M Gilardino che più di una volta è stato molto esauriente con le risposte che mi ha dato.

 

La musica colta è quella che compongono, suonano e ascoltano le persone colte. Le persone non colte preferiscono altri tipi di musica. Le persone colte normalmente non se la prendono con quelle non colte - la tolleranza è connaturata alla cultura. Le persone non colte invece tendono a far prevalere le loro scelte musicali (ma anche quelle politiche, religiose, sessuali, etc.) su quelle altrui.

 

dralig


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A proposito del mio ultimissimo intervento nell'offtopic "Malmsteen" vi chiedo per favore di dirmi le differenze tra la cosiddetta musica "colta" o di alto livello e la musica "non", perchè mi sembra che quando parlo di musica che non capisco significa che è musica colta e quando parlo di musica che capisco mi sembra che sia musica "non".

 

Spero che mi possa chiarire anche il M Gilardino che più di una volta è stato molto esauriente con le risposte che mi ha dato.

 

La musica colta è quella che compongono, suonano e ascoltano le persone colte. Le persone non colte preferiscono altri tipi di musica. Le persone colte normalmente non se la prendono con quelle non colte - la tolleranza è connaturata alla cultura. Le persone non colte invece tendono a far prevalere le loro scelte musicali (ma anche quelle politiche, religiose, sessuali, etc.) su quelle altrui.

 

dralig

 

Secondo me tutta la musica è colta e non solo certi pezzi. Ma colta perchè deriva dalla storia, dalle tradizioni da cambiamenti politici, da un cambiamento di pensiero, da un cambiamento economico.

La musica è accessibile a tutti perchè tutti hanno il diritto di interpretarla come vogliono.

Una persona non può aver paura che una persona "non colta" lo influenzi,non esiste è impossibile farsi influenzare, proprio perchè le persone "non colte" come hai detto te si riconoscono subito basta sentire la musica che ascoltano e se è quella rock non sono colte.

 

Con simpatia Waller :lol:


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waller, un favore, non chiamare a rispondere le persone diretttamente

ognuno fa quello che vuole e risponde come e quando vuole...grazie

cerco brevemente di risponderti

sia la musica colta che non colta sono colte

nel senso che "colgono da" qualche cosa che è la relativa cultura di appartenenza

questa cultura è manifesta nelle rispettive tradizioni

la musica rock interpreta la propria evoluzione relazionandosi più o meno a tutto e, con quello che ritengo un "sano menefreghismo" (nel senso positivo ovviamente, quel pò di "punk attitude" che è presente in tutto il rock), ponendo maggiormente l'attenzione a certi aspetti sociali del fare musica (compresa una certa idea di evoluzione del linguaggio musicale che chi fa rock vorrebbe in comunione con quella della cosiddetta musica colta...vedi certa idea di progressive, o certo sinfonismo post psichedelico che dai pink floyd fino deep purple, arriva ai molti progett "sinfonici" di chitarristi e gruppi rock e heavy metal)...per quello che riguardo lo sviluppo di una grammatica della composizione, il rock fa principalmente riferimento all'evoluzione di un "sound" particolare (concetto a mio parere molto importante), privilegiando quegli aspetti legati al mercato della produzione musicale del proprio tempo e della relativa tecnologia a disposizione...

la cosiddetta musica colta fa altrettanto rispetto alla propria tradizione, che non è ovviamente quella del rock...è un linguaggio con una propria evoluzione e con una storia del tutto particolare soprattutto a partire dal novecento quando questi linguaggi si moltiplicano a dismisura....se prima del novecento il collante tonale (generalmente quello della musica classica) unificava in qualche modo la catena comunicativa compositore/ascoltatore (entrambi parlavano più o meno secondo lo stesso sistema di riferimento) dopo non più...ogni compositore ha imparato a parlare la propria lingua, ogni ascoltatore se vuole ascoltare, deve "fare amicizia" con ogni compositore...

ora...credo che a te interessi sapere se esistono delle relazioni possibili tra le due nella produzione di Malmsteen: io credo di sì...nel senso che Malmsteen ha innovato il linguaggio dell'elettrica relativamente a particolare tecniche virtuosistiche (monodiche e di plettro) ma utilizzando un limitatissimo linguaggio compositivo musicale...con una metafora ti potrei dire che è come se uno leggesse una pessima parafrasi della divina commedia, sostenendo che leggendola velocemente e in parafrasi rende più semplice e immediata la noiosa lettura dell'originale (che richiede tempo e "coltura" da altro)...questo chitarrista scandinavo utilizza, stilizzandoli, i più banali cliché della musica barocca/classica (qualcuno accennava all'uso di minori armoniche, ma una delle cose senza senso, relativamente a quanto oggi fanno i compositori, potrebbe essere quello delle progressioni, in particolare delle progressioni per quinte discendenti, usate con parsimonia e varietà dai grandi del classicismo, con un senso del tutto parodistico dal nostro scandinavo, che ricorda molto gli stessi stilemi utilizzati allora da gruppi nazional popolari come il rondò veneziano...questo è un esempio)...insomma una pessima copia che piace (poichè ripropone in una cultura certi aspetti superficiale dell'altra che fu) ma che nulla, ma proprio nulla, condivide con i linguaggi musicali della contemporaneità della musica cosiddetta colta

...non puoi stare nel mezzo

...a stare nel mezzo si produce pessimo rock, o composizioni con l'arteriosclerosi

 

Scusa se ho nominato ma non volevo offendere nessuno e grazie della rispostona. Ti dico come la penso.

All'inizio del novecento è la nascita anche del jazz e non solo della musica colta. Il jazz all'inizio era snobbato, alcuni luminari definivano questo tipo di musica "musica stonata" ma poi dopo poco tempo è andata talmente forte che ha dato origine a varie forme, è piaciuta. Spero davvero che sia così anche per la musica cosiddetta colta riferita al contesto classico riguardanti da alcuni compositori. Poi volevo anche dire : ma se il compositore (hai usato divinamente l'espressione) impara un linguaggio suo difficile ma proprio, non si corre il rischio di creare una torre di Babele dove nessuno capisce più niente o fa finta di capire ???????

Si deve proprio andare alla ricerca del difficile per fare della musica ????piuttosto apprezzo Cage che almeno faceva delle pausone, e le pause a volte sono più significative di molti suoni.

Quello che contraddistingue la musica migliore è il linguaggio universale,una sorta di esperanto mentre quello che contraddistingue il compositore migliore sono le idee sensate o il tocco o il modo di usare le progressioni che lo rendono riconoscibile in questo contesto. Qualcuno può pensare che io alluda solo al genere rock, ma parlo di Bach, Pachelbel, Brahms, Paganini, Mozart, Litz, Strauss. Personaggi che hanno messo le idee, che non moriranno mai e che sono diventati le icone della musica classica.

Ospite Nicola Mazzon
Inviato

Ma pensi che le musiche scritte dai compositori da te citati, al momento delle loro prime esecuzioni siano state chiare all'orecchio del pubblico come lo sono ora per noi?


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Una persona non può aver paura che una persona "non colta" lo influenzi,non esiste è impossibile farsi influenzare, proprio perchè le persone "non colte" come hai detto te si riconoscono subito basta sentire la musica che ascoltano e se è quella rock non sono colte.

 

Con simpatia Waller :lol:

Questo non sempre è vero.

A me capita spesso di accontentare le cosiddette persone non colte (in materia di fatti musicali, s'intende), proprio perchè la persona che ne sa di più, comprende il loro stato di inferiorità culturale e cerca di accontentarli in qualche maniera per non farli sentire da meno. Lo si fa anche, ad esempio, quando si confezionano i programmi da concerto. Si pensa prima di tutto ai gusti del pubblico, e spesso non a quella fetta di pubblico che meriterebbe maggiormente di essere accontentata, e cioè i musicisti professionisti, ma alla maggioranza non colta, appunto, che arrivano così a determinare di fatto, il gusto di un'intera epoca e degli stessi interpreti.

In definitiva, non bisognerebbe mai accontentare la gente non colta. Si rischia di perdersi in meandri oscuri e troppo lontani, e di non riuscire più a tornare indietro.

Ospite Attademo
Inviato

Trovo fuorvianti queste distinzioni fra musica colta e non. Questa definizione è una convenzione che vuole categorizzare in modo diverso l'espessione "musica classica", che invece implica una dichiarata inattualità.

Il linguaggio della musica di cui ci occupiamo è oggettivamente più complesso ( e quindi più ricco di potenzialità espressive) ma questo non ha nulla a che fare con il successo o la diffusione della musica.

Partiamo da affermare che la diffusone dellla musica su larga scala - fenomeno degli ultimi 50 anni - ha a che fare più con il suo portato sociale e politico che con quello estetico. Io personalmente vorrei ribadire che - come diceva Glenn Gould - L'arte della Fuga è qualcosa non solo diverso rispetto a una Jam session ma anche qualcosa di più (di più bello, di più importante, di più articolato ecc.) Il fatto che questo non sia riconosciuto oggi dalla maggioranza è del tutto normale. Non è che il progresso tecnologico implica che tutti debbano comprendere la biologia per accettare che la scienza è cambiata. Nell'ambito dell'arte invece questo è uno scandalo - tutti devono capire tutto. Ma l'arte non è stata mai pensata per tutti. Velasquez dipingeva pensando a un numero ristretto di persone non al pubblico del Museo del Prado.

Concordo dunque pienamente con Fabio quando dice che non esiste questo patrimonio condiviso di musica universale, bella e semplice che comunica a tutti.

Cerchiamo inoltre di fare attenzione: quando si parla di compositori contemporanei e li si paragona ai Mozart e ai Beethoven si fa un paragone assurdo: se mai dovremmo paragonarci con le decine di Ignaz Mocheles che vivevano a quei tempi. Nessuno oggi sa chi sarà fra due secoli al pari di Mozart.

Purtroppo questa tendenza a mettere tutto insieme, che è tipica della povertà del nostro tempo, nasce anche dal fatto che un'intera generazione che oggi dirige e orienta la cultura italiana è nata nel mito dei Beatles e confonde il proprio vissuto personale - sicuramente ai tempi entusiasmante - con la storia dell'arte o della musica. Concludo dicendo che non nego che ci siano grandi artisti nell'ambito "non colto", che ci siano grandi talenti. Però non possiamo non riconoscere che la vulgata di Dowland che ci offre Sting è ben diverso da quello che fa Jordi Savall. Se poi aggiungete il fatto che queste pesone (dico Sting, ma tutti i grandi del Rock, per esempio) sono pieni di soldi per il loro "essere semplici" e invece pensiamo a Schubert e a come è morto, si sviluppa anche un certo SANO snobismo verso questi messaggi. Onestamente io non voglio che Sting sia portavoce della musica spiegando al mondo quanto è importante Bach. Che BBach lo lasci a chi forse se ne occupa con un po' di maggiore autenticità e non si accorge solo a cinquant'anni che esiste.

Per me questo non ha bisogno di dimostrazioni, ma capisco che non sia così per tutti. Ed è giusto.

L.A.


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Secondo me tutta la musica è colta e non solo certi pezzi. Ma colta perchè deriva dalla storia, dalle tradizioni da cambiamenti politici, da un cambiamento di pensiero, da un cambiamento economico.

La musica è accessibile a tutti perchè tutti hanno il diritto di interpretarla come vogliono.

Una persona non può aver paura che una persona "non colta" lo influenzi,non esiste è impossibile farsi influenzare, proprio perchè le persone "non colte" come hai detto te si riconoscono subito basta sentire la musica che ascoltano e se è quella rock non sono colte.

Con simpatia Waller

 

Non ho capito un gran che di questo tuo post Waller.

 

Mi sembra di capire però che tendi ad un qualunquismo generale. Alla creazione di un 'tutto fa brodo' che non condivido: sarebbe come definire letteratura il numero 1888 di Topolino o pittura il graffito di due imbecilli che pasticciano un muro.

 

In ogni modo sei libero (fortunatamente) di definire 'musica colta' (o coltissima) tutta la musica che ascolti e che ti piace.

Ma ti consiglio di inziare a farti venire dei dubbi.


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Secondo me tutta la musica è colta e non solo certi pezzi. Ma colta perchè deriva dalla storia, dalle tradizioni da cambiamenti politici, da un cambiamento di pensiero, da un cambiamento economico.

La musica è accessibile a tutti perchè tutti hanno il diritto di interpretarla come vogliono.

Una persona non può aver paura che una persona "non colta" lo influenzi,non esiste è impossibile farsi influenzare, proprio perchè le persone "non colte" come hai detto te si riconoscono subito basta sentire la musica che ascoltano e se è quella rock non sono colte.

Con simpatia Waller

 

Non ho capito un gran che di questo tuo post Waller.

 

Mi sembra di capire però che tendi ad un qualunquismo generale. Alla creazione di un 'tutto fa brodo' che non condivido: sarebbe come definire letteratura il numero 1888 di Topolino o pittura il graffito di due imbecilli che pasticciano un muro.

 

In ogni modo sei libero (fortunatamente) di definire 'musica colta' (o coltissima) tutta la musica che ascolti e che ti piace.

Ma ti consiglio di inziare a farti venire dei dubbi.

 

Non sono qualunquista ma cerco di portare le mie idee sul forum senza offendere nessuno e credimi, a volte in certe idee se non usi questo metodo vengono scambiate per affermazioni aggressive.

Usare il termine imbecilli per quelli che imbrattano i muri è fin troppo buono.

E' da una settimana che mi vengono molti dubbi : Malmsteen, Bach, Brahms, Pachelbel, Mozart, Beethoven, Strauss, Cage. :lol:


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Secondo me tutta la musica è colta e non solo certi pezzi. Ma colta perchè deriva dalla storia, dalle tradizioni da cambiamenti politici, da un cambiamento di pensiero, da un cambiamento economico.

La musica è accessibile a tutti perchè tutti hanno il diritto di interpretarla come vogliono.

Una persona non può aver paura che una persona "non colta" lo influenzi,non esiste è impossibile farsi influenzare, proprio perchè le persone "non colte" come hai detto te si riconoscono subito basta sentire la musica che ascoltano e se è quella rock non sono colte.

Con simpatia Waller

 

Non ho capito un gran che di questo tuo post Waller.

 

Mi sembra di capire però che tendi ad un qualunquismo generale. Alla creazione di un 'tutto fa brodo' che non condivido: sarebbe come definire letteratura il numero 1888 di Topolino o pittura il graffito di due imbecilli che pasticciano un muro.

 

In ogni modo sei libero (fortunatamente) di definire 'musica colta' (o coltissima) tutta la musica che ascolti e che ti piace.

Ma ti consiglio di inziare a farti venire dei dubbi.

 

Non sono qualunquista ma cerco di portare le mie idee sul forum senza offendere nessuno e credimi, a volte in certe idee se non usi questo metodo vengono scambiate per affermazioni aggressive.

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E' da una settimana che mi vengono molti dubbi : Malmsteen, Bach, Brahms, Pachelbel, Mozart, Beethoven, Strauss, Cage. :lol:

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