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Caro Manu, non è questione di appoggiare o non appoggiare (entrambi gli appoggi non servono a niente). Dico solo che sotto sotto secondo me il desiderio di ogni artista è di essere stimato per quello che esprime in una sua opera, un suo quadro, un suo pezzo.

 

Perché mai "sotto sotto"? Essere riconosciuti, avere successo, è del tutto legittimo, e l'aspirarvi è naturale. L'importante è riuscirci senza snaturare la propria opera - cioè senza fare del successo il proprio obiettivo principale -, in modo corretto e leale e, qualora non si riesca o si riesca solo parzialmente, in misura inferiore ai proprii meriti, non assumere atteggiamenti da genio incompreso, che danneggiano l'opera a venire e incattiviscono la persona. E' anche importante e meritorio evitare il ridicolo, paragonandosi continuamente a Schubert, a van Gogh e a Cézanne, geni che non ebbero in vita alcun successo. Insomma, bisogna saper accettare serenamente sia il successo che l'insuccesso, quello proprio e quello altrui.

 

dralig

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per tutti : per farmi cambiare le idee o per dubitare delle mie (qualcuno giustamente a parer suo mi consiglia di dubitarne), devo trovare una persona che con delle parole vere(verità dimostrabile), non contraddittorie, , non giudicabili o contestabili, mi possa dimostrare matematicamente che sto sbagliando.

 

Forse non hai molto chiaro quale sia la reale portata e capacità dell'intelletto umano e di tutto ciò che gli é proprio. Se vuoi dire che prima di dubitare delle tue idee qualcuno ti debba dire parole "vere", forse dovresti rivolgerti ad un signore, nato a Nazareth.

Da un punto di vista logico il tuo argomento è molto interessante: cambieresti idea solo se qualcuno ti dimostrasse che ha ragione in senso "matematico", non perché qualcuno ti fa notare che stai sbagliando. Posso non sapere come si aggiusta una macchina, ma posso facilmente accorgermi se la macchina non funziona. L'aspetto più interessante sarebbe sapere perché credi in quello in cui dici di credere: o hai una dimostrazione matematica o, secondo la tua stessa logica, le persone fanno benissimo a non prestare minima attenzione a quello che dici. In realtà neppure tu dovresti credere in quello che credi, se coerentemente seguissi l'orrizonte che hai descritto.

Per quel che mi riguarda tutto ciò che non é giudicabile, contestabile e foriero di contradizione non é semplicemente umano, e chi parla in questi termini é semplicemente bugiardo o, volendo essere buoni, molto poco avvezzo a pensare a queste cose.

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per tutti : per farmi cambiare le idee o per dubitare delle mie (qualcuno giustamente a parer suo mi consiglia di dubitarne), devo trovare una persona che con delle parole vere(verità dimostrabile), non contraddittorie, , non giudicabili o contestabili, mi possa dimostrare matematicamente che sto sbagliando.

 

Forse non hai molto chiaro quale sia la reale portata e capacità dell'intelletto umano e di tutto ciò che gli é proprio. Se vuoi dire che prima di dubitare delle tue idee qualcuno ti debba dire parole "vere", forse dovresti rivolgerti ad un signore, nato a Nazareth.

Da un punto di vista logico il tuo argomento è molto interessante: cambieresti idea solo se qualcuno ti dimostrasse che ha ragione in senso "matematico", non perché qualcuno ti fa notare che stai sbagliando. Posso non sapere come si aggiusta una macchina, ma posso facilmente accorgermi se la macchina non funziona. L'aspetto più interessante sarebbe sapere perché credi in quello in cui dici di credere: o hai una dimostrazione matematica o, secondo la tua stessa logica, le persone fanno benissimo a non prestare minima attenzione a quello che dici. In realtà neppure tu dovresti credere in quello che credi, se coerentemente seguissi l'orrizonte che hai descritto.

Per quel che mi riguarda tutto ciò che non é giudicabile, contestabile e foriero di contradizione non é semplicemente umano, e chi parla in questi termini é semplicemente bugiardo o, volendo essere buoni, molto poco avvezzo a pensare a queste cose.

 

Intanto complimenti Waler: bel argomento: io volevo solo aggiungere che ovviamente nessuno può dimostrarti proprion niente. La musica "colta" che tu non "digerisci" piace anche a tante persone che lavorano in fabbrica o si occupano di altro nella vita e quindi non di musica (giuro: ne conosco tante). A me piace molto la musica colta perchè mi ci sono avvicinato piano piano e poi dei buoni maestri mi hanno insegnato "quel" linguaggio. Così se sento Berio, Domeniconi, Facchinetti, non so... altri compositori "mostri" del nostro tempo, mi diverto o medito come te quando ascolti la musica che più comprendi e ti piace.


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Caro Manu, non è questione di appoggiare o non appoggiare (entrambi gli appoggi non servono a niente). Dico solo che sotto sotto secondo me il desiderio di ogni artista è di essere stimato per quello che esprime in una sua opera, un suo quadro, un suo pezzo.

 

Perché mai "sotto sotto"? Essere riconosciuti, avere successo, è del tutto legittimo, e l'aspirarvi è naturale. L'importante è riuscirci senza snaturare la propria opera - cioè senza fare del successo il proprio obiettivo principale -, in modo corretto e leale e, qualora non si riesca o si riesca solo parzialmente, in misura inferiore ai proprii meriti, non assumere atteggiamenti da genio incompreso, che danneggiano l'opera a venire e incattiviscono la persona. E' anche importante e meritorio evitare il ridicolo, paragonandosi continuamente a Schubert, a van Gogh e a Cézanne, geni che non ebbero in vita alcun successo. Insomma, bisogna saper accettare serenamente sia il successo che l'insuccesso, quello proprio e quello altrui.

 

dralig

perfettamente daccordo


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per tutti : per farmi cambiare le idee o per dubitare delle mie (qualcuno giustamente a parer suo mi consiglia di dubitarne), devo trovare una persona che con delle parole vere(verità dimostrabile), non contraddittorie, , non giudicabili o contestabili, mi possa dimostrare matematicamente che sto sbagliando.

 

Forse non hai molto chiaro quale sia la reale portata e capacità dell'intelletto umano e di tutto ciò che gli é proprio. Se vuoi dire che prima di dubitare delle tue idee qualcuno ti debba dire parole "vere", forse dovresti rivolgerti ad un signore, nato a Nazareth.

Da un punto di vista logico il tuo argomento è molto interessante: cambieresti idea solo se qualcuno ti dimostrasse che ha ragione in senso "matematico", non perché qualcuno ti fa notare che stai sbagliando. Posso non sapere come si aggiusta una macchina, ma posso facilmente accorgermi se la macchina non funziona. L'aspetto più interessante sarebbe sapere perché credi in quello in cui dici di credere: o hai una dimostrazione matematica o, secondo la tua stessa logica, le persone fanno benissimo a non prestare minima attenzione a quello che dici. In realtà neppure tu dovresti credere in quello che credi, se coerentemente seguissi l'orrizonte che hai descritto.

Per quel che mi riguarda tutto ciò che non é giudicabile, contestabile e foriero di contradizione non é semplicemente umano, e chi parla in questi termini é semplicemente bugiardo o, volendo essere buoni, molto poco avvezzo a pensare a queste cose.

 

Ognuno tende ad avere idee diverse, entrambe possono essere sbagliate (è fuori discussione) perchè niente e dimostrabile.

Accade in questo modo che il luminare di musica (in senso serio e non ironico) e quello che non sa niente di musica sono livellati allo stesso piano proprio perchè entrambi possono avere ragione.

E' chiaro che la verità assoluta non viene dagli uomini.

 

Una cosa ancora : Porqueddu ha scritto giustamente che la letteratura non equivale ad un numero di topolino. Ma ricordo che se al tempo di Dante non fossero stati quasi tutti analfabeti chiunque poteva leggerla e poteva capirla meglio di chiunque del nostro tempo. La lingua cambia con il tempo. Noi non possiamo leggerla con occhio antistorico se non non la capiamo.

Per quanto riguarda la musica questo non funziona (mi ricollego ad un recente topic) perchè ci sono musiche vecchissime che sono straordinariamente attuali.

La letteratura poi bisogna interpretarla secondo l'occhio dell'autore, se no collazionare a cosa serve ?????

La musica invece è libera interpretazione e il primo canale di interpretazione sono le orecchie.


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ai miei post non ho avuto risposta, non erano verita dimostrabili (poi matematicamente non esistendo queste se non relativamente ad un sistema formale noto, Gödel insegna) ma credo ci fossero buone argomentazioni a cui poter replicare

non avendo avuto risposta comincio a pensare di avere di fronte un troll in procinto di flammare...

 

Ma io ti ho risposto e le tue argomentazioni sono interessanti.


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Forse non hai molto chiaro quale sia la reale portata e capacità dell'intelletto umano e di tutto ciò che gli é proprio. Se vuoi dire che prima di dubitare delle tue idee qualcuno ti debba dire parole "vere", forse dovresti rivolgerti ad un signore, nato a Nazareth.

Da un punto di vista logico il tuo argomento è molto interessante: cambieresti idea solo se qualcuno ti dimostrasse che ha ragione in senso "matematico", non perché qualcuno ti fa notare che stai sbagliando. Posso non sapere come si aggiusta una macchina, ma posso facilmente accorgermi se la macchina non funziona. L'aspetto più interessante sarebbe sapere perché credi in quello in cui dici di credere: o hai una dimostrazione matematica o, secondo la tua stessa logica, le persone fanno benissimo a non prestare minima attenzione a quello che dici. In realtà neppure tu dovresti credere in quello che credi, se coerentemente seguissi l'orrizonte che hai descritto.

Per quel che mi riguarda tutto ciò che non é giudicabile, contestabile e foriero di contradizione non é semplicemente umano, e chi parla in questi termini é semplicemente bugiardo o, volendo essere buoni, molto poco avvezzo a pensare a queste cose.

 

Intanto complimenti Waler: bel argomento: io volevo solo aggiungere che ovviamente nessuno può dimostrarti proprion niente. La musica "colta" che tu non "digerisci" piace anche a tante persone che lavorano in fabbrica o si occupano di altro nella vita e quindi non di musica (giuro: ne conosco tante). A me piace molto la musica colta perchè mi ci sono avvicinato piano piano e poi dei buoni maestri mi hanno insegnato "quel" linguaggio. Così se sento Berio, Domeniconi, Facchinetti, non so... altri compositori "mostri" del nostro tempo, mi diverto o medito come te quando ascolti la musica che più comprendi e ti piace.

 

Piace a tante persone che lavorano in fabbrica perchè gli operai forse sono più intelligenti o meno intelligenti (con ironia)

;)


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Forse perchè lo stereotipo dell'operaio non corrisponde più all'effettiva realtà.

Il pensiero delle persone non corrisponde sempre alla loro professione, per fortuna (e a volte per sfortuna: conosco medici, ingegneri e letterati di una ignoranza spaventosa e di una sensibilità pari allo scheletro di un cercopiteco).

Comunque l'arte confezionata per gli "intellettuali" esaurisce velocemente la sua vitalità.

 

 

 

 

Butterfly


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Forse perchè lo stereotipo dell'operaio non corrisponde più all'effettiva realtà.

Il pensiero delle persone non corrisponde sempre alla loro professione, per fortuna (e a volte per sfortuna: conosco medici, ingegneri e letterati di una ignoranza spaventosa e di una sensibilità pari allo scheletro di un cercopiteco).

Comunque l'arte confezionata per gli "intellettuali" esaurisce velocemente la sua vitalità.

 

 

 

 

Butterfly

 

La mia verso King è stata solo una battuta, ritorniamo nel tema ;)


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Leggi bene, Waller, il tema c'è.

 

Multa magis quam multorum lectione formanda mens.

(beccati questa) :mrgreen:

 

 

 

Butterfly

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