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Ma un compositore come arriva a cio che crea?


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Ciao ragazzi, mi sono sempre chiesto cosa si prova a essere compositore. Prima di incominciare a comporre cosa balza nella testa che spinge il maestro a dar evita all'arte di fare musica? Mi chiedo: si scrive pensando a una "idea" o melodia che potrebbe andare bene per violino ma poi, a opera iniziata si cancella tutto e si scrive per chitarra... Oppure ci si prefigge di scrivere un pezzo e lo si fa, o anche nel cuore della notte, si ruba nell'aria un'idea e si corre a comporre. Io da modesto musicista quale sono devo molto a chi "crea" perchè la musica mi emoziona... Ma proprio non riesco a immaginare come nasce un pezzo, e perchè! Spero di non avervi annoiato con questo mio topic. Ciao ;)

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Me lo son sempre chiesto anche io...


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Ciao ragazzi, mi sono sempre chiesto cosa si prova a essere compositore.

 

Mentre si lavora, una fatica boia. Quando si finisce, un senso di sollievo. Magari, se la composizione è venuta bene, un moderato compiacimento.

 

 

 

Prima di incominciare a comporre cosa balza nella testa che spinge il maestro a dar evita all'arte di fare musica? Mi chiedo: si scrive pensando a una "idea" o melodia che potrebbe andare bene per violino ma poi, a opera iniziata si cancella tutto e si scrive per chitarra... Oppure ci si prefigge di scrivere un pezzo e lo si fa, o anche nel cuore della notte, si ruba nell'aria un'idea e si corre a comporre. Io da modesto musicista quale sono devo molto a chi "crea" perchè la musica mi emoziona... Ma proprio non riesco a immaginare come nasce un pezzo, e perchè! Spero di non avervi annoiato con questo mio topic. Ciao ;)

 

Normalmente, si parte da un progetto che prevede lo strumento o l'organico per il quale si vuole scrivere, e si definisce in linea di massima la struttura del pezzo: una sonata, un concerto, un quartetto...Queste sono le coordinate essenziali per incominciare il lavoro con qualche speranza. A seconda del tipo di brano che si vuole scrivere, e della sua forma, ci si procura il materiale: la serie, il tema, il soggetto...Da lì, si inizia la costruzione, e ogni compositore segue un metodo proprio. Comunque, si tratta di costruire. Le idee sono quasi sempre cellulari, piccole: un motivo, una successione di accordi, un ritmo...Ci sono le idee che sorgono per iniziare un brano e quelle che vengono in mente per continuarlo. Non tutte le idee sono buone, spesso non lo sono, e se sembrano molto buone sarà bene non prenderle in considerazione, perché tre ore dopo averle scritte si scopre che non erano affatto idee proprie, ma idee altrui rimaste appiccicate alla memoria. Per comporre, ci si serve di idee e di tecniche. Come gli esecutori, anche i compositori possono avere una tecnica eccellente, buona, mediocre, scadente, o nessuna tecnica.

 

Insomma un lavoraccio.

 

dralig


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Un pezzo si può comporre in tanti modi diversi. C'è chi compone una musica che ha in mente, c'è chi arriva ad una conclusione istintiva con strumento in mano e c'è chi esegue il metodo improvvisativo.

Se dovessi comporre li utilizzerei tutti.

Per quanto riguarda l'improvvisativo :

Da come uno improvvisa, si può sentire il potenziale creativo. Le frasi utilizzate nel fraseggio in un contesto musicale rappresentano delle piccole idee. Si isolano le idee e si elimina il contesto precedente e le si trasforma in altra musica.

Le idee creano un tema e la musica derivata da esso crea un altro contesto.

Alla fine si approfondisce il tutto (sempre che lo si sappia approfondire :( ).


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Me lo son sempre chiesto anche io...

 

Lei scrive in prosa, no? Comporre è un lavoro analogo al Suo. C'è un progetto, si buttano giù gli schizzi, si incomincia con il delineare le coordinate, poi si procede per cerchi concentrici, dal generale si passa al dettaglio, e si corregge, si corregge, si corregge di continuo, fino a che il lavoro è finito. Finito vuol dire che si è giunti al massimo livello possibile di elaborazione dei dettagli. Bisogna conoscere a fondo la lingua, il vocabolario, la grammatica, la sintassi, forgiarsi uno stile, cioè una selezione di gesti proprii, autentici, espressivi e potenti.

 

dralig


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Me lo son sempre chiesto anche io...

 

Lei scrive in prosa, no? Comporre è un lavoro analogo al Suo. C'è un progetto, si buttano giù gli schizzi, si incomincia con il delineare le coordinate, poi si procede per cerchi concentrici, dal generale si passa al dettaglio, e si corregge, si corregge, si corregge di continuo, fino a che il lavoro è finito. Finito vuol dire che si è giunti al massimo livello possibile di elaborazione dei dettagli. Bisogna conoscere a fondo la lingua, il vocabolario, la grammatica, la sintassi, forgiarsi uno stile, cioè una selezione di gesti proprii, autentici, espressivi e potenti.

 

dralig

 

Su questo sono daccordissimissimissimo. Io parlo solo di come le idee possono saltare fuori. Il suo è il metodo che aiuta ad approfondire e a essere personali.


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o anche nel cuore della notte, si ruba nell'aria un'idea e si corre a comporre.

 

Sembrerebbe, più che l'effetto di un'idea musicale, quello di un potente lassativo.

 

dralig

Ospite Alessio Olivieri
Inviato
o anche nel cuore della notte, si ruba nell'aria un'idea e si corre a comporre.

 

Sembrerebbe, più che l'effetto di un'idea musicale, quello di un potente lassativo.

 

dralig

 

:D:D:D:lol::):D bella questa


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o anche nel cuore della notte, si ruba nell'aria un'idea e si corre a comporre.

 

Sembrerebbe, più che l'effetto di un'idea musicale, quello di un potente lassativo.

 

dralig

 

Anche dalle battute si può vedere il potenziale creativo e questa era molto creativa ! :D

Inviato
Ciao ragazzi, mi sono sempre chiesto cosa si prova a essere compositore.

 

Mentre si lavora, una fatica boia. Quando si finisce, un senso di sollievo. Magari, se la composizione è venuta bene, un moderato compiacimento.

 

 

 

Prima di incominciare a comporre cosa balza nella testa che spinge il maestro a dar evita all'arte di fare musica? Mi chiedo: si scrive pensando a una "idea" o melodia che potrebbe andare bene per violino ma poi, a opera iniziata si cancella tutto e si scrive per chitarra... Oppure ci si prefigge di scrivere un pezzo e lo si fa, o anche nel cuore della notte, si ruba nell'aria un'idea e si corre a comporre. Io da modesto musicista quale sono devo molto a chi "crea" perchè la musica mi emoziona... Ma proprio non riesco a immaginare come nasce un pezzo, e perchè! Spero di non avervi annoiato con questo mio topic. Ciao ;)

 

Normalmente, si parte da un progetto che prevede lo strumento o l'organico per il quale si vuole scrivere, e si definisce in linea di massima la struttura del pezzo: una sonata, un concerto, un quartetto...Queste sono le coordinate essenziali per incominciare il lavoro con qualche speranza. A seconda del tipo di brano che si vuole scrivere, e della sua forma, ci si procura il materiale: la serie, il tema, il soggetto...Da lì, si inizia la costruzione, e ogni compositore segue un metodo proprio. Comunque, si tratta di costruire. Le idee sono quasi sempre cellulari, piccole: un motivo, una successione di accordi, un ritmo...Ci sono le idee che sorgono per iniziare un brano e quelle che vengono in mente per continuarlo. Non tutte le idee sono buone, spesso non lo sono, e se sembrano molto buone sarà bene non prenderle in considerazione, perché tre ore dopo averle scritte si scopre che non erano affatto idee proprie, ma idee altrui rimaste appiccicate alla memoria. Per comporre, ci si serve di idee e di tecniche. Come gli esecutori, anche i compositori possono avere una tecnica eccellente, buona, mediocre, scadente, o nessuna tecnica.

 

Insomma un lavoraccio.

 

dralig

 

Grazie maestro, ma ho un'altra domanda: si capisce subito se la propria opera godrà di un notevole successo o se magari destinata a poche persone...? Cioè, immagino che sin da subito si intuisca a quale tipo di pubblico "arrivi", o forse a volte anche il compositore rimane sorpreso dal'eventuale successo che una propria opera possa avere?

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