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Ma un compositore come arriva a cio che crea?


Ospite King

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A quanto mi risulta i grandi compositori non sono quasi mai stati apprezzati da vivi, solo qualche tempo dopo la morte vengono fuori le bellezze delle proprie musiche forse perchè al momento della creazione non erano state capite. Credo... Quindi se un compositore riscuote tanto successo in vita, forse, non è un compositore?

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A quanto mi risulta i grandi compositori non sono quasi mai stati apprezzati da vivi, solo qualche tempo dopo la morte vengono fuori le bellezze delle proprie musiche forse perchè al momento della creazione non erano state capite. Credo... Quindi se un compositore riscuote tanto successo in vita, forse, non è un compositore?

 

E' vero :lol: ad esempio Mozart da vivo non è stato mai apprezzato da nessuno a parte la Regina.

Scherzi a parte i compositori sono di 4 tipi : quelli che non diventano famosi in vita e non diventano famosi dopo (quelli che non sono capiti da nessuno non mi sembrano grandi compositori) - quelli famosi in vita e famosi anche dopo (Mozart) - quelli famosi in vita e non famosi dopo (non ne conosco nessuno perchè sono nato dopo) - quelli non famosi in vita e famosi dopo.

 

legenda :

fama = apprezzamento

 

ho nominato 4 tipi e 4 possibilità con un po' di matematica. :lol:

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Me lo son sempre chiesto anche io...

 

Lei scrive in prosa, no? Comporre è un lavoro analogo al Suo. C'è un progetto, si buttano giù gli schizzi, si incomincia con il delineare le coordinate, poi si procede per cerchi concentrici, dal generale si passa al dettaglio, e si corregge, si corregge, si corregge di continuo, fino a che il lavoro è finito. Finito vuol dire che si è giunti al massimo livello possibile di elaborazione dei dettagli. Bisogna conoscere a fondo la lingua, il vocabolario, la grammatica, la sintassi, forgiarsi uno stile, cioè una selezione di gesti proprii, autentici, espressivi e potenti.

 

dralig

 

Ha proprio ragione, è un attività del tutto simile.

 

E immagino cha anche a lei capiteranno dei periodi in cui la voglia (o lo stimolo) di comporre/scrivere è nulla. Poi magari vengono delle folgorazioni che ti fan scrivere fino a quando tutto ciò che hai da dire non è sulla carta (elettronica); però quando si vivono questi momenti di scarso stimolo spesso mi viene il pensiero che sia finita - per sempre - l'ispirazione.

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[

Grazie maestro, ma ho un'altra domanda: si capisce subito se la propria opera godrà di un notevole successo o se magari destinata a poche persone...? Cioè, immagino che sin da subito si intuisca a quale tipo di pubblico "arrivi", o forse a volte anche il compositore rimane sorpreso dal'eventuale successo che una propria opera possa avere?

 

scusami se ti rispondo io...magari ti risponderà anche G.

per quello che mi riguarda il concetto di pubblico non rientra in nessuna fase della composizione...farei un torto a me stesso e al rispetto che nutro per chi potrebbe ascoltare ciò che scrivo...io sono in buona fede, so che chi ascolta non vuole essere preso in giro e vuole ascoltare la musica che Io voglio (sono in grado di...) comunicare non quella che "il concetto generico di pubblico" vorrebbe ascoltare...

 

Who Cares if You Listen? ;)

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Grazie maestro, ma ho un'altra domanda: si capisce subito se la propria opera godrà di un notevole successo o se magari destinata a poche persone...? Cioè, immagino che sin da subito si intuisca a quale tipo di pubblico "arrivi", o forse a volte anche il compositore rimane sorpreso dal'eventuale successo che una propria opera possa avere?

 

scusami se ti rispondo io...magari ti risponderà anche G.

per quello che mi riguarda il concetto di pubblico non rientra in nessuna fase della composizione...farei un torto a me stesso e al rispetto che nutro per chi potrebbe ascoltare ciò che scrivo...io sono in buona fede, so che chi ascolta non vuole essere preso in giro e vuole ascoltare la musica che Io voglio (sono in grado di...) comunicare non quella che "il concetto generico di pubblico" vorrebbe ascoltare...

 

Who Cares if You Listen? ;)

 

Secondo me su questo aspetto ci sarebbero diverse riflessioni da fare (intanto la domanda non implicava l'idea che il compositore crei un'opera condizionato dall'impatto che può avere sul pubblico ma se una volta terminata prova anche ad immaginarne il possibile riscontro).

Sarebbe interessante però capire un altro aspetto della finalità espressiva, perchè un artista nutre comunque il desiderio che la sua arte venga compresa e apprezzata: se non ci fosse una esigenza di comunicare all'esterno la propria creatività, o non fosse sicuro dei suoi mezzi, lascerebbe probabilmente nel cassetto ciò che scrive (cosa che molto spesso avviene, anche per motivi diversi).

 

 

Butterfly

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Quanti di voi riescono a costruire un idea con 3 note singole comprese tutte le pause che volete.

Se ci riuscite siete potenziali compositori, dopo viene lo studio ovviamente

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Di idee con 3 note e tutte le pause che vuoi ne puoi costruire un'infinità, però quelle valide..... :|

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Grazie maestro, ma ho un'altra domanda: si capisce subito se la propria opera godrà di un notevole successo o se magari destinata a poche persone...? Cioè, immagino che sin da subito si intuisca a quale tipo di pubblico "arrivi", o forse a volte anche il compositore rimane sorpreso dal'eventuale successo che una propria opera possa avere?

 

Poche persone? Rispetto al numero di abitanti del pianeta, pochissime. Più restringiamo la categoria degli ascoltatori (occidentali, di cultura medio-alta, con abitudine all'ascolto della musica "colta", con istruzione musicale di base, con istruzione musicale specifica, etc etc), la percentuale di apprezzamento sale. Direi che il mio pubblico di ascoltatori interessati e favorevoli non supera le 50mila persone al mondo, compresi gli esecutori ed esclusi i parenti. Ho la mia parte di giudici avversi e di detrattori personali: ad esempio il critico musicale del quotidiano della tua città e il mio gatto, che disdegna la mia opera in blocco.

 

dralig

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A quanto mi risulta i grandi compositori non sono quasi mai stati apprezzati da vivi, solo qualche tempo dopo la morte vengono fuori le bellezze delle proprie musiche forse perchè al momento della creazione non erano state capite. Credo... Quindi se un compositore riscuote tanto successo in vita, forse, non è un compositore?

 

Benché la storia sia ricca di casi di artisti di genio la cui opera è stata riconosciuta solo dopo la loro morte, mi sembrerebbe saggio evitare di farne una regola, un principio. Ci sono anche casi di riconoscimenti abbastanza immediati: Picasso, Stravinskij, per esempio. Per non parlare di Wagner...

 

Non ci sono regole assolute, ma situazioni, una diversa dall'altra.

 

Comunque, se Lei vuole a tutti i costi regalarmi un'isola, uno yacht per raggiungerla e una dozzina di schiavi e schiave per servirmi - da quando mi alzo a quando vado a dormire - io sono incline a permetterglielo, e magari anche a ringraziarLa, senza sospettare che Lei sospetti che io non sono un grande compositore. E il fatto che Lei si sia finora astenuto dal farmi omaggio di questi beni, non riesco a considerarlo una prova del mio genio: Le va se facciamo uno strappo alle regole della storia?

 

dralig

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Quanti di voi riescono a costruire un idea con 3 note singole comprese tutte le pause che volete.

Se ci riuscite siete potenziali compositori, dopo viene lo studio ovviamente

 

Facciamo quattro, dai, siamo sotto Natale! Allora: sol-sol-sol-mi (tre bemolli in chiave). Sono partito bene, eh? Adesso, per dirla con king, corro a scrivere l'idea.

 

dralig

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