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Manuale di storia della chitarra


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Ricevo numerose richieste di informazioni e chiarimenti circa il fatto che, da alcuni mesi, le Edizioni Musicali Bèrben dichiarano l'indisponibilità del mio "Manuale di storia della chitarra - vol. 2 - La chitarra moderna e contemporanea", la cui ultima edizioni risale al 1993. Rispondo collettivamente.

 

In effetti, sono stato io a disporre affinché il volume non venga più ristampato. Nel periodo trascorso dal 1993 a oggi, infatti, il panorama del repertorio storico per chitarra del primo Novecento è sostanzialmente cambiato, in seguito ai numerosi e importanti recuperi di musiche. Ciò comporta non soltanto la necessità di aggiornare i capitoli che si occupano di tale repertorio, ma anche quella di rifarne di sana pianta l'impostazione metodologica. Inoltre, l'enorme massa di nuove musiche affluita al repertorio negli ultimi decenni non è più contenibile nelle dimensioni di un manuale, e la trattazione del repertorio della seconda metà del Novecento dovrebbe essere rifatta con un criterio molto diverso - cioè con una serie di monografie dedicate agli autori e alle opere più importanti, rinunciando al proposito di elencare, anche solo di passaggio, tutto e tutti.

 

Non ho maturato fino a qui la risoluzione di riscrivere questo volume, anche se mi rendo conto della lacuna che si apre con l'esaurimento del vecchio manuale. Intanto, voglio precisare che la decisione di considerare esaurita la funzione del libro è stata mia, e che me ne assumo la responsabilità.

 

dralig

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E pensare - a tempo perso - ad una compilazione di un archivio digitale di informazioni?

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Cari libri di carta, bella carta e bei caratteri, da tenere sulla scrivania come un oggetto amico, da estrarre tra gli altri suoi compagni bene allineati in uno scaffale, ritrovandoci dentro, magari dopo tanto tempo, un foglietto di appunti o un fiore con lo stelo un po' legnoso usato come segnalibro...libri di carta, da leggere tranquilli in giardino o compagni di un lungo viaggio in treno...da rileggere daccapo scoprendoci parole sempre nuove, soprendendosi se all'improvviso portarli in borsa sembra un po' più faticoso di prima...

 

Avevo saputo anche io dall'editore della indisponibilità di copie di questo volume del M.° Gilardino e dell'ipotesi di una nuova edizione. A suo tempo infatti l'ho ricevuto in prestito interbibliotecario da Firenze.

Certo la nuova edizione sarebbe interessante, in qualunque formato. Magari meglio ancora se in due formati...

 

 

Butterfly

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mi pare una considerazione fondata maestro...

però lei è troppo avanti 8)

nel senso, è vero che la mole del repertorio è tale da non poter rientrare in un manuale omincomprensivo...ma come dice lei, cambiando l'impostazione metodologica, non potrebbe essere possibile che diventi una sorta di introduzione alla musica per chitarra del secondo novencento, dove è lei che si assume la responsabilità non del "catalogo sistematico del repertorio", ma delle musiche che, per lei (e qui la metodologia è radicalmente ed esplicitamente cambiata), possono guidare l'interprete, il giovane al xx°sec ecc ecc...

non so...lo dico solo perchè di un manuale del genere pur nella consapevolezza della vastità del repertorio, io credo che ci sia ancora bisogno (in quanti conoscono Alborada di Francesconi?!??!!)...ad uso dei chitarristi ma anche dei compositori...

 

Grazie del suggerimento. Mi dispongo, rispetto a un lavoro del genere, con lo stesso animo con cui progetto una composizione. Anche se sono opere molto diverse, alla base ci deve essere per entrambe una sorta di ispirazione, la conoscenza e le capacità "tecniche" non bastano.

 

dralig

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