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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Edizioni di musica a stampa per chitarra


Butterfly
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Mi piacerebbe capire se c'è un criterio di riferimento quando si deve scegliere l'edizione di un'opera da studiare.

Sfoglio spesso i cataloghi delle case editrici di musica e ci sono molte pubblicazioni che mi piacerebbe "mettere da parte" ma capisco che non posso orientarmi da sola, come faccio in altri campi.

Presumo che la scelta del revisore sia la più importante ma mi chiedevo se in qualche modo le case editrici si sono specializzate nel corso del tempo in specifici "settori" della musica per chitarra, in base all'epoca o al tipo di musica; inoltre per la scelta del revisore: si impara a scegliere solo con l'esperienza dello studio o esistono anche per questo aspetto dei criteri di base da tenere presenti? Oppure è sempre meglio chiedere all'insegnante che sa quale tipo di diteggiatura o di revisione è meglio far studiare a ognuno dei suoi allievi?

Grazie a chi risponderà!

 

 

 

 

 

Butterfly

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Sicuramente il percorso di studio è importante e in qualche modo influenza le nostre scelte: ma ultimamente si è andati molto avanti nella ricerca musicologica e il ventaglio di possibilità di scelta si è allargato notevolmente. Direi che in Italia ci sono alcune edizioni che si contraddistinguono per accuratezza nella ricerca delle fonti, per serietà nella revisione e nella diteggiatura e percura anche grafica. Tutti pensiamo subito al lavoro che fece Ruggero Chiesa per la Suvini Zerboni, relativamente all'800 e ad alcuni altri autori, penso a Bach nella revisione Chierici, stessa edizione...opere di riferimento per chiunque si avvicini a questo repertorio.

Nel 900 e nella contemporanea il lavoro della Berben è notevole per quantità e qualità: anche qui direi che si tratta di un'edizione di riferimento (pensa alle rev di Gilardino su tutto il repertorio del 900 contemporaneo, autori come Mosso, Haug, Bettinelli, Rosetta, Gilardino stesso ecc).

Per chiudere, è bene sì parlarne con l'insegnante, ma tieni sempre presente che sovente si insegna come e sui testi sui quali si è appreso -non così per tutti fortunatamente- e quindi è meglio chiedere, informarsi, cercare, in prima persona, se si ritiene di avere sufficiente capacità critica.

Ciao!

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Grazie Giorgio. Certo che chiederò sempre al mio insegnante, è che lavoro vicino a Ricordi e ci sono talmente tanti testi interessanti ed edizioni musicali che a volte ho la tentazione di "portarmi un po' avanti" con gli spartiti :D

 

 

 

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