Ioana Gandrabur

[Cristiano Porqueddu]

 

Ho trovato la tua replica (non la tua persona o quel che fai) un po' cinica (nel senso filosofico del termine) e non ho avuto difficoltà a fartelo notare,

 

 

E come hai visto l'ho accettato.

 

Con tutto il rispetto, Butterfly, questo centellinare, cesellare e ricamare sui termini mi ha sempre annoiato.

Ti ho dato delle spiegazioni esaustive e lungi da me dal tirar su dei "ponti levatoi" (che tanto adoro nella letteratura fantasy).

Questo agitarsi inutilmente e la necessità di sentirsi feriti ad ogni costo ti ha fatto persino ignorare il fatto che la mia replica segue il post di Magic Guitar non il tuo (che, mi sembra, non ho neanche quotato).

Insomma, ti sei sentita tirata in ballo, offesa e denigrata professionalmente ma con un po' di attenzione e meno impeto avresti interpretato correttamente il mio messaggio.

 

Solo un ultimo dettaglio: quando metti la mano sul fuoco devi essere pronta a scottarti.

[Magic Guitar]

la mia replica segue il post di Magic Guitar non il tuo

 

Visto che sono stato tirato in ballo, desidero precisare che le mie sensazioni e mie emozioni sono state dettate dalla musica espressa da Iona e non dalle sue "condizioni al contorno".

 

Non son solito fare retorica, e ti prego, Cristiano, di tenerlo bene a mente. Chi mi conosce sa bene di che pasta sono fatto.!

 

Quanto sopra per amor di chiarezza.

 

Cordialmente

 

magic guitar

[Ospite Matteo Pesle]

Chi mi conosce sa bene di che pasta sono fatto

 

Secondo me maccheroni al ragù.

[Cristiano Porqueddu]

 

Visto che sono stato tirato in ballo, desidero precisare che le mie sensazioni e mie emozioni sono state dettate dalla musica espressa da Iona e non dalle sue "condizioni al contorno".

Non son solito fare retorica, e ti prego, Cristiano, di tenerlo bene a mente. Chi mi conosce sa bene di che pasta sono fatto.!

 

 

Magic Guitar, grazie per la risposta, ma non mi sono mai sognato di pensare che facessi retorica.

[Magic Guitar]

Bene! Meglio così.

 

magic guitar

[Magic Guitar]

Chi mi conosce sa bene di che pasta sono fatto

 

Secondo me maccheroni al ragù.

 

No... spaghetti alla chitarra

 

magic guitar

[Ospite Matteo Pesle]

[Waller]

Io penso che Cristiano Porqueddu abbia fatto quel commento perchè è ammirevole una ragazza che pur essendo cieca sia riuscita a diventare così brava.

E' inevitabile non notare un handicap in una persona. Scusate se ho detto handicap ma sugli eufemismi non sono molto ferrato.

Penso sempre a Djengo Reinhart a cui mancavano due dita. Mancassero a qualcun altro penso che si sarebbe arreso subito, invece no, non si è arreso, ha tirato avanti ed è diventato un Luminare del jazz con la L maiuscola e la sua musica è personalissima.

 

La bravura del musicista (la bravura) deriva dalla sua capacità nel superare gli ostacoli. Lei ci è riuscita.

[Butterfly]

Mi occupo da molto tempo di didattica artistica e museale per i disabili.

La retorica è altrettanto esecrabile del cinismo.

 

Verissimo.

E, scendendo ancora più in basso, il fare del bene per persone meno fortunate e invece che goderne personalmente darne dimostrazione pubblica.

 

 

Non mi hai quotato, ma hai replicato allusivamente riferendoti al mio messaggio.

 

Che la retorica tu l'avessi vista nel messaggio di Magic era chiaro (anche se dopo averlo spiegato a me lo hai negato con lui

La mia risposta voleva appunto dire che non si deve scambiare il sentimento con la retorica, nè avere paura di esprimerlo e ognuno lo fa a modo suo. Il debole non è chi non teme di mostrarsi ferito.

 

Sapessi poi quanto annoiano me certe lapidarie supponenze post giovanili(parlo in generale, per carità...); fortunatamente per offendermi o denigrarmi ci vuole ben altro (professionalmente poi, vorrei proprio vedere!) ma confido che chi ha letto abbia capito perfettamente il tenore di questa sequenza di messaggi.

Sinceramente passerei ad altro argomento.

 

Per quel che ne so, Una limosna por el amor de Dios venne composta da Barrios pochi mesi prima di morire, quando probabilmente lui stesso si era reso conto che la sua esistenza volgeva al termine.

E' un brano che amo molto e che a volte considero una specie di "prova del nove" nelle interpretazioni di un artista (un altro è Julia Florida).

Al di là del tremolo e degli altri aspetti tecnici (che onestamente non saprei giudicare nella loro singola perfezione), provo ad ascoltarlo ad occhi chiusi per apprezzare nelle note quel che sembra assomigliare a un senso di rimpianto e di malinconia per la vita che finisce, pur essendo ancora forti, eppure aggraziate, tutte le sensazioni di ogni suo palpito.

La frase che il compositore avrebbe pronunciato in extremis: "Non ho paura del passato, ma non so se potrò varcare il mistero della notte" si associano bene all'atmosfera di questo brano.

 

Non deve essere facile coniugare la bellezza di una esecuzione con la resa del senso profondo di una musica.

Mi sembra che questa musicista ci riesca molto bene.

 

 

 

 

Butterfly

 

P.S.: Dimenticavo anche io un ultimo dettaglio: "non tirare la coda al gatto"

[Waller]

Ho riflettuto molto sulle vostre discussioni e devo dire che è vero di fronte a certi casi come detto da Butterfly non si dovrebbe dare peso alle piccole avversità che ci coinvolgono nella vita perchè ce ne sono di più grandi.

 

Mi viene però questa riflessione costruita su un esempio : paragoniamo un signore che ha una depressione e uno che è ricoverato all'ospedale.

Per ognuno dei due la massima sofferenza viene data dal loro stato psico-fisico del momento. Quello che ha la depressione, non può conoscere lo stato di uno che è ricoverato se non lo ha mai provato o se non lo prova in quel momento. Viceversa chi è ricoverato non può conoscere lo stato depressivo se non lo ha mai provato o se non lo prova in quel momento.

Questo per dire solo ricollegandomi sopra che una semplice avversità a volte può diventare complessa se è il suo malessere è provocato da quella. E quand'anche si siano provate situazioni peggiori credo che con l'arrivo dello stare in forma sia istintivo dimenticarle parzialmente.