Ospite King Inviato 6 Aprile 2007 Inviato 6 Aprile 2007 Allora mi sono chiesto: questo attrezzo può essere utilizzato per allenarsi oltre al normale studio con la chitarra? Aggiungi 60 minuti di studio. Semplice no? Se non bastano, 120. Grande! Concordo.
Butterfly Inviato 6 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 227 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Inviato 6 Aprile 2007 Chi è Maurizio Zanolla. E' il vero nome di Manolo, un freeclimber piuttosto famoso. Butterfly
Butterfly Inviato 7 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 227 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Inviato 7 Aprile 2007 Al mare si riconoscono subito i pescatori della domenica dal fatto che hanno tutte le attrezzature possibili e immaginabili, ma difficilmente un solo pesciolino nel secchio Comunque non si può nemmeno generalizzare eccessivamente: una buona postura suonando è decidamente favorita da una seduta adeguata. Magari non ha importanza se si tratta di una panchetta per pianoforte in stile Luigi Filippo o un più modesto sgabello da campeggio. L'importante è che svolga bene la sua funzione. Butterfly
Vasaloppet Inviato 7 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 23 Reputation: 0 Joined: 21/02/2007 Status: Offline Inviato 7 Aprile 2007 Maurizio Zanolla di San Martino di Castrozza, forse il più grande freeclimber esistito (adesso anche lui comincia a cedere all'età). Quando i gradi in roccia arrivavano fino al VI lui ha scalato pareti, che poi ha classificato, di VII, VIIIa, b e anche c grado. Qui c'è qualche indicazione http://eventi.parma.it/page.asp?IDCategoria=26&IDSezione=89&ID=62790
Cristiano Porqueddu Inviato 7 Aprile 2007 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 7 Aprile 2007 Cristiano mi sembra di capire, dai tuoi interventi, che ti riferisci esclusivamente alla mano sinistra quando dici:" Per aumentare la tua resistenza all'affaticamento esegui giornalmente scale diatoniche, cromatiche e legature ascendenti e dicendenti in III e/o I posizione." Per la destra cosa mi consiglieresti? Combinazioni binarie e ternarie su corde singole con le dita [i,m] [i,a] [m,a] per iniziare appoggiando tutti i suoni. Successivamente, senza appoggiare stesse combinazioni su corde diverse (1)-(2), (1)-(3) e (1)-(4). Estensioni della mano destra, le chiamo. Molto lentamente. Cioè, come si fa a sapere che le articolazioni si sono snodate e cosa si prova? Non saprei. Ognuno di noi ha dei campanelli di status emotivi e fisici. Per me questa sensazione di elasticità delle dita di entrambe le mani è legata a parametri "esterni" (come la precisione nei salti di posizione e la posizione delle dita sulle corde) e "interni" (sensazione di poter estendere le dita sulla cordiera senza alcuna fatica o alterazione della posizione). Infine, e concludo, mi rivolgo a ALFREDO FERRARIO dissociandomi totalmente dall'utilizzo di termini quali "Poveri rimbecilliti". Andrea ha solo quotato la mia frase. Sono stato io ad usarla e rileggendola non colgo alcuna offesa. Tenendo fuori utilizzi terapeutici (il post era originariamente una richiesta di consigli per un chitarrista con problemi di affaticamento) acquistare un oggetto come il 'Gripmaster' all'esclusivo scopo del potenziamento (!) della mano sinistra sulla pressione è - a mio parere - ridicolo. Chiedo, di nuovo, a cosa serva sviluppare una pressione così esasperata su una corda di chitarra che dista meno di due millimetri dalla tastiera.
Andrea Ferrario Inviato 8 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 75 Reputation: 3 Joined: 26/04/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 8 Aprile 2007 Chiedo, di nuovo, a cosa serva sviluppare una pressione così esasperata su una corda di chitarra che dista meno di due millimetri dalla tastiera. Appunto... Non dobbiamo mica lasciare il solco nel manico! Il discorso della tecnica è, a mio modesto parere, più legato a questioni di controllo e di agilità. Un esempio: studiare a metronomo consente un'assimilazione dei passaggi anche più scomodi e li rende non dico facili, ma comunque più naturali possibili, cosa che credo nessun altro aggeggio sulla faccia della Terra è in grado di garantirti. Avere le dita in grado di piegare in due un albero in contesto strumentale non serve assolutamente a nulla.
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