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Qualche maestro è così gentile da indicarimi qualche esercizio utile a rafforzare l'anulare rendendolo anche più agile e veloce? Ringrazio anticipatamente. Simosva. :(

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Ci sono molti esercizi per lo sviluppo dell'elasticità e della velocità di risposta delle dita più 'pigre'. Nella fattispecie, per l'[a] ti consiglio - non conosco il tuo livello di preparazione - un esercizio molto semplice.

Alternando [m,a] dalla 1a corda alla 6a e dalla 6a corda alla prima, suona per 8 volte ciascuna corda (puoi iniziare con metronomo a 96/104): 4 suoni appoggiando e 4 suoni senza appoggiare.

L'importante, in fase preliminare, è il movimento ridotto delle dita ma soprattutto dell'intero metacarpo: evita di far 'ballare' la mano destra durante l'intervento delle dita sulle corde (specialmente in fase di svincolo).

Tieni la velocità iniziale per una settimana circa ed esercitati per 10 minuti circa al giorno prima di iniziare lo studio del repertorio. Dopo una settimana puoi aumentare la velocità di una o due tacche. Nel giro di un paio di mesi otterrai dei miglioramenti radicali.


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Ti ringrazio Cristiano per il consiglio. Sto preparando per l'anno prossimo l'esame di compimento inferiore. Per darti un riferimento ti dico che con la quartina p-i-m-a arrivo fino a 132=semiminima. Invece con la quartina a-m-i-p oppure con la sestina p-i-m-a-m-i ho dei problemi ad incrementare la velocità. Nella sestina il problema sta nel ritorno cioè a-m-i. Credo infatti che ci sia qualcosa che non va nell'anulare. Preciso che la mano non sobbalza e il movimento delle dita avviene a partire dalla nocca, cioè di sola falange per intenderci (secondo i principi di Gilardino).

Saluti. Simosva.


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Inviato

Scusa Cristiano il principio di iniziare l'esercizio che mi hai consigliato prima suonando quattro note appoggiando e le quattro successive no, è per essere sicuri che il movimento delle dita sia di sola falange? giusto? Ciao e Grazie. Simosva.


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Per darti un riferimento ti dico che con la quartina p-i-m-a arrivo fino a 132=semiminima.

 

Bene. Esercitati con il metronomo puntato su 88 alla semiminima (intendendo 'alla semiminima' beat = suono)

Cerca omogeneità tra suono appoggiato e non ed esercitati giornalmente.

I risultati arriveranno.

 

oppure con la sestina p-i-m-a-m-i ho dei problemi ad incrementare la velocità.

La velocità è dei cavalli da corsa. Lasciamola a loro.

Lavora sulla precisione e sulla qualità del suono.

Quella che tu chiami 'velocità' (numero di note al minuto) non si impara: o ce l'hai o no.


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Inviato
Scusa Cristiano il principio di iniziare l'esercizio che mi hai consigliato prima suonando quattro note appoggiando e le quattro successive no, è per essere sicuri che il movimento delle dita sia di sola falange? giusto? Ciao e Grazie. Simosva.

 

Anche, ma principalmente per rendere indipendente il movimento dal tipo di suono. In soldoni, evitare il cambio di posizione del metacarpo (o peggio, del polso) quando effettui un suono appoggiato.

A questo aggiungi anche un importante lavoro di bilanciamento e di richiesta sonora allo strumento: il suono intimistico della chitarra sta bene, ma facciamo in modo che lo possano apprezzare anche a 10 metri di distanza.


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Esercitati con il metronomo puntato su 88 alla semiminima (intendendo 'alla semiminima' beat = suono)

Cerca omogeneità tra suono appoggiato e non ed esercitati giornalmente.

I risultati arriveranno.

 

 

Perchè non giornalmente?

 

 

 

Butterfly


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Esercitati con il metronomo puntato su 88 alla semiminima (intendendo 'alla semiminima' beat = suono)

Cerca omogeneità tra suono appoggiato e non ed esercitati giornalmente.

I risultati arriveranno.

 

 

Perchè non giornalmente?

 

 

 

Butterfly

 

Butterfly, il non si riferisce all'oppoggiato e non al giornalmente. :lol:

 

magic guitar


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Cristiano consentimi di dissentire sul fatto che la velocità non s'impara: o ce l'hai o no. A sostegno del mio dissenso c'è il fatto che circa quattro mesi fa la quartina p-i-m-a non riuscivo a farla più di 92=semiminima (cioè quattro semicrome per battito, per intenderci). Ora, dopo costanti esercizi giornalieri, arrivo a 132 (sempre 4 semicrome per battito). Quindi si può dedurre che se non mi fossi esercitato non avrei sicuramente imparato ad essere più veloce. Giusto? Saluti. Simosva.


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Cristiano consentimi di dissentire sul fatto che la velocità non s'impara: o ce l'hai o no. A sostegno del mio dissenso c'è il fatto che circa quattro mesi fa la quartina p-i-m-a non riuscivo a farla più di 92=semiminima (cioè quattro semicrome per battito, per intenderci). Ora, dopo costanti esercizi giornalieri, arrivo a 132 (sempre 4 semicrome per battito). Quindi si può dedurre che se non mi fossi esercitato non avrei sicuramente imparato ad essere più veloce. Giusto? Saluti. Simosva.

 

Non mi sono spiegato.

Il fatto che riesca ad aumentare la tua velocità non deriva dall'esercizio meccanico ma da una tua capacità celebrale. Sono certo che riuscirai ad arrivare anche a 200 ma non sarà merito dell'esercizio.

La velocità del tuo esercizio meccanico, nella fattispecie, non è altro che un rapporto diretto tra pensiero - musicale - e movimento ed è una caratteristica come il colore dei tuoi occhi. Lo puoi mascherare ma sarà sempre quello.

 

Puoi (e devi), invece, lavorare a lungo per fare in modo che durante la tua esecuzione 'veloce' (mi sembra di parlare di macchine da corsa) le note si distinguano tutte l'una dall'altra senza cambi involontari di timbro e con la massima pulizia sonora consentita dallo strumento.

Un'ultimo appunto: mi sembra che la direzione del tuo lavoro in questo esercizio sia il raggiungimento di una velocità massima possibile. Lascia perdere questo genere di approccio e concentrati sulle caratteristiche del suono (dinamica e colore) e della tua capacità di realizzare.

 

La velocità arriva da se.

E' l'obiettivo più semplice da raggiungere e la caratteristica più noiosa in un interprete.

 

Buon lavoro.

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