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Capisco.......quindi non c'è poblema se mi presento a un concorso di musica contemporanea con Castelnuovo-Tedesco e Rodrigo. :D


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Capisco.......quindi non c'è poblema se mi presento a un concorso di musica contemporanea con Castelnuovo-Tedesco e Rodrigo. :D

 

Certo che no, a meno che le regole specifiche di quel concorso non delimitino l'epoca della composizione (ad esempio: "un brano scritto negli ultimi 10 anni").

 

L'idea del "contemporaneo" oggi non si può più associare alla musica che sola era considerata tale negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta.

 

Si è finalmente capito e accettato il fatto che non è la scelta dei materiali a determinare il valore di una composizione, e nemmeno la sua "contemporaneità".

 

dralig


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Io credo che sia soltanto una questione cronologica.

O forse, se l'autore è morto nella seconda metà del 900, si considera il suo stile compositivo per situarlo tra moderno e contemporaneo.

 

Incastrare uno stile compositivo ad un calendario mi sembra riduttivo.

Moderno e Contemporaneo non sono solo due 'periodi' nella storia della musica (e dell'arte in genere) ma inglobano una serie di elementi stilistici e compositivi che vanno ben oltre l'anno di composizione.

Definiresti la 'Romanza en imitación al violoncello' di Agustin Barrios Mangorè (1885 - 1944) un brano 'moderno'?

 

E' vero, ma le differenze stilistiche e compositive si possono sottolineare con altri termini, mentre i vocaboli "moderno" e "contemporaneo" non hanno altro scopo di fissare cronologicamente le composizioni. Altrimenti la filastrocca di Margola sarebbe un brano contemporaneo. Secondo me una cosa che andrebbe modificata nei conservatori è il criterio di scleta del brano di musica contemporanea da portare , per esempio, al quinto, perché se si porta un brano come quello che ho citato, tecnicamente (e interpretativamente) non si dimostra per niente di saper affrontare scritture differenti.


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E' vero, ma le differenze stilistiche e compositive si possono sottolineare con altri termini, mentre i vocaboli "moderno" e "contemporaneo" non hanno altro scopo di fissare cronologicamente le composizioni. Altrimenti la filastrocca di Margola sarebbe un brano contemporaneo. Secondo me una cosa che andrebbe modificata nei conservatori è il criterio di scleta del brano di musica contemporanea da portare , per esempio, al quinto, perché se si porta un brano come quello che ho citato, tecnicamente (e interpretativamente) non si dimostra per niente di saper affrontare scritture differenti.

 

Infatti, nel programma d'esame nulla afferma che lo scopo di quella prova è rivelare la preparazione del candidato nell'affrontare "scritture differenti". Gli viene richiesto solo di eseguire un brano moderno o contemporaneo, non "contemporaneo con scrittura differente". E nemmeno i programmi di compimento medio e di diploma impongono di dar prova di tale capacità. Si può benissimo suonare brani di musica contemporanea con scrittura classica.

 

dralig


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Albayalde da chi è pubblicato?

 

Cercavo anche "I asked it for you" (o una roba simile) di un compositore inglese, quello degli elefanti sullo sparito, per intenderci.


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Albayalde da chi è pubblicato?

 

Cercavo anche "I asked it for you" (o una roba simile) di un compositore inglese, quello degli elefanti sullo sparito, per intenderci.

 

"Albayalde" è pubblicato da Zimmermann.

"You asked for it", pubblicato da Universal, è una composizione di David Bedford, nella quale è richiesto il barrito, che si ottiene strofinando le dita della mano destra, bagnate, sul fondo della chitarra.

 

Un vecchio chitarrista della mandolinistica vercellese - del quale fui allievo nel 1954 - eseguiva il tremolo multicorde con uno spazzolino da denti, il glissando multicorde con un collo di bottiglia e - molto prima di Marco - conosceva già tutti gli effetti derivanti dall'uso della lametta da barba sulle corde. Però non immaginò mai di essere un compositore d'avanguardia, anzi, andava fiero della sua abilità nell'accompagnamento arpeggiato di "Speranze perdute", valzer di tale A. Morelli, e nel "Valzer fantastico" di Enrico Marucelli. Il suo pezzo forte era la "Zingaresca"di Navone.

 

dralig


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Grazie!

Dev'essere divertente...


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E' vero, ma le differenze stilistiche e compositive si possono sottolineare con altri termini, mentre i vocaboli "moderno" e "contemporaneo" non hanno altro scopo di fissare cronologicamente le composizioni. Altrimenti la filastrocca di Margola sarebbe un brano contemporaneo. Secondo me una cosa che andrebbe modificata nei conservatori è il criterio di scleta del brano di musica contemporanea da portare , per esempio, al quinto, perché se si porta un brano come quello che ho citato, tecnicamente (e interpretativamente) non si dimostra per niente di saper affrontare scritture differenti.

 

Infatti, nel programma d'esame nulla afferma che lo scopo di quella prova è rivelare la preparazione del candidato nell'affrontare "scritture differenti". Gli viene richiesto solo di eseguire un brano moderno o contemporaneo, non "contemporaneo con scrittura differente". E nemmeno i programmi di compimento medio e di diploma impongono di dar prova di tale capacità. Si può benissimo suonare brani di musica contemporanea con scrittura classica.

 

dralig

 

E' vero, non è scritto che quello è lo scopo, ma secondo me non guasterebbe. Io credo che nella musica moderna/contemporanea ci siano delle pagine bellissime, anche per chitarra (di cui si parla). I gusti ovviamente possono differire dai miei, ma credo che durante un percorso di studi, l'allievo debba saper affrontare anche questo tipo di scrittura. Una volta "maturato" musicalmente, sceglierà il proprio repertorio e forse dimenticherà del tutto le tecniche meno usuali, ma sono esperienze che vanno fatte, non crede?


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E' vero, ma le differenze stilistiche e compositive si possono sottolineare con altri termini, mentre i vocaboli "moderno" e "contemporaneo" non hanno altro scopo di fissare cronologicamente le composizioni. Altrimenti la filastrocca di Margola sarebbe un brano contemporaneo. Secondo me una cosa che andrebbe modificata nei conservatori è il criterio di scleta del brano di musica contemporanea da portare , per esempio, al quinto, perché se si porta un brano come quello che ho citato, tecnicamente (e interpretativamente) non si dimostra per niente di saper affrontare scritture differenti.

 

Infatti, nel programma d'esame nulla afferma che lo scopo di quella prova è rivelare la preparazione del candidato nell'affrontare "scritture differenti". Gli viene richiesto solo di eseguire un brano moderno o contemporaneo, non "contemporaneo con scrittura differente". E nemmeno i programmi di compimento medio e di diploma impongono di dar prova di tale capacità. Si può benissimo suonare brani di musica contemporanea con scrittura classica.

 

dralig

 

E' vero, non è scritto che quello è lo scopo, ma secondo me non guasterebbe. Io credo che nella musica moderna/contemporanea ci siano delle pagine bellissime, anche per chitarra (di cui si parla). I gusti ovviamente possono differire dai miei, ma credo che durante un percorso di studi, l'allievo debba saper affrontare anche questo tipo di scrittura. Una volta "maturato" musicalmente, sceglierà il proprio repertorio e forse dimenticherà del tutto le tecniche meno usuali, ma sono esperienze che vanno fatte, non crede?

 

Basta guardare i repertori dei concertisti che hanno studiato con me.

 

dralig


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Andrebbe modificato il programma in conservatorio.

 

E non solo per quanto riguarda la chitarra. Per esempio. il programma di storia andrebbe rinnovato poiché esclude quasi totalmente la musica moderna.

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