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"Jascha Heifetz. L'imperatore solo" / di A. Cantù


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Jascha Heifetz. L'imperatore solo /di Alberto Cantù . - Zecchini Editore

 

Pubblicato nella collana “Grandi Violinisti” della Zecchini Editore, il secondo secondo volume dedicato a Jascha Heifetz, di Alberto Cantù, ricostruisce l'immagine e la vita di un fuoriserie del violino, prendendo in esame sia gli aspetti positivi e le testimonianze degli estimatori, sia i dubbi e i giudizi dei detrattori del virtuoso.

 

"Heifetz nasce attorno al 1900 in Lituania dove inizia a studiare a tre anni; a diciassette approda con la sua famiglia negli Stati Uniti provocando, con il debutto alla Carnegie Hall di New York, il “terremoto Heifetz” e dando il via ad un fenomeno prevalentemente americano.

Il musicista apporta una ventata di novità, costringendo a rivedere le regole del violinismo: la sua asciuttezza senza fronzoli e la velocità d'esecuzione vengono definite antiromantiche, in contrapposizione allo stile tardo romantico dei colleghi contemporanei; alla sua naturale attitudine per lo strumento, si aggiungono una continua ricerca della perfezione che poggia su qualità tecniche eccelse, una personalità misteriosa.

 

Heifetz possiede una precisione d'intonazione dovuta ad un orecchio eccezionale, ma soprattutto ad un esercizio assiduo, anche con le scale più scomode, che ripeteva con la più rigorosa disciplina: pare che lo studio delle scale occupasse un terzo del tempo che dedicava allo studio del violino.

Il suo “vibrato continuo”, rapido, contrapposto al vibrato dolce di chi vibrava con un'ampia oscillazione del polso e del braccio, si adattava di volta in volta al brano, all'autore, a un repertorio vastissimo che affrontava sempre con sicurezza e con un'espressione del volto ferma e talvolta glaciale, senza mai dare segni di fatica e di sforzo fisico."

 

Negli anni '60 Jascha Heifetz si dedicherà all'insegnamento abbandonando le scene che tanta popolarità gli avevano dato.

 

(liberamente riassunto da: Biblionet Musica Classica)

 

 

 

 

Butterfly


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Non posseggo registrazioni di Jascha Heifetz ma è recentemente "passato" in televisione un film in bianco e nero del 1939, intitolato "They shall have music" (una nomination all'Oscar), in cui il musicista fa alcune brevi apparizioni, chiudendo la pelliccola con un'esibizione, assieme a una orchestra di soli bambini (la reale California Junior Symphony Orchestra, fondata da Peter Meremblum).

 

La trama è molto semplice: la scuola di musica aperta tra mille difficoltà in un quartiere popolare, rischia di chiudere per mancanza di fondi.

Il "cattivo" di turno ordina il sequestro dell'edificio e degli strumenti musicali, facendoli letteralmente strappare dalle mani dei giovanissimi orchestrali, mentre si esibiscono nel saggio di fine anno.

 

Ma grazie a due impavidi fanciulli ;) che si rivolgono direttamente al famoso violinista, incontrato casualmente tempo prima, la situazione si ribalta: anche se inizialmente egli non ricorda la sua promessa d'aiuto, abbandona impresari e il concerto in un grande teatro per recarsi a suonare in questa scuola.

All'arrivo di Jascha Heifetz anche il "cattivo" torna sui suoi passi e restituiti gli strumenti musicali dietro alle quinte, il violinista può esibirsi in un virtuosistico assolo, accompagnato dall'orchestra dei bambini, ormai sicuri di poter continuare a studiare musica come nei loro sogni.

 

Ecco la scena finale del film e i suoi travolgenti Mendelssohn (terzo movimento Vk) e Tchaikovsky (Mélodie, da "Souvenir d'un lieu cher", Op. 42)

 

http://www.youtube.com/watch?v=S3HnjQQR40I&mode=related&search=

 

...Nelle favole, anche i cagnolini dalle zampe corte hanno un ruolo fondamentale ;)

 

 

Butterfly

 

P.S. Nello stesso film Jascha Heifetz suona anche l'Introduzione e il Rondò Capriccioso di Saint Saens: http://www.youtube.com/watch?v=10elCyJj5l0

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