akaros Inviato 22 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Condividi Inviato 22 Settembre 2007 Salve a tutti, ho trovato su una rivista la pubblicazione di un libro dal titolo "Horowitz e mio padre", ho cercato su internet qualche informazione e ho trovato questo: http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-salatko_alexis/sku-12382071/horowitz_e_mio_padre_.htm Qualcuno lo ha letto? sapete dirmi com'è? credo abbia l'impronta di un rimanzo, forse piacevole e interessante da leggere. Credo che a breve lo acquisterò, magari fra un pò passerò di qui e vi farò sapere qualcosa... bye Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Butterfly Inviato 22 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 238 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Condividi Inviato 22 Settembre 2007 La trama sembra bella e questo editore pubblica solitamente opere destinate al successo. Butterfly Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Neuland Inviato 23 Settembre 2007 Condividi Inviato 23 Settembre 2007 Allora attenzione: se è un libro di un editore "di successo" potrebb'essere sospetto. Per alcuni qui, almeno per quanto riguarda certa musica di successo, sembra essere così. Buona lettura, cmq. Ciao, Neuland Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Butterfly Inviato 23 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 238 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Condividi Inviato 23 Settembre 2007 Dipende da cosa si intende per "successo". Per alcuni significa un numeroso consenso (magari anche economico), per altri il consenso delle persone intelligenti. Fosse anche una sola. O anche di quelle che ama. Ci sono case editrici, anche di ridotte dimensioni imprenditoriali, che si contraddistinguono per la qualità delle opere offerte ai lettori. Il valore di molti autori, anche prima d'oggi, si è affermato spesso in questo modo. Sinceramente non conosco Salatko Alexis. Cercando informazioni in internet ho trovato solo questa intervista ascoltabile on line, in cui parla di qesto romanzo. La trama del libro, ispirata peraltro a fatti veri, parrebbe concentrarsi su un tema antico e affrontato da molte opere letterarie e cinematografiche: è la vita che sceglie per noi. Mi ricorda un celebre film con Shirley McLein, in cui due ballerine classiche, subito dopo il fortunato debutto, si trovano a un bivio della vita: una diventerà una celebre étoile, l'altra abbandonerà le scene mettendo su famiglia. Sogni, rimpianti, gioia e solitudine assicurati per entrambe. Butterfly Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Neuland Inviato 23 Settembre 2007 Condividi Inviato 23 Settembre 2007 Dipende da cosa si intende per "successo". Per alcuni significa un numeroso consenso (magari anche economico), per altri il consenso delle persone intelligenti. Fosse anche una sola. O anche di quelle che ama. Cara Butterfly, hai ragione, il successo ha tanti lati da valutare. E' comunque la editoria letteraria che ha creato il termine "bestseller", quindi misura in vendite. La piccola casa editrice magari non avrà mai un vero bestseller nel catalogo, ma un successo, anche per loro, deve avere vendite per poter'esserene uno. La giustissima stima per un lavoro valido, amato dagli intelligenti e sensibile, ma un fallimento economico rimane comunque un insuccesso; magari non per sempre, se future generazione onorano il genio. Quella tendenza di tener per buoni e di alta qualità solo lavori artistici, che non vendono e, in via di principio, ritenere meno validi quelli che hanno anche successo economico, è abbastanza diffuso nel mondo della musica, e anche in quello della chitarra. Io credo che sia meglio cercare di capire cos'è veramente che fa vendere invece di dire, come troppo spesso succede, "ha successo, ma non sa suonare" e lamentare l'ingiustizia. Aiuterebbe, forse, come si può fare ad avere un ritorno economico di lavoro artisticamente valido; è questo che dall'arte può fare una professione. Scusate il terribile off-topic, ma cosa dovevo aggiungere dopo i commenti di Butterfly qui sopra? Neuland Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Butterfly Inviato 23 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 238 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Condividi Inviato 23 Settembre 2007 Dipende da cosa si intende per "successo". Per alcuni significa un numeroso consenso (magari anche economico), per altri il consenso delle persone intelligenti. Fosse anche una sola. O anche di quelle che ama. Cara Butterfly, hai ragione, il successo ha tanti lati da valutare. E' comunque la editoria letteraria che ha creato il termine "bestseller", quindi misura in vendite. La piccola casa editrice magari non avrà mai un vero bestseller nel catalogo, ma un successo, anche per loro, deve avere vendite per poter'esserene uno. La giustissima stima per un lavoro valido, amato dagli intelligenti e sensibile, ma un fallimento economico rimane comunque un insuccesso; magari non per sempre, se future generazione onorano il genio. Mi riferivo a specifiche pubblicazioni di questa casa editrice che, approdate al pubblico con non eccessiva quantità di vendite, sono poi stati ripubblicati riscuotendo consensi di critica (e di vendita) e diventando dei bestsellers. Quella tendenza di tener per buoni e di alta qualità solo lavori artistici, che non vendono e, in via di principio, ritenere meno validi quelli che hanno anche successo economico, è abbastanza diffuso nel mondo della musica, e anche in quello della chitarra. Io credo che sia meglio cercare di capire cos'è veramente che fa vendere invece di dire, come troppo spesso succede, "ha successo, ma non sa suonare" e lamentare l'ingiustizia. Aiuterebbe, forse, come si può fare ad avere un ritorno economico di lavoro artisticamente valido; è questo che dall'arte può fare una professione. Scusate il terribile off-topic, ma cosa dovevo aggiungere dopo i commenti di Butterfly qui sopra? Neuland Mai affermato niente del genere. I commenti di Butterfly erano riferiti alla tua battuta: Allora attenzione: se è un libro di un editore "di successo" potrebb'essere sospetto. Per alcuni qui, almeno per quanto riguarda certa musica di successo, sembra essere così. Buona lettura, cmq. Ciao, Neuland Ciao Butterfly Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cristiano Porqueddu Inviato 23 Settembre 2007 Group: Ammministratori Topic Count: 1016 Content Count: 3633 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Condividi Inviato 23 Settembre 2007 Quella tendenza di tener per buoni e di alta qualità solo lavori artistici, che non vendono e, in via di principio, ritenere meno validi quelli che hanno anche successo economico, è abbastanza diffuso nel mondo della musica, Ma perchè tutto deve essere intabellato dentro degli schemi? Non è un grafico o una statistica. Non si parla di andamento del gradimento. Io credo che sia meglio cercare di capire cos'è veramente che fa vendere E io credo che questa stramaledetta necessità di vendere, di piacere al pubblico e di avere successo intendendo per successo un numero X di CD venduti o di concerti fatti sia diametralmente opposta allo stesso concerto del fare arte. Aiuterebbe, forse, come si può fare ad avere un ritorno economico di lavoro artisticamente valido; è questo che dall'arte può fare una professione. Che tristezza, Neuland. Davvero trasformerebbe le sei corde in una specie macchinetta per fare soldi? Pensa veramente che tutti coloro che suonano uno strumento lo facciano per finire a scimmiottare mezzo soggetto di una fuga (magari trascritta) da Maurizio Costanzo o per avere la propria faccia sull'Espresso? Mi lasci dire, Neuland, che è fuori strada. E non di qualche metro. Probabilmente non tiene conto di fattori che vanno oltre il denaro e che di questo se ne infischiano altamente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
akaros Inviato 24 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Autore Condividi Inviato 24 Settembre 2007 Qui si dovrebbe aprire un altro 3D dato che è un argomento molto interessante ma poco inerente al mio post iniziale. Che ne dite? ne parliamo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Butterfly Inviato 24 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 238 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Condividi Inviato 24 Settembre 2007 Ti l'è áncoa accattou questô libbro? Butterfly Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Neuland Inviato 24 Settembre 2007 Condividi Inviato 24 Settembre 2007 Quella tendenza di tener per buoni e di alta qualità solo lavori artistici, che non vendono e, in via di principio, ritenere meno validi quelli che hanno anche successo economico, è abbastanza diffuso nel mondo della musica, e anche in quello della chitarra. Io credo che sia meglio cercare di capire cos'è veramente che fa vendere invece di dire, come troppo spesso succede, "ha successo, ma non sa suonare" e lamentare l'ingiustizia. Aiuterebbe, forse, come si può fare ad avere un ritorno economico di lavoro artisticamente valido; è questo che dall'arte può fare una professione. Scusate il terribile off-topic, ma cosa dovevo aggiungere dopo i commenti di Butterfly qui sopra? Neuland Mai affermato niente del genere. Ciao Butterfly In effetti non volevo dire che lo abbia affermato: E' un mio pensiero e il tentativo di dare un motivo per la mia battuta, tutto qui. Neuland Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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