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Piotr Tomaszewski in Piazza della Signoria a Firenze


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Ma allora quell'angolo di Piazza della Signoria, a Firenze, è proprio un ritrovo fisso!

 

Piotr Tomaszewski:

 

 

 

 

 

Butterfly ;)

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L'ho sentito. La versione migliore è quella di Tampalini secondo me. E' l'unico musicista (su questo si dovrebbe aprire un topic) che attira molto ma molto (le orecchie) quando suona la chitarra classica.

 

Per attirare me con una musica classica ce ne vuole. Considerate anche che ho la critica facilissima.


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Bella quella versione dell'Adagio! Mi piace come arrangiamento. Txs Buttefly for the video!

 

 

p.s: Waller, ma se la musica classica per chitarra non ti attira, forse nemmeno la chitarra classica ti attira, cosa scrivi a fare su questo forum? Per ripeterci tutti i giorni che non ti piace la musica contemporanea?


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Bella quella versione dell'Adagio! Mi piace come arrangiamento. Txs Buttefly for the video!

 

 

p.s: Waller, ma se la musica classica per chitarra non ti attira, forse nemmeno la chitarra classica ti attira, cosa scrivi a fare su questo forum? Per ripeterci tutti i giorni che non ti piace la musica contemporanea?

 

Mi piace solo come suona Giulio Tampalini e la sua interpretazione e grazie a lui (osservandolo in qualche concerto) ho imparato dei pezzi con l'interpretazione un po' copiata.

Non mi piacciono i compositori contemporanei.

So riconoscere chi fa della M usica (con la m maiuscola) e questa rientra anche nell'ambito classico ma sia per come la si interpreta , sia per il gusto di come è composta.

 

Penso akaros che non ti devi tormentare a rispondere a tutte le mie affermazioni. :roll:


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Un po' off topic. La chitarra di questo musicista è amplificata e non credo che il concerto di Aranjuez suonato così possa essere paragonato con l'interpretazione di qualcune altro chitarrista, magari impegnato con un'orchestra.

Non era questo il senso del topic.

 

 

 

 

Butterfly


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Mi spiace Butterfly io ho sentito tutte e due le versioni sia con l'orchestra sia senza orchestra, una più bella dell'altra.

 

Mi scuso per l'off topic

 

volevo dire sui musicisti contemporanei........ io li critico ma forse senza saperlo gli ho reso un grande onore. Infatti il peggio che può capitare ad un genio è quello di essere compreso.


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il peggio che può capitare ad un genio è quello di essere compreso.

 

:D non hai tutti i torti. A volte per esempio, capita che il genio immediatamente compreso, non lo resti a lungo. Ma non è sempre detto.

 

Comunque credo che la conoscenza di un periodo artistico e la sua più erudita comprensione passino attraverso uno studio molto profondo e vasto. Forse qualcosa piu' di un certo numero di ascolti di un'opera.

E' anche vero che, in generale, è sempre piu' difficile comprendere la propria contemporaneità storica sia perchè è ancora in evoluzione che per un linguaggio che risulta inevitabilmente più complesso di quelli già storicamente nalaizzati e definiti.

Accade la stessa cosa anche per l'arte figurativa.

 

Ma insomma, cosa ne pensate di questi musicisti "di strada"? Mi pare che Piotr Tomaszewski provenga da una formazione piuttosto rigorosa.

Cosa c'è dietro questa scelta di vita?

 

 

 

Butterfly


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Penso che suonare per strada (senza pedana o palco e senza evento programmato) sia negativo d'immagine per coloro che vorrebbero interessarsi di musica.

 

Vedere (e io ne vedo un po' nel centro a Brescia) violinisti che suonano con la custodia aperta mi da un senso di tristezza derivato anche dal fatto che insieme a professionisti a volte ci sono dei "barboni" (purtroppo) che chiedono l'elemosina. Confondere uno con l'altro è facile, specie se si ha un aspetto trasandato. Per trasandato intendo molto alla buona, nei vestiti ! ma anche uno con la barba disordinata !!!

Ma vedo la cosa anche da un altro punto di vista : quanto prende un operaio in un ora ? 6 euro !!!, quanto può guadagnare uno con la cassa del mandolino aperta ? Quindi è un vantaggio ? mah

 

Quel che ho scritto penso !! contradditorio ma vero !


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Però quando Joshua Bell ha suonato nella metropolitana, quasi tutti gli sono passati di fronte indifferenti.

 

Non porrei la questione dal punto di vista economico. Mi sembra piu' interessante capire cosa pensano le persone che si fermano ad ascoltare (a Firenze c'era moltissima gente che si è fermata a lungo).

Si tratta comunque di professionisti e non di dilettanti che possono anche rendere mediocramente un brano.

Anni fa poi, ricordo anche delle esecuzioni non amplificate (nella piazza del duomo). Sinceramente le apprezzai.

La sparo grossa: un concerto dentro a una chiesa o fuori di una chiesa, se l'artista è bravo, in cosa differisce?

 

 

 

Butterfly


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Però quando Joshua Bell ha suonato nella metropolitana, quasi tutti gli sono passati di fronte indifferenti.

 

Non porrei la questione dal punto di vista economico. Mi sembra piu' interessante capire cosa pensano le persone che si fermano ad ascoltare (a Firenze c'era moltissima gente che si è fermata a lungo).

Si tratta comunque di professionisti e non di dilettanti che possono anche rendere mediocramente un brano.

Anni fa poi, ricordo anche delle esecuzioni non amplificate (nella piazza del duomo). Sinceramente le apprezzai.

La sparo grossa: un concerto dentro a una chiesa o fuori di una chiesa, se l'artista è bravo, in cosa differisce?

 

 

 

 

 

 

Butterfly

 

Se un artista è bravo si sente subito. Quando ero in centro, una volta, passai per caso e trovai uno a mio parere molto ma molto bravo che suonava. Infatti chiesi delle informazioni perchè volevo andare a lezione da lui. La previsione che si rivelò esatta (ossia che l'artista sapesse far de ogni) mi portò a dire : suona di tutto e di più questo sa il country, il blues, la classica, il flamenko, lo ska, il pop, orietta berti ( :lol::lol::lol: ).

Beh alla fine ho capito chi era, del resto lo avete capito già tutti !!!

 

La bravura è data dall'interpretazione, e dalla padronanza tecnica nonchè del suono (data dal fatto che se anche uno schiaccia una nota sbagliata riesce al millesimo di secondo a trasformare tutto nella armonia giusta ed è data anche dal fatto ...................scusate qui è stata dimenticata una cosa che volevo dire ma c'era)

Non tutti hanno tutti e tre e qui sta la differenza tra un professionista e un talento.

Dipende anche se uno ha un certo carisma da palcoscenico. Molti non ce lo hanno.

 

Dipende poi cosa si suona e se lo strumento è completo. Qualche giorno fa ho sentito un concerto di una clarinettista classica. Io non ho applaudito perchè avevo il terrore che facesse il bis.

 

Per quanto riguarda la Chiesa o all'esterno (ma sempre se prepreparato)

ci sono due influenze : I vecchi e i giovani. I giovani passano quasi tutti all'esterno, i vecchiettini quasi tutti all'interno. Nel caso del teatro, si prende piede su tutti.

 

Bisognerebbe provare di mettere una chitarra classica in discoteca, una sana terapia d'urto !!!

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