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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Manzoni e Ambrosini Leoni d'oro per la musica


Ospite Alessio Olivieri
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Ospite Alessio Olivieri

Riporto la notizia tratta dal sito dell biennale.

 

Biennale Musica 51. Festival Internazionale di Musica Contemporanea Giacomo Manzoni e Claudio Ambrosini i Leoni d’Oro per la Musica

 

 

 

Venezia, 13 ottobre 2007

 

La cerimonia di consegna dei Leoni d’Oro per la Musica conclude sabato 13 ottobre al Teatro alle Tese dell’Arsenale (ore 20.00) il 51. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, dopo dieci giorni di programmazione che hanno registrato il tutto esaurito negli spazi dell’Arsenale con proposte di grande qualità, come il progetto che Maurizio Pollini ha dedicato a Luigi Nono.

 

La serata di consegna dei Leoni d’Oro, che intende celebrare l’arte della musica, si svolge alla presenza del Direttore Generale della Biennale di Venezia Gaetano Guerci e del Direttore artistico del Settore Musica Giorgio Battistelli.

 

È Giacomo Manzoni a ricevere il Leone d’oro alla carriera, “il compositore e intellettuale della musica – secondo la motivazione - che ha attraversato cinquant´anni di attività approfondendo e rinnovando continuamente il suo linguaggio con un atteggiamento sperimentale mosso da un´intima necessità espressiva. Traduttore di alcune fra le più importanti opere di Schönberg e di Adorno, Manzoni è stato anche un punto di riferimento come maestro: da lui non è derivata una "scuola", dunque una sola linea estetica e compositiva, ma una molteplicità di allievi che hanno seguito strade anche molto diverse dalla sua e ai quali ha donato soprattutto una lezione di libertà. Le sue composizioni rappresentano un capitolo cruciale nella vicenda artistica della musica del nostro tempo e ne riflettono, sino agli esiti più recenti, le inquietudini e le risposte, in una ricerca linguistica che non ha cessato di interrogarsi e trasformarsi”.

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A Claudio Ambrosini è attribuito il Leone d’oro alla musica del presente per Plurimo (per Emilio Vedova), opera scelta fra i lavori presentati in prima esecuzione italiana o assoluta nei dieci giorni del festival da una giuria internazionale presieduta da Nele Hertling (Hebbel Theater, Berlin) e composta da Laurent Spielmann (Opéra National de Lorraine, Nancy), Fortunato Ortombina (Teatro La Fenice, Venezia), Hein Mulders (De Nederlandse Opera, Amsterdam), António Jorge Pacheco (Casa da Música, Porto).

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La decisione finale si è basata sull’idea di premiare un brano di individualità e personalità innovative, nonché capace di realizzare la sua visione artistica, rispondendo in questo modo al titolo del Festival “Oltre la Linea”. Dichiara la giuria: Con Plurimo, Ambrosini è riuscito – recita la motivazione – a esprimere in maniera originale la memoria di Emilio Vedova e della sua arte a un anno dalla morte. Il brano impressiona per la grande capacità di trattamento dell’orchestra e, volendolo dire con le parole di Emilio Vedova, per la fluidità, la forma mobile e la liquidità della composizione."Ho conosciuto Emilio Vedova in giovane età – racconta Ambrosini - essendo mio padre, anch’egli pittore, suo sodale all’inizio del loro cammino artistico. Poco più che adolescente poi, nel 1972, avevo fondato un gruppo di teatro musicale multimediale – il “Teatro Plurimo” – che riecheggiava, nel nome, i lavori di Emilio. Ora, in ben altra situazione, mi trovo a ricordarlo quando da poco è avvenuta la sua scomparsa, mentre rileggo le lettere che mi aveva scritto (dopo qualche mia prima esecuzione, spesso, per farmi conoscere le sue impressioni) o mentre riguardo i cataloghi delle sue mostre, che talvolta mi inviava. Sono quindi grato alla Biennale, che mi offre l’occasione di rendergli omaggio. Plurimo, per due pianoforti e grande orchestra, è uno studio sul controllo dell’energia allo stato di incandescenza, di “lava”, e sulla dimensione opposta (e forse meno palese): la forma mobile, la fluidità, la liquidità".

 

 

CLAUDIO AMBROSINI (Venezia, 1948)

 

Dopo gli studi presso il Conservatorio di Venezia, si è laureato in Lingue e Letterature Straniere e in Storia della Musica. Incontri importanti: Bruno Maderna e Luigi Nono.

 

Ha composto lavori vocali, strumentali, elettronici, opere liriche, radiofoniche, oratori e balletti, ricevendo numerosi riconoscimenti e partecipando alle principali rassegne internazionali, diretti - tra gli altri - da Riccardo Muti, Stefan A. Reck, Ed Spanjaard, nei programmi dell'IRCAM di Parigi, della Scala di Milano, delle Fondazioni Gulbenkian di Lisbona e Gaudeamus di Amsterdam, del Mozarteum di Salisburgo, della Akademie der Künste di Berlino, della Stagione dei Münchener Philharmoniker, dell'Autunno Musicale di Varsavia, del Maggio Musicale Fiorentino, ecc. Nel 1976 inizia a occuparsi attivamente di computer music presso il Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova. Dal 1979 dirige l’Ex novo Ensemble, e dal 1983 il CIRS, Centro Internazionale per la Ricerca Strumentale, che ha entrambi fondato a Venezia. Nel 1985 è stato il primo musicista non francese a essere insignito del Prix de Rome e a soggiornare a Villa Medici, l’Accademia di Francia a Roma.

 

Tra le sue composizioni recenti, Tocar (2006), concerto per pianoforte e orchestra, commissione dell’OSN della RAI, e la trilogia operistica: Big Bang Circus (2001), commissione Biennale di Venezia - UNESCO; Il canto della pelle (Sex Unlimited) (2005), commissione Ministero della Cultura francese, Il Giudizio Universale (1996), commissione Festival delle Nazioni, nonché la Passione secondo Marco (1999-2000), commissione Accademia Filarmonica Romana e RaiTre in occasione del Giubileo.

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Complimenti al M° Claudio Ambrosini, Maestro e Uomo di grande grande valore.

 

Il M° Ambrosini ha anche composto per chitarra.

 

Lo vedi ancora Ale?

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Ospite Alessio Olivieri
Complimenti al M° Claudio Ambrosini, Maestro e Uomo di grande grande valore.

 

Il M° Ambrosini ha anche composto per chitarra.

 

Lo vedi ancora Ale?

 

Si certo che lo vedo ancora (E' anche mio relatore della tesi assieme a Rossi)

Inoltre ultimamente il sabato mattina vado a seguire da uditore il corso di storia della musica contemporanea che tiene per i bienni e trienni sperimentali ( è un corso che ho ia seguito 3 volte con lui..ma è sempre un piacere ascoltarlo..).

 

Complimenti Maestro.!!

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