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Diteggiatura ottimale


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Mi sono esercitato sin dall'inizio dei miei studi (anche se all'inizio ben poco potevano definirsi tali..) a non usare mai su una stessa corda lo stesso dito della mano destra, per ovvi motivi di agilità della stessa; tuttavia volevo chiedervi se è necessario (o perlomeno consigliabile) non usare lo stesso dito per note da prendere sulla stessa corda anche quando è frapposta una nota da ottenere con un legato.

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A occhio mi sembra meglio

 

Diteggiatura.jpg

 

Il principio di non ripetere mai le dita sulla stessa corda è in generale valido ma ci sono casi dove è necessario ripetere (eccome!), anche dopo accordi ribattuti in sequenza, note con lo stesso dito della mano destra.

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Ti ringrazio Cristiano, appena posso provo la tua diteggiatura.

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Interessante diteggiatura.. Molto campanellata.. Bravo Cristiano! Paolo_, la battuta che hai riportato, a che brano si riferisce? Per capire cosa c'è prima e cosa c'è dopo... ^^

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Interessante diteggiatura..

 

Se ci fai caso, akaros, il compositore mette in evidenza la nota iniziale della sestina. Se usi la legatura discendente sulla seconda sestina rischi di perdere il tactus e accentuare note che non hanno altro scopo che quello del sottofondo musicale.

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la battuta che hai riportato, a che brano si riferisce? Per capire cosa c'è prima e cosa c'è dopo... ^^

 

Il brano è Sonata di Edison Desinov, composta da (Toccata, Berceuse, Souvenir D'espagne) pubblicata nel 1981 dalle edizioni Sikorski

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Interessante diteggiatura..

 

Se ci fai caso, akaros, il compositore mette in evidenza la nota iniziale della sestina. Se usi la legatura discendente sulla seconda sestina rischi di perdere il tactus e accentuare note che non hanno altro scopo che quello del sottofondo musicale.

 

Ti dirò Cristiano, questo problema me lo ero posto anche io: strappando la terza corda per il sol a vuoto, "involontariamente" si accentuava questa nota..accentuazione fuori luogo anche perché la sestina così scritta ha accentazione binaria, come ovviamente saprai. Avevo anche pensato di eliminare la legatura, a discapito però della scorrevolezza della sestina; però con la diteggiatura proposta da te..effettivamente il problema è decisamente risolto :).

Solo una cosa: nella prima sestina c'è un motivo particolare per cui proponi di suonare il mi ultima nota della sestina con l'indice e non con il pollice?

 

Grazie. ;)

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Interessante diteggiatura..

 

Se ci fai caso, akaros, il compositore mette in evidenza la nota iniziale della sestina. Se usi la legatura discendente sulla seconda sestina rischi di perdere il tactus e accentuare note che non hanno altro scopo che quello del sottofondo musicale.

 

Parlo per quello che conosco di questa composizione, cioè solo quelle due sestine (forse dovrei tacere). Se la prima nota fa parte di un'altra voce rispetto alle altre cinque della sestina non era meglio per tutti se il compositore, nello scrivere il brano, avesse aggiunto una gambetta verso il basso a tale nota? così sembra una nota accentata di un arpeggio e forse l'autore intendeva una nota della linea del basso.. ho preso qualche abbaglio?

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Ti dirò Cristiano, questo problema me lo ero posto anche io: strappando la terza corda per il sol a vuoto, "involontariamente" si accentuava questa nota..accentuazione fuori luogo anche perché la sestina così scritta ha accentazione binaria, come ovviamente saprai. Avevo anche pensato di eliminare la legatura, a discapito però della scorrevolezza della sestina; però con la diteggiatura proposta da te..effettivamente il problema è decisamente risolto :).

 

Certo. Basta un po' di attenzione alla scrittura, Paolo.

 

Solo una cosa: nella prima sestina c'è un motivo particolare per cui proponi di suonare il mi ultima nota della sestina con l'indice e non con il pollice?

 

Per lo stesso identico motivo.

Bada bene, è un consiglio che ti do perché musicalmente non ti conosco. Personalmente (ma ad un allievo non lo suggerirei mai) preferisco il [p] su tutte le corde rivestite (come accade per molti studi di Gilardino dove è richiesto l'arpeggio semplice [p i m a m] sulle corde 6a, 5a 4a e 3a e che sempre sulle mie mani diventa [p p p i p] con il glissato del pollice sulle corde. Vedi 'Trenodia'.)

In questo caso devi lavorare a lungo sulla tua abilità di gestione del suono del pollice (in particolare la fase di svincolo) che deve poter essere modificato a tuo piacimento a seconda delle esigenze.

 

E' un lavoraccio ma se ti impossessi di questa tecnica avrai un sensibile miglioramento della tua tavolozza sonora.

 

Buon lavoro.

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Ti ringrazio molto Cristiano, terrò conto dei tuoi consigli al momento opportuno.

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