Quali scale doppie per l'esame?

[Cristiano Porqueddu]

Nel caso specifico dell'esame è comunque possibile studiarne alcune nelle tonalità a te più agevoli, scriverle nel programma ed eseguirle a richiesta. E' la legge che lo consente, a prescindere ( )

 

Ho sempre interpretato i programmi di conservatorio come un punto di partenza non come un punto di arrivo. Ho avuto la sfortuna di avere a che fare con insegnanti babbei (e con il senno di poi posso dire anche gravemente ignoranti in materia) che non sopportavano questa mia tendenza a star fuori dalle righe.

Chi si avvicina alla musica cercando di portare a termine il compitino nel modo più semplice possibile (e in questo caso si tratta di una delle prove più formative per un allievo di II o III anno per iniziare a prender confidenza con la scrittura di diteggiature, memoria e escursione orizzontale della cordiera) dovrebbe dedicarsi alle gare di tappi di bottiglia.

[Domenico Scaminante]

Infatti il programma lo prevede. Comunque non mi crea nessuno scandalo far studiare le scale doppie solo nelle tonalità più agevoli. Preferisco concentrarmi sul repertorio.

Mi scandalizza di più chi invece non fa studiare tutti e cinque i Preludi di HVL o le Canzoni Catalane di Llobet o chi porta solo lo studio n. 1 di Brouwer come brano contemporaneo o non porta una suite completa ma solo tre danze barocche.

Le strade brevi sono tante.

[Giorgio Signorile]

Vedo con interesse che le due idee didattiche (o forse la stessa alla fine...) vengono fuori: privilegiare la parte tecnica "fine a se stessa" e/o lavorare sul repertorio. Le due sezioni, a seconda dell'insegnante, possono integrarsi benissimo oppure per niente. L'importante è capire che ogni cosa studiata va a confluire nel proprio bagaglio culturale, che la scala non è solo una sequenza arida di note ma una successione melodica, che i movimenti acquisiti nello studio delle scale formano poi la tecnica per affrontare futuri brani ecc...Sembra di dire banalità ma magari non è così e fermarsi, pur nel rispetto del programma, a lavorare sul minimo garantito forse non è la strada giusta...

Ma ciò che conta è sempre che l'insegnante abbia le idee chiare su dove portare l'alunno e sul come farlo, ognuno ha la sua didattica e la sua metodogia che, fino a prova contraria, va rispettata...

[Ospite Nicola Mazzon]

Infatti il programma lo prevede. Comunque non mi crea nessuno scandalo far studiare le scale doppie solo nelle tonalità più agevoli. Preferisco concentrarmi sul repertorio.

Mi scandalizza di più chi invece non fa studiare tutti e cinque i Preludi di HVL o le Canzoni Catalane di Llobet o chi porta solo lo studio n. 1 di Brouwer come brano contemporaneo o non porta una suite completa ma solo tre danze barocche.

Le strade brevi sono tante.

Con tutto il rispetto, i preludi di HVL ok, ma per un ragazzo che deve accingersi ad un esame di V anno ci sono cose ben più importanti delle Canzoni Catalane, senza nulla togliere a quegli splendidi pezzi.

Non è detto che chi sceglie di fare tre brani di genere e forma diversa da portare come prova di musica antica, scelga semplicemente tre danze barocche per far meno fatica, io (e ne conosco molti altri) ho portato tre brani differenti e per niente meno difficili di qualsiasi suite che si possa portare ad un compimento inferiore.

Anche io non ho mai sopportato di studiare le scale, all'esame era previsto? Allora me le sono studiate tutte quante, ho fatto l'esame e poi non le ho più fatte, non è da vantarsi ma come dice Cristiano, il traguardo non è quello che i sommi sacerdoti hanno stampato nei programmi, quella è solo una partenza, i requisiti minimi.

[rickyrav]

Alla fine mi hanno chiesto do maggiore.

Ad altri la+, ad altri ancora re+.