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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Come si sceglie senza comprare la musica?


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Come chitarrista amatore libero da impegni scolastici, amo studiare la musica per chitarra classica composta da autori contemporanei. Mi piace cercare di capire come la musica per chitarra si stia evolvendo e soprattutto quale sia l'indirizzo musico-culturale proposto dai nuovi compositori.

Allora navigo sui siti internet proposti dalle varie Edizioni musicali alla ricerca proprio di "qualcosa di nuovo".

A questo proposito - ad esempio - il sito delle Edizioni Musicali Sinfonica propone una discreta scelta di compositori contemporanei: Eligio Bratus, Franco Cavallone, Ganesh Del Vescovo, Giorgio Tortora (che credo essere un utente di questo Forum), Giuliano Manzi, Livio Torresan, Marco Gammanossi, Nicola Jappelli, Simone Iannarelli, Stefano Casarini.

Si pone quindi il problema - nella scelta della partitura da acquistare - di individuare un criterio con il quale selezionare un autore.

Spesso è molto difficile recuperare il profilo dell'autore (percorso formativo, studi, influenze ecc) e ci si deve basare sull'ascolto o di una demo messa a disposizione dal sito o - al più - dalla lettura di una pagina di partitura in formato PDF estratta dal volume. Troppo poco per capire.

Nella maggior parte dei casi questi autori non posseggono un proprio sito internet quindi l'operazione di approccio all'autore risulta essere ancor più misteriosa e difficile.

La domanda che vi propongo è quindi: quali criteri usate nella scelta di una partitura di un autore poco conosciuto ?

 

Taltomar

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Ospite Nicola Mazzon

C'è poco da fare, se quello che hai già detto non è possibile, resta solo una possibilità, acquistare e leggere....

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Come chitarrista amatore libero da impegni scolastici, amo studiare la musica per chitarra classica composta da autori contemporanei. Mi piace cercare di capire come la musica per chitarra si stia evolvendo e soprattutto quale sia l'indirizzo musico-culturale proposto dai nuovi compositori.

Allora navigo sui siti internet proposti dalle varie Edizioni musicali alla ricerca proprio di "qualcosa di nuovo".

A questo proposito - ad esempio - il sito delle Edizioni Musicali Sinfonica propone una discreta scelta di compositori contemporanei: Eligio Bratus, Franco Cavallone, Ganesh Del Vescovo, Giorgio Tortora (che credo essere un utente di questo Forum), Giuliano Manzi, Livio Torresan, Marco Gammanossi, Nicola Jappelli, Simone Iannarelli, Stefano Casarini.

Si pone quindi il problema - nella scelta della partitura da acquistare - di individuare un criterio con il quale selezionare un autore.

Spesso è molto difficile recuperare il profilo dell'autore (percorso formativo, studi, influenze ecc) e ci si deve basare sull'ascolto o di una demo messa a disposizione dal sito o - al più - dalla lettura di una pagina di partitura in formato PDF estratta dal volume. Troppo poco per capire.

Nella maggior parte dei casi questi autori non posseggono un proprio sito internet quindi l'operazione di approccio all'autore risulta essere ancor più misteriosa e difficile.

La domanda che vi propongo è quindi: quali criteri usate nella scelta di una partitura di un autore poco conosciuto ?

 

Taltomar

 

Non si può dare una risposta che risolva tutti i dubbi del lettore ma, per quanto riguarda la casa editrice citata e gli autori che essa propone, si può osservare che il curatore delle edizioni, il maestro Bruno Giuffredi (anch'egli membro di questo forum) ha optato esplicitamente per compositori che hanno abbandonato il percorso delle "avanguardie" posteweberniane, o meglio , che (essendo giovani) non l'hanno mai imboccato, e che scrivono musica tonale o comunque assimilabile al linguaggio tonale, con un deliberato proposito espressivo.

 

La scelta si esercita dunque tra le diverse personalità dei compositori citati: non li conosco tutti, ma sono sicuro che il filtro di Giuffredi non lascia passare musica scritta da dilettanti.

 

In ogni caso, come si dice, "casca bene".

 

dralig

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Ospite AndreaJK
Come chitarrista amatore libero da impegni scolastici, amo studiare la musica per chitarra classica composta da autori contemporanei. Mi piace cercare di capire come la musica per chitarra si stia evolvendo e soprattutto quale sia l'indirizzo musico-culturale proposto dai nuovi compositori.

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A questo proposito - ad esempio - il sito delle Edizioni Musicali Sinfonica propone una discreta scelta di compositori contemporanei: Eligio Bratus, Franco Cavallone, Ganesh Del Vescovo, Giorgio Tortora (che credo essere un utente di questo Forum), Giuliano Manzi, Livio Torresan, Marco Gammanossi, Nicola Jappelli, Simone Iannarelli, Stefano Casarini.

Si pone quindi il problema - nella scelta della partitura da acquistare - di individuare un criterio con il quale selezionare un autore.

Spesso è molto difficile recuperare il profilo dell'autore (percorso formativo, studi, influenze ecc) e ci si deve basare sull'ascolto o di una demo messa a disposizione dal sito o - al più - dalla lettura di una pagina di partitura in formato PDF estratta dal volume. Troppo poco per capire.

Nella maggior parte dei casi questi autori non posseggono un proprio sito internet quindi l'operazione di approccio all'autore risulta essere ancor più misteriosa e difficile.

La domanda che vi propongo è quindi: quali criteri usate nella scelta di una partitura di un autore poco conosciuto ?

 

Taltomar

Io ho una raccolta di studi di Del Vescovo e devo dire che la sua musica è molto interessante.

La mia personalissima opinione è che il modo migliore per conoscere un autore sia studiare direttamente i pezzi, anche perché non si può capire molto leggendo qualche riga di biografia. Lo so che è un metodo molto dispendioso, però purtroppo c'è poco da fare. Bisogna rischiare :D

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e poi è bello comprare a scatola chiusa, a volte ci si trova davanti roba bruttina, ma altre volte ci si trova di fronte a veri gioiellini sconosciuti a noi... oltre al fatto che casa editrici hanno spesso prezzi accessibili che meritano questo rischio (purtroppo non tutte)

 

Io personalmente posseggo gli studi del M. Tortora... sono molto carini ma se sei avanti negli studi forse risultano un pò troppo semplici e mi piacciono, se invece sei un pò più avanti, gli studi di L. Torresan (su you tube trovi alcuni video dello stesso Giuffredi!)

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Certamente dare una risposta è molto difficile anche se è molto piu pratico acquistare musica a scatola chiusa.

Ricordo un paio di anni fa cercavo un brano di musica moderna e inizia a sfogliare un antologia che avevo acquistato da poco per pura curiosità.

Tra questi chitarristi molti nomi famosi, ma la mia fu una ricerca ben diversa, cercavo musica scritta per chitarra, da compositori orchestrali, ne venne fuori un bellissimo brano di G.F. Ghedini : Studio da Concerto anche eseguito e inciso nella perfezione da Giulio Tampalini.

O magari i 5 improvvisi di Bennett incisi da Bream.....parlo d incisione anche perche il miglior contatto con la musica nuova, parte dall ascolto, anche se nn tutto viene inciso. Per cui secondo me acquistare sempre una maggiore quantità di musica per cd, analizzando il retro della copertina.

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Fin da quando ero ragazzo cercavo di leggere più musica possibile nei negozi di musica, dove ho passato tante ore - andavo anche apposta alla Bèrben di Ancona che nei primi anni 70 era per me uno dei posti più forniti di musica per chitarra di diversi autori ed editori che potessi trovare; poi in altri negozi a Bologna, alle Messaggerie Musicali di Milano, alla Zanibon di Padova...alla Bèrben ho anche fatto tanti ordini, e proprio di musica contemporanea, spesso a scatola chiusa. E poi ci sono le lunghe visite alle biblioteche dei conservatori...

 

Anche quando ho cominciato a girare il mondo per suonare cercavo sempre di fare una visita nei negozi di musica delle città che visitavo, e passavo molto tempo a guardare libri e spartiti. Così, tra l'altro, mi sono riempito la casa di musica.

Occupandomi, poi, sempre più spesso di musica contemporanea e conoscendo quindi personalmente tanti compositori - con alcuni dei quali ho allacciato lunghissime conversazioni a 360 gradi sulla musica, la composizione, l'interpretazione eccetera, conversazioni che si sono prolungate negli anni - il mio panorama si è arricchito e continua ad arricchirsi.

Con l'esperienza credo che sia certo aumentata di molto la mia capacità di rendermi conto abbastanza in fretta del grado di interesse che può suscitare in me un pezzo nuovo.

 

Adesso ho molto meno tempo di curiosare per negozi, come facevo una volta - se mai il mio problema adesso è come organizzarmi per far fronte alle scadenze entro cui devo imparare musica nuova per impegni presi.E spesso ora è la musica che viene a trovarmi sotto forma di invii postali da parte dei compositori o editori.

Però cerco sempre di trovare un po' di tempo per leggere musica nuova. Mi pare che la consuetudine alla lettura della musica, con o senza chitarra in mano, e le conversazioni con gli amici compositori siano per me due degli ingredienti fondamentali che mi hanno aiutato ad orientarmi nel mare magnum della musica contemporanea.

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La domanda che vi propongo è quindi: quali criteri usate nella scelta di una partitura di un autore poco conosciuto ?

 

Dovrebbe essere la curiosità, l'unico criterio per perlustrare nuove aree. Ma qualsiasi sia la risposta alla domanda, la cosa che mi permetto di consigliarle è di non fidarsi mai dei giudizi o pareri altrui senza aver personalmente visionato (e suonato, nel migliore dei casi) la musica.

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Ringrazio tutti per le risposte ed i consigli.

La curiosità è una componente molto importante in questo mio personale percorso musicale.

Scoprire musica nuova (non solo per chitarra), suonare musica contemporanea e leggere partiture mi serve soprattutto per risolvere alcuni dubbi che il mio cervello musicale mi propone; sono affascinato ed attratto - a volte in maniera irresistibile - dalla musica atonale e seriale. In altri casi mi sorprendo a fischiettare brani tonali e - come scrive dralig - "con un deliberato proposito espressivo".

La ricerca di questa consapevolezza deve passare - credo inevitabilmente - attraverso lo studio, la lettura, l'ascolto, la riflessione. Devo rimboccarmi le maniche, ordinare le partiture e mettermi al lavoro.

 

Taltomar

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