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Che libro di tecnica mi consigliate?

In generale conoscete qualche buon libro di tecnica per chitarra?


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Dipende dal livello di preparazione.


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Io partirei a studiare le scale e i 120 arpeggi di Giuliani. Poi darei una spolverata volande a Carlevaro, studierei Aguado e passerei ai tre volumi di studi di Biscaldi. Metronomo alla mano e andiamo che è tardi... Nel frattempo bisogna anche studiare il repertorio (studi, preludi, sonate, fughe..) Comunque ha ragione Cristiano, dipende dal livello di preparazione, dacci qualche informazione in più!


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ottavo corso di chitarra. sto affrontando brani come la cavatina di tansman e la fantasia n 7 di sor. più che imparare da zero la tecnica vorrei"raffinarla" (se si puo dire cosi)e togliere eventuali errori acquisiti con il tempo


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ottavo corso di chitarra. sto affrontando brani come la cavatina di tansman e la fantasia n 7 di sor. più che imparare da zero la tecnica vorrei"raffinarla" (se si puo dire cosi)e togliere eventuali errori acquisiti con il tempo

 

Le informazioni sono davvero ridotte all'osso per un consiglio diretto.

In modo molto sommario e basandomi solo su un medio VIII anno con i brani che ha elencato posso suggerirle la costruzione (da solo o con il suo insegnante) di esercizi di tecnica fondamentale mirati alla costruzione del suono usando diteggiature su corde singole o doppie (solo m.d.)

 

Aggiunga poi le note di alcune scale scale diatoniche 5 note o un'ottava completa suonate con tocco non appoggiato sulle posizioni V - XII preferibilmente sulle prime tre corde. Cerchi l'esecuzione fluida (non veloce) e divida in blocchi ascendenti e discendenti, dunque in un'unica scala. Quando le cose procedono al meglio duplichi o triplichi le ripetizioni.

Usi semplici cromatismi a blocchi di 4 note, quartine di semicrome, (quadrupli +1 o +2) per esercizi di estensione orizzontale e verticale sulla tastiera, dapprima sulle posizioni più semplici (in prossimità del XII) e salendo mano a mano verso il ponticello superiore. Più lento si esegue meglio è. Applichi all'esercizio l'uso dei capotasti a 2 o 3 corde quando l'estensione orizzontale non da problemi di tensione o precisione nella pressione dei singoli tasti, dunque introduca le figure puntate per perfezionare la coordinazione.

Per le estensioni verticali della m.s. inutile che mi dilunghi e ricicli cose già dette; apra il primo volume degli esercizi speciali di virtuosismo di Luigi Biscaldi e vi troverà dentro molti spunti di riflessione per la creazione di una serie di esercizi personalizzati.

 

Per la m.d. a questo punto può ampliare il lavoro e dovrebbe muoversi su due fronti: omogeneità/fludità di suono (intesa come relazione tra due o più note in sequenza) e corpo (forza, si, ma anche capacità di cambio di colore).

Per il primo caso può fare uso delle scale di cui sopra esasperando la cura della qualità in relazione alla forza di attacco oppure aggiungere esercizi su note ribattute a note singole, doppie, triple o quadruple: questo le garantirà anche un risultato certo dal punto di vista della 'percezione delle corde'.

Per il secondo caso può usare una semplice scala cromatica (I della 6a - XIX della 1a con moduli da 4 su tutte le corde) applicandovi delle dinamiche anche estreme sempre più lentamente possibile.

 

Mi sembra un buon punto di partenza. Da qui in poi dovrebbe applicare una serie consistente di esercizi mirati a problematiche specifiche (lascerei da parte i 120 Arpeggi di Giuliani, che possono andar bene per un II/III anno) che solo lei conosce.

 

Un ultimo parere: dopo i primi 3/4 anni di studio, diffidi dei metodi preconfezionati. Costruisca il suo personale.


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grazie mille!!! cmq è troppo se lei usa il lei con me, basta anche un seplice tu:)... grazie per i consigli e la gentilezza!!!

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