Ospite Neuland Inviato 13 Ottobre 2008 Inviato 13 Ottobre 2008 A mio avviso un più che meritato riconoscimento che deve essere anche di stimolo a proseguire sulla strada intrapresa.Complimenti ! Taltomar A 67 anni, più che proseguire, si tratta di concludere. ma quale conclusione su... qualche settimana fa ascoltai un concerto appena composto di Elliot Carter (che è del 1908) roba da saltare sulla sedia...metterei la firma per scrivere musica così a quell'età... metterei la firma per arrivare a quella età e poter scrivere ancora unq qualsivoglia cosa che abbia senso ... Complimenti anche da parte mia (anche perchè così gli americani in qualche modo ammettono per una volta che "in america we don't have this one even bigger"). Saluti, Neuland
akaros Inviato 13 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 13 Ottobre 2008 Grazie Maestro Dralig per la sua opera! Complimenti per il premio, se lo merita davvero.. Respect! metterei la firma per arrivare a quella età e poter scrivere ancora unq qualsivoglia cosa che abbia senso Wink ... Io metteri la firma per saper scrivere qualcosa che abbia senso, anche alle mia età... MR
Angelo Gilardino Inviato 14 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 14 Ottobre 2008 Io metteri la firma per saper scrivere qualcosa che abbia senso, anche alle mia età... MR Forza e coraggio: si incomincia da un'aspirazione, da un'esigenza interiore. Tutto il resto - le capacità tecniche, lo stile - si acquisiscono a partire da questa, che Gian Francesco Malipiero chiamava "intima commozione". Non serve "mettere la firma", bisogna spenderci la vita. Molti, che falliscono, non si rendono conto del fatto che la differenza essenziale tra loro e chi è invece riesce a creare qualcosa di autentico e di vero, non risiede tanto nel talento, ma in questa assoluta serietà, che spinge a non risparmiare nulla di sé, a investire tutto nel proprio tentativo, a rischiare, nella grande scommessa, il senso della propria esistenza. dralig
akaros Inviato 14 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 657 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Device: Android Inviato 14 Ottobre 2008 investire tutto nel proprio tentativo, a rischiare, nella grande scommessa, il senso della propria esistenza. dralig Anche se ho già fatto la mia scelta, la prospettiva che mi si presenta davanti è spaventosa. Pensarla in questo modo mi da gli stimoli per continuare... Sono sempre molto pessimista con la mia vita, spero di arrivare presto al punto di non aver più bisogno di vittorie e riconoscimenti. MR
Angelo Gilardino Inviato 14 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 14 Ottobre 2008 spero di arrivare presto al punto di non aver più bisogno di vittorie e riconoscimenti. MR E' precisamente allora che i riconoscimenti, non cercati, ti giungeranno. dralig
Taltomar Inviato 15 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 18 Content Count: 73 Reputation: 2 Joined: 22/01/2008 Status: Offline Device: Windows Inviato 15 Ottobre 2008 A mio avviso un più che meritato riconoscimento che deve essere anche di stimolo a proseguire sulla strada intrapresa.Complimenti ! Taltomar A 67 anni, più che proseguire, si tratta di concludere. Manca, nel catalogo, un Quintetto per chitarra e archi: il picco raggiunto dal Quintetto di Mario Castelnuovo-Tedesco intimidisce chiunque voglia scriverne un altro (responsabilmente, si capisce). Forse, però, in questo declinare del 2008, chissà... dralig Non dica così, la prego. A 67 anni ritengo che ci si possa ritenere all'apice della propria maturità artistica. Ribadisco quindi - nel Suo caso - l'utilizzo del verbo "proseguire" al posto di "terminare"; ad esempio perchè non prende in considerazione anche l'ipotesi - magari nel 2009 - di "proseguire" arrichendo il Suo catalogo con qualche pagina per pianoforte - chitarra ? E' una configurazione cameristica affascinante e talvolta un pò trascurata dai grandi compositori. Taltomar
Angelo Gilardino Inviato 15 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 15 Ottobre 2008 Non dica così, la prego. A 67 anni ritengo che ci si possa ritenere all'apice della propria maturità artistica. Ribadisco quindi - nel Suo caso - l'utilizzo del verbo "proseguire" al posto di "terminare"; ad esempio perchè non prende in considerazione anche l'ipotesi - magari nel 2009 - di "proseguire" arrichendo il Suo catalogo con qualche pagina per pianoforte - chitarra ? E' una configurazione cameristica affascinante e talvolta un pò trascurata dai grandi compositori. Taltomar Trascuratissima, e con qualche buon motivo. E' improbabile che un compositore possa sentirsi interessato, o addirittura ispirato, a comporre di sua iniziativa per chitarra e pianoforte: all'epoca del fortepiano, poteva avere un senso, oggi molto meno. Quindi, il compositore si muove su richiesta di un duo di chitarra e piano che, con le sue esecuzioni, gli offre la prospettiva di non vedere la sua opera sprofondare nel silenzio. A me sono giunte le richieste più rare - ho scritto una Partita per vibrafono e chitarra - ma non quella di comporre per chitarra e piano. Castelnuovo-Tedesco, che era un grande gentiluomo, pensò di far cosa gradita a Segovia e alla di lui seconda moglie, la bravissima pianista Paquita Madriguera, scrivendo per loro la sua bellissima Fantasia per chitarra e piano. Ahilui, quando la compose non era informato degli eventi: il matrimonio Segovia-Madriguera era andato a monte da cinque anni, e la Fantasia, da allora, trovò ben pochi interpreti. dralig
Taltomar Inviato 16 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 18 Content Count: 73 Reputation: 2 Joined: 22/01/2008 Status: Offline Device: Windows Inviato 16 Ottobre 2008 Quindi, il compositore si muove su richiesta di un duo di chitarra e piano che, con le sue esecuzioni, gli offre la prospettiva di non vedere la sua opera sprofondare nel silenzio. A me sono giunte le richieste più rare - ho scritto una Partita per vibrafono e chitarra - ma non quella di comporre per chitarra e piano. dralig La Sua riflessione mi porta di getto a farne un altra. Nel mio immaginario (probabilmente poco realistico) c'è la figura del compositore che - emozionato da una persona, da un paesaggio, da un altra forma d'arte, da una particolare situazione, da uno stato emotivo - compone spontaneamente ed ispirato. Le faccio quindi questa domanda (che in realtà estendo a tutti i compositori presenti su questo Forum) : come riesce un compositore a conciliare questa contrapposizione che si crea fra composizione spontanea emozionale da quella "a commessa" ? Voglio dire: nel Suo percorso artistico ha notato differenze emozionali differenti fra le Sue composizioni "sponatanee" rispetto a quelle "a commessa" ? Spero di aver formulato la domanda in maniera comprensibile. Grazie Taltomar
Angelo Gilardino Inviato 16 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 16 Ottobre 2008 Quindi, il compositore si muove su richiesta di un duo di chitarra e piano che, con le sue esecuzioni, gli offre la prospettiva di non vedere la sua opera sprofondare nel silenzio. A me sono giunte le richieste più rare - ho scritto una Partita per vibrafono e chitarra - ma non quella di comporre per chitarra e piano. dralig La Sua riflessione mi porta di getto a farne un altra. Nel mio immaginario (probabilmente poco realistico) c'è la figura del compositore che - emozionato da una persona, da un paesaggio, da un altra forma d'arte, da una particolare situazione, da uno stato emotivo - compone spontaneamente ed ispirato. Le faccio quindi questa domanda (che in realtà estendo a tutti i compositori presenti su questo Forum) : come riesce un compositore a conciliare questa contrapposizione che si crea fra composizione spontanea emozionale da quella "a commessa" ? Voglio dire: nel Suo percorso artistico ha notato differenze emozionali differenti fra le Sue composizioni "sponatanee" rispetto a quelle "a commessa" ? Spero di aver formulato la domanda in maniera comprensibile. Grazie Taltomar Non esiste nessuna contrapposizione. Il compositore scrive sia spontaneamente che su commissione. Se scrive spontaneamente, in genere si cura di collocare il pezzo nella portata di un certo numero di esecutori e di formazioni - quindi, se è intenzionato a scrivere un pezzo per strumenti a plettro, evita di scriverlo per otto mandolini e un basso tuba; se accetta una commissione, lo fa perché si sente stimolato dalla specificità della richiesta, oltre che dall'onorario. Intendo dire che la cosiddetta ispirazione può benissimo sorgere anche dal desiderio di corrispondere a un desiderio altrui: quando il giovane maestro Luigi Vedele mi chiese di comporre un pezzo per chitarra e percussione, io gli dissi di no, e gli feci la controproposta di comporre un lavoro per chitarra e vibrafono, idea che, senza il suo invito, non mi sarebbe mai venuta in mente. Lui accettò e il pezzo venne fuori in due mesi. E poi, chi ha detto che l'offerta di 50 mila euro per comporre un Concerto o una Sonata non possa far sorgere una potente e subitanea ispirazione? dralig
Ermanno Brignolo Inviato 16 Ottobre 2008 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 417 Reputation: 78 Joined: 08/01/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 16 Ottobre 2008 Spero di non porre una domanda troppo indiscreta, sebbene mi renda conto essere estremamente privata - né mi risentirò se non avrò risposte - ma quale può essere una cifra indicativa che un compositore chiede a fronte di una commissione per strumento solista, o per complesso cameristico, o ancora per un concerto o una sonfonia? EB
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