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Come si svolge il corso di composizione al conservatorio?


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Salve a tutti, volevo delle spiegazioni dettagliate su come si svolge il corso di composizione al conservatorio. Cosa si studia ma soprattutto volevo capire, quale corso di studi devo affrontare per diventare un compositore?

Non vi faccio questa domanda così... su due piedi, ma perchè ne sono veramente interessato, infatti già ho composto qualcosa ed il lavoro non è niente male per la mia età (ragionando con un parere abbastanza oggettivo).

Vi ringrazio anticipatamente. :D


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C'è anche la lettura al pianoforte di un'aria, poi bisogna comporre esclusivamente per pianoforte e dunque bisogna saperlo suonare bene. Non immaginavo fosse così...


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la lettura al pianoforte di un'aria,

bè, come minimo

poi bisogna comporre esclusivamente per pianoforte

credo esistano anche composizioni per altri strumenti ...semmai il pianoforte è un buon "tavolo da lavoro", su cui studiare, analizzare, scrivere...ci puoi fare di tutto, anche le riduzioni per orchestra, ecco perchè si studia (a parte farci le canzoni di Venditti... :D )


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Salve a tutti, volevo delle spiegazioni dettagliate su come si svolge il corso di composizione al conservatorio. Cosa si studia ma soprattutto volevo capire, quale corso di studi devo affrontare per diventare un compositore?

Non vi faccio questa domanda così... su due piedi, ma perchè ne sono veramente interessato, infatti già ho composto qualcosa ed il lavoro non è niente male per la mia età (ragionando con un parere abbastanza oggettivo).

Vi ringrazio anticipatamente. :D

 

Le materie fondamentali nel corso tradizionale come avrai potuto vedere dal link che ti ha postato il M° Bonaguri sono principalmente l'armonia, il contrappunto e la fuga che sono le strutture portanti per tutto il corso, anche se formalmente si fermano al compimento medio. Durante tutto il corso devi (dovresti) dominare le varie forme di scrittura strumentale e vocale, dalla "semplice" romanza o pezzo per pianoforte fino a forme più complesse quali sonate, musica da camera e sinfonica (orchestrazione) in forma progressiva fino agli ultimi anni. Il problema pianoforte per i chitarristi è alquanto famoso, essendo il corso strutturato su programmi che prevedono quale mezzo di "lettura" appunto il pianoforte, e dura per ben nove anni il corso di lettura della partitura dove si studiano una serie di "cose" quali dalla semplice lettura di un brano corale nelle chiavi antiche a quartetti e partiture orchestrali da camera e sinfoniche. Insomma il pianoforte era il "computer" di oggi ed è basato su una pratica tanto più funzionale un tempo e forse meno oggi, nel senso che non necessariamente non si diventa compositori se non si sà suonare il pianoforte, questo vale ovviamente solo per il corso ordinario, ma è innegabile una sua utilità pratica e funzionale ( e il non "suonarlo" non significa comunque non conoscerlo e non saper scrivere per esso cosa, che alla fine in qualche modo riporta al problema iniziale).

E' una storia infinita tra la valenza della sola analisi a favore/sfavore della "pratica" strumentale...ognuno ha la sua storia...del resto la storia è piena di non pianisti che hanno scritto musiche meravigliose no?..

 

Considera che esistono anche i corsi sperimentali di I livello e II livello, di cui il I, in tre anni ma non conosco benissimo i programmi, devi fare una ricerca sui vari siti dei Conservatori per vedere i programmi di studio.

 

con simpatia

 

m


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Ringrazio tutti per le preziose informazioni. Se volessi dopo il conservatorio incominciare il corso di composizione, dovrei imparare il pianoforte. Questo vuol dire trascurare un pò la chitarra e i suoi studi avanzati... ma si presuppone che io a 20 anni beneficerei di una tecnica abbastanza matura, che non può essere trascurata. Perciò il discorso di diploma in composizione potrei anche affrontarlo in età più avanzata... componendo nel frattempo per chitarra classica con le conoscenze acquisite sull'armonia. :)


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Bisogna anche osservare che l'impegno pianistico richiesto nei primi anni del corso ordinamentale di composizione è abbastanza modesto. In compenso si ha la possibilità di affrontare subito il corso di armonia principale ad un livello ben diverso da quello dei due anni di armonia complementare, con beneficio anche del lavoro interpretativo alla chitarra; e si può già iniziare a scrivere anche composizioni libere seguiti da un maestro - spesso succede così in conservatorio.

 

Sono scelte delicate e molto personali; io a sedici anni (ho visto l'età di Guitar Hero) dovendo terminare le scuole superiori e senza avere il conservatorio nella mia città non ho potuto nemmeno iscrivermi al conservatorio per chitarra, e l'ho fatto dopo le superiori, figurarsi se avrei potuto iscrivermi a composizione.

 

In realtà a me non interessava comporre, ma mi è spiaciuto non fare almeno il corso inferiore, per formazione mia. Dopo la mia vita ha preso un altro corso e ormai è acqua passata. Se avessi sedici anni e potessi fare le due cose, prima di rinunciare o rimandare ci penserei bene.

 

Auguri

 

bonaguri@bonaguri.com

http://www.myspace.com/pierobonaguri


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Maestro, permetto di dissentire, l'impegno pianistico c'è, eccome! Non è facile, ma aiuta molto, soprattutto se Lettura la si fa con un maestro degno di questo nome.


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Maestro, permetto di dissentire, l'impegno pianistico c'è, eccome! Non è facile, ma aiuta molto, soprattutto se Lettura la si fa con un maestro degno di questo nome.

 

Io mi incastro le unghie tra i tasti e i calli dei polpastrelli mi fanno scivolare la mano sinistra di continuo.

 

Anche suonare una delle Sonatine di Clementi diventa impegnativo, in queste condizioni.

 

All'esame di passaggio, consegnato alla commissione il foglio con i brani, la mia insegnante ha esclamato: "Suona il pianoforte da cane, ma guardate che meraviglia la rilegatura di questo programma!".


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Beh, intendevo modesto rispetto a quello che si deve fare dopo: l'esame finale di lettura della partitura per composizione è quasi un diploma di pianoforte...la questione delle unghie sembra essere importante per qualcuno, non tanto per qualcun altro; dipenderà forse anche dai diversi tipi di impostazione pianistica, oltre che da altri fattori tra cui l'adattabilità individuale.

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