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Salve a tutti,

 

sono una ragazza di 25 anni e vorrei raccontarvi la mia storia.

 

Dopo secoli di problemi vari che mi hanno impedito di dedicarmi alla chitarra, finalmente quattro anni fa ho cominciato lo studio dell'elettrica.

 

Dopo un po' sono passata all'acustica e mi sono appassionata al fingerstyle. Da qualche mese, sto provando il disiderio irresistibile di dedicarmi alla chitarra classica.

 

Perché non ci ho pensato prima? Probabilmente perché dove vivo nessuno la suona, non avevo contatti col mondo classico e così non ho valutato questa possibilità. Più passa il tempo, però, più mi rendo conto che sarebbe questo l'ambito in cui potrei dare il meglio (ho ormai abbandonato la chitarra elettrica del tutto).

 

Il problema è che desiderei studiarla in modo serio e metodico. Capisco che ormai non posso fare della musica la mia professione, ma questo non toglie che non la consideri un semplice hobby, per me è un campo parallelo. A questo punto però non so come muovermi. Se potessi mi piacerebbe frequentare un conservatorio, ma mi rendo conto che sono decisamente troppo vecchia. Il fatto è che, al contrario di molti, mi interessa il solfeggio, mi interesserebbe studiare storia della musica, esercitarmi nel canto corale, insomma il pacchetto completo.

 

Come posso studiare tutte queste cose al di fuori del conservatorio? Quali sono i limiti di età? Conoscete qualcuno che ha iniziato a studiare la chitarra classica così tardi?

 

Per favore consigliatemi cosa fare, non conosco di persona nessuno che possa aiutarmi!

 

Grazie

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Come posso studiare tutte queste cose al di fuori del conservatorio? Quali sono i limiti di età? Conoscete qualcuno che ha iniziato a studiare la chitarra classica così tardi?

 

Per favore consigliatemi cosa fare, non conosco di persona nessuno che possa aiutarmi!

 

Grazie

 

Benvenuta Lidia.

Salto i convenevoli e passo subito al sodo, certo che apprezzerà.

Può senza dubbio studiare tutto al di fuori del conservatorio inizialmente con il supporto di un buon insegnante dunque arricchendo il percorso di studi con incontri anche saltuari (masterclass, corsi, seminari, lezioni private) con più docenti, concertisti, compositori e ricercatori possibile.

Venticinque anni di età per iniziare, non posso nasconderglielo, sono tanti ma ho a che fare con la forza di volontà tutti i giorni e se è tanta può fare tutto quello che vuole. Può essere tutto quello che vuole.

Fare musica con un approccio serio e approfondendo le materie complementari non potrà che farle gustare di più il semplice ascolto e persino migliorare il modo di osservare il mondo che la circonda, musicale e non.


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Il limite d'età in conservatorio (teoricamente sarebbe di 15 anni per il primo corso del "vecchio" sistema, tuttora in vigore accanto ai nuovi trienni e bienni) è un ostacolo non insuperabile dal punto di vista burocratico: il direttore, sentita la commissione d'esame, in presenza di particolari doti del candidato può fare eccezioni alla norma; di fatto succede abbastanza spesso per l'esperienza che ne ho io.

 

Esistono poi anche scuole di musica (scuole civiche o private) che possono avere bravissimi insegnanti e garantire, ad un prezzo inferiore a quello della lezione privata, la formazione per quanto riguarda le materie - anche complementari - del corso ordinamentale (solfeggio, storia della musica...).

Con i nuovi trienni e bienni (e non dico che sia sempre un bene) in un certo senso l'accesso al conservatorio è facilitato e la questione del limite d'età si rovescia addirittura - non si può avere meno di diciotto anni per entrare al triennio. Non è sempre un bene, dicevo, non per la maggior facilitazione all'accesso, ma perché fare biennio e triennio di strumento potrebbe purtroppo voler dire - a seconda dell'offerta formativa proposta dal singolo conservatorio e del modo concreto in cui funzionano le cose - un percorso di studi strumentalmente molto più annacquato rispetto a quello tradizionale e uguale in tutta Italia, dove è un po' più difficile barare.

 

Se l'esigenza è, come espressa, quella di un lavoro metodico e non di un traguardo professionale credo che con un minimo di doti, a mio parere indispensabili, si possano ottenere notevoli soddisfazioni.

Auguri.


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Ciao Lidia,

 

posso darti la mia testimonianza (del tutto simile alla tua) e spero che ti aiuti a trovare la strada più giusta per te:

 

ho iniziato a strimpellare la chitarra elettrica intorno ai 16 anni, senza impegno e completamente da solo, ottenendo infatti risultati assolutamente mediocri. A 17 anni ho iniziato a lavorare come impiegato metalmeccanico a tempo pieno dalle 8 di mattina alle 6 di sera. La chitarra a quel punto l'ho completamente abbandonata. In seguito la mia vita ha subito diversi cambiamenti per cui mi sono ritrovato a 23 anni con un lavoro (sempre quello) una compagna/convivente deliziosa (futura moglie) ed 1 figlia. A quel punto ho deciso di studiare le radici di quello strumento che mi aveva affascinato negli anni precedenti e mi sono informato come stai facendo tu ora su quale fosse l'iter classico. Ti confesso che non ho trovato tutta la disponibilità e l'ottimismo che ora ti stanno giustamente trasmettendo gli insigni membri di questo forum (mannaggia, all'epoca non avevo internet!!!), anzi più di un "maestro" (per usare un eufemismo visti i risultati dei loro allievi e l'approccio dimostrato alla didattica) mi hanno sbattuto la porta in faccia, rifiutandomi come allievo perchè troppo vecchio e perchè non sapevo leggere nemmeno una nota sul pentagramma; anche a me dissero che il limite per il conservatorio era 15 anni ma nessuno mi disse, come ho appreso poi dagli stessi docenti di conservatorio nel corso degli esami sostenuti, della possibilità di entrare agli anni successivi al 3° in accordo col direttore sostenendo un esame.

Poi ho trovato un Signor Maestro di cui faccio volutamente il nome, Giovanni Petrazzuolo, che mi ha accolto mostrandomi una strada: quella di sostenere tutti gli esami previsti dal corso di studi classico da privatista, ovvero studiando i programmi privatamente sotto la sua guida e andando a sostenere l'esame in Conservatorio da esterno (come quando ci si prende il diploma di maturità facendo 2 anni in 1 più o meno). Potrai immaginare che stando 10 ore fuori casa per lavoro, con una casa da mandare avanti 1 figlia + il secondo figlio arrivato dopo 3 anni che avevo iniziato il mio percorso di studi il tempo per studiare era veramente pochissimo. Ma quelle 2 ore al giorno (a volte 1 a volte 0 a volte 3) se fatte con criterio (ed in questo la guida è fondamentale) e la motivazione giusta possono essere determinanti. La volontà, la passione ma soprattutto l'amore per la musica e lo strumento mi hanno permesso di trasformare quelli che erano oggettive (anche se piacevoli e doverose) distrazioni come i figli ed il lavoro in motivazioni e senso di responsabilità verso lo studio. Molto devo al mio maestro che mi ha formato sullo strumento e su tutte le materie complementari (teoria e solfeggio, armonia, storia); moltissimo devo a mia moglie che mi ha sempre sostenuto con passione e grinta, ma è una cosa che devi desiderare profondamente, l'età a quel punto sarà un punto a tuo favore. Le Masterclass i Seminari sono importanti senza dubbio, ma devi trovare un insegnante che ti comprenda fino in fondo e che creda nelle tue possibilità più di quanto non ci creda tu.

 

Per non tirartela a lungo a 23 anni sapevo fare 4 accordi e qualche scala appresi maccheronicamente sulla chitarra elettrica, non ero a conoscenza nè del solfeggio nè dell'armonia tanto meno della storia della musica e la mia situazione sociale era quella sopra descritta; a 29 anni ho ottenuto il Diploma (quello del vecchio corso tradizionale a cui faceva riferimento il M° Bonauguri) presso il Conservatorio di Salerno senza esservi mai iscritto...e di figli ora ne ho 3 e molte altre cose sono cambiate!!!!

 

 

Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo e spero vivamente che tu riesca a trovare una strada che ti porti più lontano di dove intendi arrivare ora!

 

Eugenio

Ospite Neuland
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Ciao Lidia,

 

posso darti la mia testimonianza (del tutto simile alla tua) e spero che ti aiuti a trovare la strada più giusta per te:

 

ho iniziato a strimpellare la chitarra elettrica intorno ai 16 anni, senza impegno e completamente da solo, ottenendo infatti risultati assolutamente mediocri. A 17 anni ho iniziato a lavorare come impiegato metalmeccanico a tempo pieno dalle 8 di mattina alle 6 di sera. La chitarra a quel punto l'ho completamente abbandonata. In seguito la mia vita ha subito diversi cambiamenti per cui mi sono ritrovato a 23 anni con un lavoro (sempre quello) una compagna/convivente deliziosa (futura moglie) ed 1 figlia. A quel punto ho deciso di studiare le radici di quello strumento che mi aveva affascinato negli anni precedenti e mi sono informato come stai facendo tu ora su quale fosse l'iter classico. Ti confesso che non ho trovato tutta la disponibilità e l'ottimismo che ora ti stanno giustamente trasmettendo gli insigni membri di questo forum (mannaggia, all'epoca non avevo internet!!!), anzi più di un "maestro" (per usare un eufemismo visti i risultati dei loro allievi e l'approccio dimostrato alla didattica) mi hanno sbattuto la porta in faccia, rifiutandomi come allievo perchè troppo vecchio e perchè non sapevo leggere nemmeno una nota sul pentagramma; anche a me dissero che il limite per il conservatorio era 15 anni ma nessuno mi disse, come ho appreso poi dagli stessi docenti di conservatorio nel corso degli esami sostenuti, della possibilità di entrare agli anni successivi al 3° in accordo col direttore sostenendo un esame.

Poi ho trovato un Signor Maestro di cui faccio volutamente il nome, Giovanni Petrazzuolo, che mi ha accolto mostrandomi una strada: quella di sostenere tutti gli esami previsti dal corso di studi classico da privatista, ovvero studiando i programmi privatamente sotto la sua guida e andando a sostenere l'esame in Conservatorio da esterno (come quando ci si prende il diploma di maturità facendo 2 anni in 1 più o meno). Potrai immaginare che stando 10 ore fuori casa per lavoro, con una casa da mandare avanti 1 figlia + il secondo figlio arrivato dopo 3 anni che avevo iniziato il mio percorso di studi il tempo per studiare era veramente pochissimo. Ma quelle 2 ore al giorno (a volte 1 a volte 0 a volte 3) se fatte con criterio (ed in questo la guida è fondamentale) e la motivazione giusta possono essere determinanti. La volontà, la passione ma soprattutto l'amore per la musica e lo strumento mi hanno permesso di trasformare quelli che erano oggettive (anche se piacevoli e doverose) distrazioni come i figli ed il lavoro in motivazioni e senso di responsabilità verso lo studio. Molto devo al mio maestro che mi ha formato sullo strumento e su tutte le materie complementari (teoria e solfeggio, armonia, storia); moltissimo devo a mia moglie che mi ha sempre sostenuto con passione e grinta, ma è una cosa che devi desiderare profondamente, l'età a quel punto sarà un punto a tuo favore. Le Masterclass i Seminari sono importanti senza dubbio, ma devi trovare un insegnante che ti comprenda fino in fondo e che creda nelle tue possibilità più di quanto non ci creda tu.

 

Per non tirartela a lungo a 23 anni sapevo fare 4 accordi e qualche scala appresi maccheronicamente sulla chitarra elettrica, non ero a conoscenza nè del solfeggio nè dell'armonia tanto meno della storia della musica e la mia situazione sociale era quella sopra descritta; a 29 anni ho ottenuto il Diploma (quello del vecchio corso tradizionale a cui faceva riferimento il M° Bonauguri) presso il Conservatorio di Salerno senza esservi mai iscritto...e di figli ora ne ho 3 e molte altre cose sono cambiate!!!!

 

 

Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo e spero vivamente che tu riesca a trovare una strada che ti porti più lontano di dove intendi arrivare ora!

 

Eugenio

 

Complimenti vivissimi. Mi ricordi mio padre, che ha fatto una strada molto simile alla tua (cambia il lavoro: lui era contadino...). Che forza che ci vole. Rispetto!

 

Neuland


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Ringrazio tutti di cuore per le risposte e l'incoraggiamento. Sono felice di aver conosciuto l'opinione di voci così autorevoli e vorrei congratularmi con Eugenio per la forza di volontà e la costanza che ha dimostrato nonostante tutte le difficoltà.

 

Sono contenta di capire che non è troppo tardi, per lo meno per un apprendimento serio. Ho sempre pensato che seguire le vie istituzionali fosse una garanzia di maggiore serietà, per questo non sono una fan dell'autodidattica, ma piuttosto di uno studio a 360°. Mi fa piacere sapere che è possibile frequentare masterclass e seminari anche se non si è diplomati. Per quanto riguarda una formazione musicale generale, sto pensando di frequentare anche alcuni corsi di musicologia all'università.

 

Non ho compreso del tutto il discorso sul rovesciamento dei requisiti di età per accedere al triennio, mi scuso ma non sono troppo ferrata in materia. Sapevo che ora non dovrebbero più esserci limiti di età burocratici, ma il mio dubbio riguardava più che altro se fosse il caso o meno di presentarsi a un esame di ammissione a 26 anni, considerando che avrei bisogno di prepararmi privatamente per almeno un anno. Quanto a dare esami da privatista, è una possibilità che non avevo considerato, e che in effetti mi attira (anche se per me il meglio assoluto sarebbe frequentare).

 

Per quanto riguarda le doti, che mi rendo conto essere indispensabili se si comincia così tardi e non si ha la possibilità di svilupparle in un'età più ricettiva, mi piace pensare di averle, anche se non ho avuto alcun riscontro, perché come vi dicevo conosco solo chitarristi elettrici o acustici, del tutto disinteressati al mondo classico, anzi addirittura perplessi quando mi hanno visto studiare solfeggio per conto mio. L'unica cosa che noto è che nel momento in cui provo a studiare semplici brani di stampo classico, ottengo un maggiore controllo dello strumento in tempi molto minori rispetto a quanto avveniva con l'elettrica (oltre che una maggiore soddisfazione).

 

Sono mancina, ma ho cominciato a suonare alla maniera standard, e non ho avuto alcun problema, non so se questo aspetto è più determinante in campo classico.

 

Comunque, il primo passo che devo assolutamente fare è dunque trovare un buon insegnante che possa seguirmi nei primi passi. Nel frattempo sto spulciando il forum per scoprire tutto ciò che riguarda questo nuovo mondo!

 

Grazie ancora


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Sono mancina, ma ho cominciato a suonare alla maniera standard, e non ho avuto alcun problema, non so se questo aspetto è più determinante in campo classico.

 

Comunque, il primo passo che devo assolutamente fare è dunque trovare un buon insegnante che possa seguirmi nei primi passi. Nel frattempo sto spulciando il forum per scoprire tutto ciò che riguarda questo nuovo mondo!

 

Grazie ancora

 

Salve Lidia, piacere di averLa qui con noi. Io posso dirLe che sono mancino e tuttavia suono con la chitarra destrimane, non riscontro nessuna controindicazione, suono esattamente come suona un destrimane; a lungo andare si diventa anche un pò ambidestri, non nello scrivere, ma nel fare molte delle cose quotidiane, ci si ritrova ad usare indifferentemente le due mani. In bocca al lupo per il proseguio dei Suoi studi.

 

Cordialmente, Francesco


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Mi fa piacere sapere che è possibile frequentare masterclass e seminari anche se non si è diplomati. Per quanto riguarda una formazione musicale generale, sto pensando di frequentare anche alcuni corsi di musicologia all'università.

 

Non ho compreso del tutto il discorso sul rovesciamento dei requisiti di età per accedere al triennio, mi scuso ma non sono troppo ferrata in materia. Sapevo che ora non dovrebbero più esserci limiti di età burocratici, ma il mio dubbio riguardava più che altro se fosse il caso o meno di presentarsi a un esame di ammissione a 26 anni, considerando che avrei bisogno di prepararmi privatamente per almeno un anno. Quanto a dare esami da privatista, è una possibilità che non avevo considerato, e che in effetti mi attira (anche se per me il meglio assoluto sarebbe frequentare).

 

Per quanto riguarda le doti, che mi rendo conto essere indispensabili se si comincia così tardi e non si ha la possibilità di svilupparle in un'età più ricettiva, mi piace pensare di averle, anche se non ho avuto alcun riscontro

.

 

Comunque, il primo passo che devo assolutamente fare è dunque trovare un buon insegnante che possa seguirmi nei primi passi.

 

 

Riguardo alla formazione musicale generale, meglio rivolgersi ad insegnanti di conservatorio o che comunque abbiano esperienza nel preparare agli esami di conservatorio. Un conto è l'esame di teoria e solfeggio o di armonia in conservatorio, un conto sono esami anche apparentemente simili, come denominazione, in università.

 

Corsi o masterclasses strumentali sono di tipi molto diversi,ma in genere il possesso di titoli non è requisito vincolante per potersi iscrivere - e si può in genere partecipare anche come uditori.

 

Sulle proprie doti un riscontro affidabile è importante per riuscire ad avere prospettive realistiche; ma le doti vengono anche fuori lavorando, e spesso ci vuole un po' di tempo per capirle - anche la tenuta nel tempo e la determinazione e capacità di lavoro fanno parte delle doti.

D'accordissimo sul fatto che ci vuole un buon insegnante.

 

Limiti d'età: i nuovi ordinamenti sono di tipo universitario quindi non prevedono un limite massimo d'età, ma minimo: almeno 18 anni ed il possesso di una maturità; certo, c'è un esame di ammissione e bisognerebbe essere già ad un certo livello per affrontarlo (almeno un corso medio del vecchio ordinamento). A Bologna da quest'anno abbiamo un allievo di triennio di chitarra ultraquarantenne.

Nel vecchio ordinamento, ancora in vigore accanto al nuovo, il vecchio limite d'età vale ancora, ma come dicevo può essere aggirato se ci sono motivi di capacità adeguati, valutabili a discrezione della commissione.


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ho conosciuto una violinista che è entrata in conservatorio a 33 anni... il limite di età non è quasi mai rispettato se ci si trova di fronte persone che hano voglia di lavorare sodo e sono brave...

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