Ospite Piero Viti Inviato 18 Febbraio 2009 Inviato 18 Febbraio 2009 Da un archivio privato è riemerso un video amatoriale di un concerto “storico” del duo chitarristico Paolo Lambiase e Piero Viti. Il video testimonia il concerto tenuto a Roma nella Sala Baldini il 3 maggio del 1991 nell’ambito di una tournée concertistica seguita alla registrazione del CD per la casa discografica Nuova Era dedicato all’integrale (…almeno quella che all’epoca era ritenuta l’opera “integrale”, pubblicata dalle edizioni Chantarelle!) dei lavori per due chitarre di Johann Kaspar Mertz. Nel concerto il duo Lambiase-Viti esegue dal vivo l’intera opera. I video sono direttamente visionabili in tre parti nella sezione Video del Forum. Buon ascolto a tutti! Saluti Piero Viti
Ospite Neuland Inviato 19 Febbraio 2009 Inviato 19 Febbraio 2009 Complimenti per voi, che seguite da anni un lavoro di altissimo livello nel campo del duo di chitarre. Avete tra i primi realizzato il valore delle musiche di Mertz (il '91, ahinoi, è un pezzo in là...). Riguardante la faccenda delle registrazioni integrali, così ambite dai chitarristi, volonterosi di esserne protagonisti, c'è da dire che sono tanti i duo, specialmente italiani, che si sono dichiarati in tal senso (e lo fanno in parte tutt'oggi) rispetto ai brani di Mertz; ma tutt'oggi non c'è registrazione che possa con giustificazione ritenersi veramente l'opera omnia di Mertz per due chitarre. E forse non ci sarà mai una vera, esaustiva integrale, per due ragioni, fondamentalmente: l'integrale non ci starebbe su un singolo cd (il costo della produzione è quindi maggiore) e la qualità di alcuni brani non è così eccelsa da ritenerli degni di essere incisi. La famosa edizione Chanterelle - tanto lodevole per l'iniziativa alla fine degli anni '80 quanto imprecisa in non pochi punti, specialmente nei duo - non ha mai sostenuto di essere complete: si intitola Guitar Works, titolo che ha condotto molti, però, di sottointendere all guitar works. Non c'era internet, all'epoca, e il catalogo della collezione Rischel and Birket-Smith, oggi così comodamente consultabile online, non si trovava in tutte le biblioteche dei conservatori e dei chitarristi (pubblicato 1989 da Editions Orphée). Ma si avrebbe potuto sapere, allora come oggi, che i brani pubblicati dalla Chanterelle non erano l'opera omnia. Eravate giovani e entusiasti della musica e della nuova scoperta del suo autore e si può capire e perdonare la svista, ma secondo me non è del tutto coretto giustificarsi con (…almeno quella che all’epoca era ritenuta l’opera “integrale”, pubblicata dalle edizioni Chantarelle!)., perchè non era così, come dimostra il citato catalogo, pubblicato nel '89. Per le incisioni più recenti, comunque, non ci sono più scuse, ne per l'affermazione di incisioni integrali, ne per le altrettanto volentieri auto-etticchettate incisioni in "prima mondiale", non controllate con sufficiente accuratezza. Rimane il vostro lavoro interpretativo, il cui valore non è assolutamente dubbio. Saluti, Neuland
Ospite Piero Viti Inviato 19 Febbraio 2009 Inviato 19 Febbraio 2009 Complimenti per voi, che seguite da anni un lavoro di altissimo livello nel campo del duo di chitarre. Avete tra i primi realizzato il valore delle musiche di Mertz (il '91, ahinoi, è un pezzo in là...). ...La famosa edizione Chanterelle - tanto lodevole per l'iniziativa alla fine degli anni '80 quanto imprecisa in non pochi punti, specialmente nei duo - non ha mai sostenuto di essere complete: si intitola Guitar Works, titolo che ha condotto molti, però, di sottointendere all guitar works. Non c'era internet, all'epoca, e il catalogo della collezione Rischel and Birket-Smith, oggi così comodamente consultabile online, non si trovava in tutte le biblioteche dei conservatori e dei chitarristi (pubblicato 1989 da Editions Orphée). Ma si avrebbe potuto sapere, allora come oggi, che i brani pubblicati dalla Chanterelle non erano l'opera omnia. Eravate giovani e entusiasti della musica e della nuova scoperta del suo autore e si può capire e perdonare la svista, ma secondo me non è del tutto coretto giustificarsi con (…almeno quella che all’epoca era ritenuta l’opera “integrale”, pubblicata dalle edizioni Chantarelle!)., perchè non era così, come dimostra il citato catalogo, pubblicato nel '89. ...Rimane il vostro lavoro interpretativo, il cui valore non è assolutamente dubbio. Saluti, Neuland Innanzitutto grazie per i complimenti alle nostre esecuzioni! Per quanto riguarda la faccenda dell'integrale, già in più occasioni - credo anche su questo forum - ho recitato il "mea culpa" per la "leggerezza" con cui all'epoca fu indicata integrale quella che non era in realtà un'integrale (...comunque nell'equivoco ci cademmo in tanti!). E, tra l'altro, paradossalmente, ho dovuto anche ricordarlo ad altri nella veste di giornalista!! Eravamo, forse, talmente abbagliati dalla bellezza della riscoperta che riponevamo piena fiducia (al buio!) sul testo pubblicato, senza avere la forza di andare a scandagliare quei pur timidi indizi che lo stesso editore aveva inserito nelle note e che un po' fumosamente rimandavano a qualcos'altro (...perché poi questo qualcos'altro era stato scartato nell'edizione? Mah!) Comunque resta la bellezza di queste pagine che ci ha letteralmente "travolti" e che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento nel nostro lavoro. Saluti Piero Viti
Ospite Neuland Inviato 19 Febbraio 2009 Inviato 19 Febbraio 2009 ...lo stesso editore aveva inserito [quei pur timidi indizi] nelle note e che un po' fumosamente rimandavano a qualcos'altro (...perché poi questo qualcos'altro era stato scartato nell'edizione? Mah!) Hai ragione, sono daccordo Comunque resta la bellezza di queste pagine che ci ha letteralmente "travolti" e che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento nel nostro lavoro. Saluti Piero Viti E anche qui quoto in pieno. Ciao, Neuland
Ospite Neuland Inviato 19 Febbraio 2009 Inviato 19 Febbraio 2009 La famosa edizione Chanterelle - tanto lodevole per l'iniziativa alla fine degli anni '80 Devo precisare: il copyright per la prima edizione è del '83, quando la Chanterelle resiedeva ancora a Monaco, Monte Carlo; la seconda pubblicazione è del '89 (Chantelrelle Heidelberg).
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