Ospite Neuland Inviato 20 Febbraio 2009 Inviato 20 Febbraio 2009 Chi pretende di essere autentico è già fuori strada. (Cristina Pluhar, liutista e direttrice dell' Ensemble L'Arpeggiata) Se ci dovessimo chiedere, se è davvero così importante di avere lo strumento giusto, le corde giuste (rigorosamente in budello, naturalmente, tutt'altro sarebbe un errore) è tutte le informazioni neccessarie per suonare storicamente informati, per evitare sbagli nel sacro mondo della prassi esecutiva, qui abbiamo uno spunto di riflessione. La cosa bella di questo pezzo Jazz del 1600 è che questo stile audace d'interpretazione è storicamente coretto. Godetevelo come me lo godo io in questi giorni di carnevale e ditemi che ne pensate. http://www.youtube.com/watch?v=pYUsdePziBo Saluti, Neuland P.S.: Se della chitarra barocca abbiamo poche musiche scritte pervenuteci dal periodo storico, non vuol dire che non lo si suonava, e con slancio e vivacità: non era semplicemente necessario di scriverci niente; per accompagnare i chitarrsti sapevano cosa fare anche senza le intavolature.
Vladimir Inviato 21 Febbraio 2009 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 21 Febbraio 2009 Splendido! Veramente notevole.
Ospite Neuland Inviato 21 Febbraio 2009 Inviato 21 Febbraio 2009 su IBS è in promozione il cd, consigliabilissimo. Da piangere per la bellezza (e non scherzo o esagero). Buona finale di Sun 8) Remo a tutti Saluti, Neuland (che se la vede per davvero la finale... )
graf Inviato 21 Febbraio 2009 Group: Membri Topic Count: 16 Content Count: 202 Reputation: 53 Joined: 18/02/2008 Status: Offline Inviato 21 Febbraio 2009 Questa rivisitazione del madrigale amoroso è piaciuta molto anche a me e, forse, pure a chi di solito assume l'atteggiamento "purista". Di barocco c'è ben poco ( se non forse l'impostazione del controtenore) mentre lo "svisare" con Bizet e Mulligan conferisce al tutto una freschezza oltremodo gradevole e divertente, come desideravano sicuramente gli esecutori stessi. Invidio invece Neuland, che riuscirà a sorbirsi un festival di livello spettacolare ma farcito di banalità musicali, letterarie e con stonazioni vincenti, subito esaltate dagli addetti. Oltretutto, i due telegiornali (di mezza sera e della notte) vanno in onda l'uno di seguito all'altro ad ore antelucane (lo so perché è la settimana di conduzione di mia figlia giornalista), inframezzati, anche quelli, da suoni, canti e balli che dovrebbero inorridire a fronte di tale gradevolissima e per me inedita versione monteverdiana. Carlo Carfagna
Ospite Neuland Inviato 22 Febbraio 2009 Inviato 22 Febbraio 2009 è terribile Neulandcredo anche abbastanza inutile come esperimento... e non è questione di "essere autentici" o meno...è questione di interpretazione. Se è vero che la prassi barocca non prescindeva dall'improvvisazione (mi sembra che questo volevi sottolineare) non si capisce, cioè io non capisco, perchè improvvisare su modelli armonici jazzistici (che poi non improvvisano, ma citano). Suona realmente fastidioso. Dire che "questo stile audace d'interpretazione è storicamente coretto" non è vero. Se volesse essere "corretto" utilizzerebbe per lo meno gli stilemi improvvistavi dell'epoca, quindi del basso continuo ad esempio o di altri modelli. I chitarristi barocchi sapevano certamente cosa fare senza bisogno di "carta"...quelli di oggi a quanto pare un po meno... Ti dico la verità : lo trovo persino ridicolo, anche nelle moine del cantante. Ma paiono felici di questo e il pubblico gradire. a mio parere viva Sanscemo, che per lo meno, della scemenza, ci svela il lato onesto e sincero Bisogna dire che la direttrice dell'ensemble L'Arpeggiata, Claudia Pluhar, sottolinea, che questa interpretazione è uno scherzo, che, trovandosi in pubblico, è ulteriormente accentuato, esagerato (naturalmente non credo che una citazione della Carmen di Bizet possa seriamente rientrare nelle volontà interpretative di una esecuzione storicamente informata). Così anche le mie parole introduttive: se è nello stile che il musicista mette quasi tutta la carne su uno schelettro che il compositore ha creato, e giusto che esso la mette come meglio crede; e scherzando lo fa in questa maniera. Qui hanno interpretato, per questa volta, il basso continuo come walking bass, e partendo da qui si sono imbizzarriti. Ma la cosa è molto viva, divertente, tutt'altro che arrugginito o impolverato e mette in una luce diversa le interpretazioni serie, che fanno parte del proggetto discografico-concertistico. Come diceva Mahler: La tradizione è mantenimento del fuoco, non amirazione delle ceneri. Qui, senza dubbio, hanno messo un bel pò di olio sul fuoco. Quanto a Sun Remo, sono daccordo con te. Neuland
Ospite Neuland Inviato 22 Febbraio 2009 Inviato 22 Febbraio 2009 Ecco un'altro pò di olio, ma stilisticamente più coretto . Si prenda nota dell'abbuso Sanremese dello zink (non so, come si chiama in italiano, scusate...).
Ospite Neuland Inviato 22 Febbraio 2009 Inviato 22 Febbraio 2009 [...] sostituire un basso con un walking bass... [...] Il basso in questione nel originale è condotto in quarti regolari, e per quello si sono permessi di interpretarlo come walking bass; non è stato cambiato o sostituito. Il resto (la carne intorno) invece è giustramente oggetto di dicussione. Questo solo per precisare; come sai, rispetto la tua opinione. Neuland
graf Inviato 22 Febbraio 2009 Group: Membri Topic Count: 16 Content Count: 202 Reputation: 53 Joined: 18/02/2008 Status: Offline Inviato 22 Febbraio 2009 Neuland era partito da" storicamente corretto" e "da piangere per la bellezza" (?), ma adesso sembra aver cambiato opinione, in ossequio ad altre idee ( più o meno ben enunciate ), Io, che non sono "purista" e che sono disposto a cambiare pelle ad ogni proposta di ascolto, non capisco. Nei miei limiti c 'è anche la poca disposizione verso il festival sanremese di oggi ed il fatto di apprezzare la ludicità... monteverdiana così com'è, senza analisi non congrue, senza scandalizzarmi e senza piangere. Quanto alla correttezza ed all'onestà del festival, credo di aver letto sui giornali qualcosa di diverso o, come al solito, non ho capito io. C. Car. P.S.= suggerisco anche l'inizio della risposta: "se non capisce è un fatto suo..." Gli altri magniloquenti estimatori si sono dileguati. O non erano magniloquenti?
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