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Inviato
non ho capito molto bene la domanda...

comunque inviterei tutti a considerare la dualità minore/maggiore innanzitutto in quanto modalità

come dice il de la Motte il modo minore andrebbe poi inteso "non come scala...ma piuttosto come una riserva di nove suoni...messa a disposizione di ogni composizione che si voglia impostare in minore"

 

La mia domanda iniziale si appuntava sul perché le scale minori sono considerate prevalentemente nella modificazione melodica, anche - per per fare un esempio - in sede d'esame (oppure, si pensi alle scale di Segovia).

Mi chiedevo il perché di questo "abbandono" della minore naturale, la quale - a mio avviso - meriterebbe un trattamento privilegiato perché le sue varianti (armonica, melodica...) sono di carattere soggettivo. Mentre solo la naturale ha dignità strutturale.

 

PS: perché riserva di 9 suoni?

 

ah no...certo..ho capito...semplicemente perchè la melodica contempla la naturale quando discende...si semplifica

i 9 suoni...devi pensarli come una riserva...

ok sul fatto che ciò che varia nel modo minore è solo il secondo tetracordo (sia naturale, armonica, melodica)?

quindi il modo di la minore è: la si do re mi fa fa# sol sol# (la)

nelle sue possibili combinazioni contempla tutte le alterazioni del modo naturale, armonico, melodico

 

Dunque, riassumo per vedere se ho capito: è preferita la melodica perché quando discende è naturale, quindi la melodica è "di fatto" melodica+naturale.


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Inviato
non ho capito molto bene la domanda...

comunque inviterei tutti a considerare la dualità minore/maggiore innanzitutto in quanto modalità

come dice il de la Motte il modo minore andrebbe poi inteso "non come scala...ma piuttosto come una riserva di nove suoni...messa a disposizione di ogni composizione che si voglia impostare in minore"

 

La mia domanda iniziale si appuntava sul perché le scale minori sono considerate prevalentemente nella modificazione melodica, anche - per per fare un esempio - in sede d'esame (oppure, si pensi alle scale di Segovia).

Mi chiedevo il perché di questo "abbandono" della minore naturale, la quale - a mio avviso - meriterebbe un trattamento privilegiato perché le sue varianti (armonica, melodica...) sono di carattere soggettivo. Mentre solo la naturale ha dignità strutturale.

 

PS: perché riserva di 9 suoni?

 

ah no...certo..ho capito...semplicemente perchè la melodica contempla la naturale quando discende...si semplifica

i 9 suoni...devi pensarli come una riserva...

ok sul fatto che ciò che varia nel modo minore è solo il secondo tetracordo (sia naturale, armonica, melodica)?

quindi il modo di la minore è: la si do re mi fa fa# sol sol# (la)

nelle sue possibili combinazioni contempla tutte le alterazioni del modo naturale, armonico, melodico

 

Dunque, riassumo per vedere se ho capito: è preferita la melodica perché quando discende è naturale, quindi la melodica è "di fatto" melodica+naturale.

 

Qualcuno la chiamava scala minore mista.

 

dralig


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Inviato

Parlando con un amico jazzista la relazione modo minore-maggiore mi è stata posta con un altro punto di vista. Provo ad esporlo:

tra la scala minore e scala maggiore la differenza sostanziale e' la III (Caratteristica). La scala minore può essere vista come una scala maggiore ma con la III minore. Quello che ne risulta è la scala minore melodica detta "bachiana", in cui il moto ascendente è uguale a quello discendente. Le varianti (minore naturale e minore armonica) danno come risultante una scala cromatica sul secondo tetracordo (penso fosse questo il senso della "riserva").

Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Cosa ne pensate?


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Parlando con un amico jazzista la relazione modo minore-maggiore mi è stata posta con un altro punto di vista. Provo ad esporlo:

tra la scala minore e scala maggiore la differenza sostanziale e' la III (Caratteristica). La scala minore può essere vista come una scala maggiore ma con la III minore. Quello che ne risulta è la scala minore melodica detta "bachiana", in cui il moto ascendente è uguale a quello discendente. Le varianti (minore naturale e minore armonica) danno come risultante una scala cromatica sul secondo tetracordo (penso fosse questo il senso della "riserva").

Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Cosa ne pensate?

 

forse hai invertito "melodica" con "naturale". O sbaglio?


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Ciao,

in effetti un errore c'è. Quando parlo di varianti mi riferisco alla scala minore naturale ed a quella melodica (Esempio in La min: la-si-do-re-mi-fa-fa#-sol-sol#-la).

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