esc Inviato 19 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 10 Reputation: 0 Joined: 13/03/2006 Status: Offline Inviato 19 Aprile 2006 Salve, sarei curioso di sapere se qualcuno possiede una chitarra double top o, credo, in italiano a doppia tavola armonica. Mi sembra che il piu' famoso (e forse il primo?) costruttore sia Matthias Dammann. Mi farebbe piacere sentire commenti, come si potrebbe definire il suono rispetto alle tradizionali?
jowori Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 12 Reputation: 0 Joined: 13/01/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 5 Maggio 2006 ciao esc, ho suonato diverse chitarre double top. Per me era una esperienza importante. Non esiste un suono generale, invece dipende molto del constructore, ma i vantaggi del double top se mostrano nella la dinamica. E possibile di suonare continuato dal ppp al fff . Una volta sentito questa possibiltá musicale e difficile a dimenticarla. Sono molto felice del tua questione perchió, amo la liuteria italiana tradizionale e aspetto molto una evoluzione in direzione nouve come "double top" e "lattice brace". Esistono chitarre italiane double top? Suonando frequentemente con pianoforte e organo ho avuto bisogno di una chitarra molto forte. Al fino ho comprato una "lattice brace " australiana (- polacco) di Z. Gnatek. Ma il chitarra di sogno sarebbe una gitarra congiungeando la dinamica "double top" con il volume di un "lattice brace" e la bellezza del suono italiano. (Prego di scusare il italiano debole!)
Angelo Barricelli Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 55 Reputation: 0 Joined: 28/11/2005 Status: Offline Inviato 5 Maggio 2006 Salve,sarei curioso di sapere se qualcuno possiede una chitarra double top o, credo, in italiano a doppia tavola armonica. Mi sembra che il piu' famoso (e forse il primo?) costruttore sia Matthias Dammann. Mi farebbe piacere sentire commenti, come si potrebbe definire il suono rispetto alle tradizionali? beh una delle piu' famose direi che è la double top di manuel contreras,uno strumento poderoso e molto bello come timbro. saluti
Antonio Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 33 Content Count: 289 Reputation: 0 Joined: 11/12/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 5 Maggio 2006 Ciao Angelo!! Ma che fine hai fatto? E' da tempo che nn ti ci si(!) vede da queste parti..!! Un abbraccio, Antonio
jowori Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 12 Reputation: 0 Joined: 13/01/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 5 Maggio 2006 Ciao Angelo nella contreras double top non si tratta di una chitarra con dobbia tavola armonico (o meglio, dobbia tavola armonica con copertura di nomex). La Contreras piuttosto ha un fondo dobbio. Hai ragione e una chitarra molta bella, ma senza le charatteristiche dinamiche descritto. vedi: www.manuelcontreras.com/html/ingles/mod.htm Saluti Johannes
Angelo Barricelli Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 55 Reputation: 0 Joined: 28/11/2005 Status: Offline Inviato 5 Maggio 2006 Ciao Angelo nella contreras double top non si tratta di una chitarra con dobbia tavola armonico (o meglio, dobbia tavola armonica con copertura di nomex). La Contreras piuttosto ha un fondo dobbio. Hai ragione e una chitarra molta bella, ma senza le charatteristiche dinamiche descritto. vedi: www.manuelcontreras.com/html/ingles/mod.htm Saluti Johannes si si certo, ma non detto che la double tapa ha la doppia tavola ehehhee non l'ho mai scritto. In questi giorni provero' una manuel contreras decimo anniversario che oltre ad avere il doppio fondo ha anche caratteristiche fenomenali con legni di favola molto molto vecchi grazie molte saluti
echi2 Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 43 Reputation: 0 Joined: 30/03/2006 Status: Offline Device: iPad Inviato 5 Maggio 2006 Per double top si intende strettamente la tecnica d'alleggerimento della tavola armonica prodotta dalla sovrapposizione di due tavole molto sottili (attorno ai 0,6 mm) sovrapposte a sandwich ad un tessuto (per lo più alveolare di nomex). Con ciò la tavola è nel contempo più leggera e libera di vibrare ed anche più resistente. Con questo sistema la tavola resta in massello solo sotto il ponte e la tastiera (così: http://www.reynoldsguitars.com/dtop.shtml ) mentre altrove risulta internamente forata a rete. Il primo a costruire una double top (col carbonio) mi risulta sia stato Daniel Friederich negli anni '80, abbandonando poi il progetto per una ecessiva predominanza di basse frequenze. Col carbonio hanno lavorato in molti (tra gli altri Cumpiano) con risultati accettabili solo per il ramo delle chitarre acustiche; nel ramo della liuteria classica è stato sostanzialmente abbandonato con l'eccezione dell'uso di rinforzo superficiale delle catene (resinando la calza di carbonio sopra la catena realizzata in balsa). Il progetto di laminare la tavola è tato ripreso negli anni '90 da Gernot Wagner (prima con il kevlar ed infine col nomex) e più tardi da Matthias Dammann, suo amico. Quest'ultimo costruttore è noto perché foraggia tra gli altri Barrueco e Russell. L'ultimo sviluppo mi sembrano le chitarre di Holtier: non per l'uso dei materiali compositi - che non sussiste - ma per la realizzazione dello stesso effetto microfresando la tavola e ricoprendola poi con una leggera sagoma d'abete; si crea comunque l'effetto "tamburato", di un materiale più leggero e resistente. http://www.holtierluthier.com/models.htm Le chitarre lattice bracing d'origine Australiana (tipo Smallman, Redgate, Kemp, Gnatek) suonano con molta potenza ed una particolare qualità nella risposta dinamica (è il suono di John Williams in definitiva) imparagonabile su questo fronte alla resa dell'incatenatura classica. Possono farlo perché la tavola di cedro è tenuta eccezionalmente sottile in quanto adeguatamente sostenuta da un'incatenatura a reticolo (lattice) di balsa laminata superficialmente col carbonio. Hanno un timbro però poco spagnolo (ed un pò lento nella risposta) per i loro detrattori. Le chitarre di Dammann nascono per ovviare a tale (presunto) difetto pur cercando di mantenere la qualità nella risposta dinamica: la tavola è altrettanto leggera - se non di più - ma non ha bisogno del supporto delle catene a lattice in quanto è tenace di per sè a ragione della sua struttura interna in nomex, sicché può essere sostenuta dall'incatenatura tradizionale tipo Torres (per il vero spesso Dammann ne usa una ancora più leggera a cinque braccia). Non avrebbe senso allora incatenare questo tipo di strumenti all'Australiana in quanto, casomai, la sottostruttura la irrigidirebbe troppo, senza ulteriore beneficio in termini di volume. Contreras ha usato il termine double tapa per primo (seguito da Ramirez nella suo modello "con camara", ove però la seconda tavola non era intera) solo per indicare l'apposizione di un'ulteriore tavola interna posta sopra le controfasce del fondo. Il fine non è di incrementare il volume o la proiezione (la tavola interna ha un influsso solo d'insieme in quanto può vibrare solo per irraggiamento e non per contatto) ma di supplire al fenomeno delle cossiddette wolf notes. Con ciò la tavola sospesa internamente non influisce minimamente col lavoro della tavola convenzionale, che ha un'incatenatura tradizionale ed un suono di qualità ma in stile Spagnolo. Infine - per concludere il quadro - oggi s'usa spesso il termine di double back (fondo laminato in cedro alla Hilorst e Giussani) o arched back (per il fondo laminato di palissandro arcuato con l'uso della resina epossidica su stampo). Entrambi, di solito, sono sostenute da double sides (doppio set di fasce) (alla Smallman e Bernabè) e talora da controfasce molto voluminose. Saluti.
Angelo Barricelli Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 55 Reputation: 0 Joined: 28/11/2005 Status: Offline Inviato 5 Maggio 2006 Per double top si intende strettamente la tecnica d'alleggerimento della tavola armonica prodotta dalla sovrapposizione di due tavole molto sottili (attorno ai 0,6 mm) sovrapposte a sandwich ad un tessuto (per lo più alveolare di nomex).Con ciò la tavola è nel contempo più leggera e libera di vibrare ed anche più resistente. Con questo sistema la tavola resta massella solo sotto il ponte e la tastiera (così: http://www.reynoldsguitars.com/dtop.shtml ) mentre altrove risulta internamente forata a rete. Il primo a costruire una double top (col carbonio) mi risulta sia stato Daniel Friederich negli anni '80, abbandonando poi il progetto per una ecessiva predominanza di basse frequenze. Col carbonio hanno lavorato in molti (tra gli altri Cumpiano) con risultati accettabili solo per il ramo delle chitarre acustiche; ma nel ramo della liuteria classica è stato sostanzialmente abbandonato con l'eccezione dell'uso del rinforzo delle catene (resinando la calza di carbonio sopra la catena realizzata in balsa). Il progetto di laminare la tavola è tato ripreso negli anni '90 da Gernot Wagner (prima con il kevlar ed infine col nomex) e più tardi da Matthias Damman, suo amico. Quest'ultimo costruttore è noto perché foraggia tra gli altri Barrueco e Russell. L'ultimo sviluppo mi sembrano le chitarre di Holtier: non per l'uso dei materiali compositi - che non c'è - ma per la realizzazione dello stesso effetto microfresando la tavola e ricoprendola poi con una sagoma d'abete; si crea comunque l'effetto "tamburato", più leggero e resistente. http://www.holtierluthier.com/models.htm Le chitarre lattice bracing d'origine Australiana (tipo Smallman, Redgate, Kemp, gnatek) suonano con molta potenza ed una particolare qualità nella risposta dinamica (è il suono di John Williams in definitiva) imparagonabile alla resa dell'incatenatura classica. Possono farlo perché la tavola di cedro è tenuta eccezionalmente sottile in quanto adeguatamente sostenuta da un'incatenatura a reticolo (lattice) di balsa laminata superficialmente col carbonio. Hanno un timbro però poco spagnolo (ed un pò lento) per i loro detrattori. Le chitarre di Dammann nascono per ovviare a tale (presunto) difetto pur cercando di mantenere la qualità nella risposta dinamica: la tavola è altrettanto leggera - se non di più - ma non ha bisogno del supporto delle catene a lattice in quanto è tenace di per sè a causa della sua struttura interna in nomex, sicché può essere sostenuta dall'incatenatura tradizionale tipo Torres (per il vero spesso Dammann ne usa una ancora più leggera). Non avrebbe senso allora incatenarla all'Australiana in quanto casomai la sottostruttura la irrigidirebbe troppo, senza ulteriore beneficio di volume. Conteras ha usato il termine double tapa per primo (seguito da Ramirez nella suo modello "con camara") solo per indicare l'apposizione di un'ulteriore tavola interna posta sopra le controfasce del fondo. Il fine non è di incrementare il volume o la proiezione (la tavola interna ha un influsso d'insieme in quanto può vibrare solo per irraggiamento e non per contatto) ma di supplire al fenomeno delle wolf notes. Con ciò la tavola sospesa non influisce minimamente col lavoro della tavola, che ha un'incatenatura tradizionale ed un suono di qualità ma in stile Spagnolo. Infine - per concludere il quadro - oggi s'usa spesso il termine di double back (fondo laminato in cedro alla Hilorst e Giussani) o arched back (per il fondo laminato di palissandro arcuato con l'uso della resina epossidica). Entrami, di solito, sono sostenute da double sides per le fasce (alla Smallman e Bernabè). Saluti. I miei complimenti echi !!!! saluti
echi2 Inviato 5 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 43 Reputation: 0 Joined: 30/03/2006 Status: Offline Device: iPad Inviato 5 Maggio 2006 Cari saluti Angelo.
esc Inviato 6 Maggio 2006 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 10 Reputation: 0 Joined: 13/03/2006 Status: Offline Autore Inviato 6 Maggio 2006 Salve, piu' che un trattato tecnico sulla double top mi sarebbe piaciuto sapere opinioni dai musicisti se lo conoscono, se apprezzano il suono etc. pero' a parte jowori, non mi sembra goda di una grande popolarita'. saluti, Enrico
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