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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Conservatori, Licei e nuovi regolamenti.


Giorgio Signorile
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Oggi la stragrande maggioranza dei ragazzi che si laureano in Conservatorio, interni ed esterni, affiancano agli studi musicali una formazione scolastica tradizionale. Messi davanti all’alternativa, liceo musicale o scuola superiore generica, è ragionevole immaginarsi che rinuncino all’arte dei suoni, troppo debole dal punto di vista occupazionale.

Ciao Antonio!

e se fosse proprio il numero troppo alto di studenti che impedisce poi l'inserimento degli stessi nel mondo del lavoro? Cioè: quanti conosci che si sono diplomati in cons per scelta consapevole, amore per la musica, desiderio di realizzazione professionale e umana, e quanti che l'hanno fatto così, per fare qualcosa in più, per passione certamente ma sapendo già che non sarebbe stato un campo lavorativo? Credo che nessuno si lauri in medicina puntando al voto minimo già sapendo che poi tanto farà il postino o l'agricoltore, mentre su tanti che escono dai conservatorio la maggiornza chiuderà l'esperienza musicale proprio con l'esecuzione del proramma di diploma, perchè questa scelta non rientra a priori nel proprio interesse.

Non parlo in questo caso di istruzione musicale di base, che dovrebbe essere non una scelta del ragazzo ma un obbligo formativo della scuola, ma del percorso di studi superiore, quello cosidetto Universitario.

Credo di essere OT magari spostiamo questi ultimi post in altro 3d? Ciao!

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A breve dovrò compiere questa scelta: ovvero, solo conservatorio o anche università?

 

La domanda di ammissione per il primo l'ho già fatta, e fra l'1 e il 10 ottobre avrò l'esame (datemi l'in bocca al lupo :D), mentre per la seconda sto 'latitando'...

 

Non ho assolutamente dubbi su quello che mi *piace* e che *voglio* fare da 'grande', solo che a volte (spesso, ahimè), mi chiedo quanto la realizzazione di questo mio sogno dipenda dalla mia determinazione, e quanto dal fatto che in Italia la cultura, e i fondi bla bla bla.. (questo discorso l'abbiamo sentito già molte volte, non lo sto a rifare... Non è certo una novità che i fondi alla cultura siano in fondo alla lista delle priorità del governo, e andrei fuori tema parlandone).

 

Io non punto al minimo voto, anzi... Per l'esame di ammissione il mio maestro ha detto di sperare in un III anno se non IV, io continuo a ripetergli che non mi interessa l'anno, voglio solo entrare e seguire il mio percorso, che non è detto coincida con quello del conservatorio... Intendo dire: se suono da 5 anni, e il mio livello è quello di un esame di compimento inferiore, non mi sentirei molto a posto con me stesso, anzi. Il conservatorio lo vedo come un luogo dove poter diventare bravo, e non diventare diplomato, che credo siano cose ben diverse.

Ho visto gente diplomarsi che faceva impressione (in negativo), e ho visto bravissimi ragazzi senza neanche i complementari dell'ottavo fare concerti di discreto livello... Ad ogni modo, sto divagando troppo.

 

Dicevo, la paura di ritrovarsi veramente e letteralmente in mezzo ad una strada, un po' c'è... Poi, se devo essere sincero, non è neanche che mi faccia schifo (preferisco suonare per strada che stare 8 ore al giorno in ufficio davanti ad un computer), però magari pensando 'in prospettiva', potrebbe avere qualche svantaggio.

 

E' un peso che, con la consapevolezza di aver iniziato questo percorso musicale relativamente tardi, non sono sicuro di prendermi. E così probabilmente finirò col fare il conservatorio impegnandomici al massimo, un'università cercando di 'tirare avanti' e un lavoro per pagarmi le corde... Poi, si spera, col tempo inizierò a togliere prima l'università, e magari poi anche l'altro lavoro.

 

Spero solo di conoscere tanti altri ragazzi che la pensino come me quando entrerò in conservatorio, così magari mi si rialza un po' il morale... l'unione fa la forza, si dice... al momento pensare che chtiarristi che ho conosciuto e che stimo moltissimo non riescono a mantenersi col loro lavoro, e pensando al dislivello fra loro e me, mi demoralizzo un po'. Vabè.

 

Grazie per aver letto fino alla fine :)

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E così probabilmente finirò col fare il conservatorio impegnandomici al massimo, un'università cercando di 'tirare avanti' e un lavoro per pagarmi le corde...

spero vivamente per te che sia sempre possibile

Ma non demoralizzarti nel caso tu non riesca ad entrare in Conserva. Non ci sono mai molti posti e le richieste sovente abbondano. L'importante è che tu creda in ciò che fai, a prescindere dal "contenitore" in cui lo fai (mazza che frase sibillina e a doppio senso eh eh) ciao!

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E così probabilmente finirò col fare il conservatorio impegnandomici al massimo, un'università cercando di 'tirare avanti' e un lavoro per pagarmi le corde...

spero vivamente per te che sia sempre possibile

Ma non demoralizzarti nel caso tu non riesca ad entrare in Conserva. Non ci sono mai molti posti e le richieste sovente abbondano. L'importante è che tu creda in ciò che fai, a prescindere dal "contenitore" in cui lo fai (mazza che frase sibillina e a doppio senso eh eh) ciao!

 

Si questo sicuramente, solo che purtroppo un anno di lezioni private costa dai 1000 euro in su, e inizierebbe ad essere un po' un problema... Ma da questo punto di vista non sono eccessivamente preoccupato: i posti, con 3 insegnanti, ci sono, e a detta del mio maestro non ci saranno grossi problemi.

 

SOlo che, ahimè, non vedo il collegamento diploma conservatorio -> lavoro.

 

D'altronde, a meno che non si diventi un famoso concertista, l'unico modo per vivere di musica è insegnare nelle scuole medie, visto che i licei praticamente non esistono, o sbaglio?

 

Ad ogni modo, ci si prova... l'importante è non arrivare fra 2 anni e iniziare con frasi del tipo "ma se avessi.... [dedicato piu tempo\fatto solo quello\iniziato prima, etc..]".

Però comunque, un 'piano B', sento di dovermelo tenere (mi stavo per iscrivere al corso 'musicologia e spettacolo' alla facoltà di beni culturali... poi ho realizzato che forse era uno dei pochi corsi in grado di darmi ancora meno possibilità lavorative :D)

 

 

E' un peso che, con la consapevolezza di aver iniziato questo percorso musicale relativamente tardi, non sono sicuro di prendermi. E così probabilmente finirò col fare il conservatorio impegnandomici al massimo, un'università cercando di 'tirare avanti' e un lavoro per pagarmi le corde...

 

Dovresti prendere esempio da Charles Ives. Quella è la scelta di vita migliore.

 

mah, insomma, io non vorrei che la musica fosse solo un aspetto marginale della mia vita....

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Cabulous, lascia perdere i compromessi alla Ives, a meno che tu non abbia la possibilità di fare un lavoro redditizio, in proprio.

Pensi di avere le capacità per farcela con la musica? E allora buttati: le possibilità occupazionali devono essere l'ultimo dei tuoi pensieri. Oggi come oggi, poi, in un tempo dove la sicurezza è sempre più rara, non conviene affatto intraprendere un iter di studi solo pensando al lavoro che verrà poi.

Se pensi di poter essere sufficientemente intraprendente e di avere le capacità per essere musicista a 360°, buttati.

Ciao

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Scusate la provocazione: io ho alcuni amici laureati in ingegneria (con diverse specializzazioni) che stentano a trovare un'occupazione inerente al loro titolo di studio... ed è la tanto blasonata ingegneria, che nell'immaginario collettivo provoca contratti d'assunzione dirigenziale prima ancora della laurea... Non è (più??) vero che una laurea "convenzionale" dia più sicurezze di una laurea in Conservatorio. Ogni anno escono dalle università tanti ingegneri, medici, avvocati e dottori di varia specie che il mercato, se non è già saturo, lo sarà molto in fretta (ed è anche il motivo per cui, per farsi cambiare la vaschetta del water a Milano si spendono anche 500€!!).

Potrà anche sembrare un'uscita banale e scontata, ma al lato pratico uno il proprio mestiere se lo crea con pazienza, intraprendenza, costanza e ammettendo una dose di rischio. Le regole del gioco sono queste, qualsiasi sia il titolo di studio che si possiede. Se non le si accetta, allora ci sono due uscite: vincere al superenalotto o lasciar perdere.

 

EB

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poi perchè scarti a priori musicologia? Non pensi che un giorno potresti voler lavorare in campo editoriale o scientifico? Perchè la musica come cultura in questo paese non interessa a nessuno?

 

oh sicuramente potrei volerlo un giorno, anzi non sarebbe neanche male, però continuo a pensare che alla tua seconda domanda, l'unica risposta è "si, proprio così, non interessa a nessuno".

 

Le possibilità lavorative in questo campo sono le medesimi, oggi, di quelle in qualsiasi altro ambito "artistico": praticamente nulle. QUindi dovresti considerarle seriamente se ami la musica. Tra tutti i disoccupati saresti sicuramente quello più occupato a fare qualcosa. :lol:

 

Ahahaha è vero, hai ragione sotto questo punto di vista, non posso neanche lamentarmi tutto sommato :D

 

A meno, dicevo, di non aver realmente del talento in campo musicale.

Insegnare alle scuole medie non deve essere un ripiego. Buddha santissimo avrai davanti delle creature che già saranno scombussolate per i cavoli loro...

Ripiego? Assolutamente! Sarebbe mooolto bello! Ma anche qui non semplicissimo...

 

@Ermanno: si è vero, su questo son d'accordo con te, bisogna anche saper rischiare se si vuole veramente far qualcosa.

 

Che bello parlare con altri musicisti, ti torna un po' di ottimismo e speranza.. continuate così che di questo passo vado ad intraprendere la 'retta via' :D :D

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p.s.

non c'entra nulla ma mi è apparso questo popup meraviglioso dal forum:

"La tua password scadrà tra 9370 giorni. ti raccomandiamo di modificarla prima della scadenza."

sono quasi 26 anni!!! :)

 

QUesti computer: i soliti cretini.

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Comunque, giusto a titolo di cronaca, giusto 5 minuti fa sono stato a prendere i moduli per l'iscrizione alla triennale in musicologia e spettacolo. Alla faccia di tutte le difficoltà che incontrerò! :)

 

Sono felicissimo di questa scelta e vi ringrazio tutti per il supporto... sicuramente è stato importante anche sentire l'opinione di musicisti del vostro calibro :)

 

 

 

ps.: oddio, proprio a titolo di cronaca, non ho preso un bel niente, ho scoperto che va fatto tutto online... vabè, ma è il pensiero che conta, no ?:D

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Credo sia una scelta quasi obbligata visto che per quanto riguarda la Musica il prosieguo degli studi a livello universitario è fortemente carente. La riforma che ha portato ai corsi di primo e secondo livello (ancora in fase sperimentale) è abbondantemente lacunosa... Il sistema educativo musicale italiano è proprio mal-concepito. E non dico "vecchio" perché non centra nulla. Ci sono infatti sistemi educativi datati ma che ancora oggi vengono utilizzati con enorme successo. Il fatto che il sistema educativo debba essere completamente ripensato dalla A alla Z è indispensabile, specie se pensiamo che al massimo oggi ci si può fermare (nelle scuole pubbliche) alla M e che si incomincia dalla E.. manca infatti l'istruzione musicale in età prescolare e di livello elementare. La Musica in Italia non rientra infatti tra le materie formative di base: scandalo! e credo di non sbagliarmi dicendo che è questo un caso unico in Europa. Il Diploma Accademico di Secondo Livello attualmente non è spendibile in nessun modo in Italia e di fatto manca anche sotto forma cartacea. Parola di chi l'ha conseguito nel febbraio 2006 e ad oggi ancora non ha nulla in mano! Tranne un certificato ottenuto solo grazie alle minacce del proprio avvocato..

Allora, perché si cambia strada una volta finito il Conservatorio?

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