De Gustibus Inviato 21 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 26 Reputation: 5 Joined: 12/02/2006 Status: Offline Inviato 21 Aprile 2006 Mi sono chiesto una cosa ieri leggendo il posto di Fabio sulla musica contemporanea. I temi ed il materiale della musica Classica dell'Ottocento e anche Romantica hanno una struttura modale. Le "idee" e gli "spunti" giungono da delle regole armoniche. Nella musica contemporanea da dove si prende spunto o ispirazione?
Marcello Rivelli Inviato 21 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 21 Aprile 2006 Mi sono chiesto una cosa ieri leggendo il posto di Fabio sulla musica contemporanea.I temi ed il materiale della musica Classica dell'Ottocento e anche Romantica hanno una struttura modale. Le "idee" e gli "spunti" giungono da delle regole armoniche. Nella musica contemporanea da dove si prende spunto o ispirazione? Semplificando in modo estremo tecniche come quelle atonali e seriali hanno molto in comune con il contrappunto (anche se, ovviamente, con le dovute e grandi differenze, benchè spesso alcuni brani contemporanei lo sono solo "anagraficamente"...) in sostanza anche le strutture armoniche seguono più un "flusso" melodico che "funzionale" perdendo la modalità di costruzione specifica del sistema tonale. Può essere interessante la lettura (per chi non lo avesse già fatto) del testo di Vincent Persichetti, Armonia del XX secolo -Guerini Studio mr
Sandrino Inviato 21 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 3 Content Count: 5 Reputation: 0 Joined: 21/04/2006 Status: Offline Inviato 21 Aprile 2006 Interessante risposta Marcello. Ma come ti poni di fronte a compositori che tirano l'inchiostro sulle pagine e "creano" musica?
Marcello Rivelli Inviato 21 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 21 Aprile 2006 Interessante risposta Marcello.Ma come ti poni di fronte a compositori che tirano l'inchiostro sulle pagine e "creano" musica? E' una bella domanda... in alcuni post precedenti si discuteva sulla "complessità" di scrittura di alcune composizioni contemporane, io mi porrei più il problema della "poetica" e dello stile del compositore ... del contenuto espressivo celato dietro la pur complessa scrittura di alcuni brani,se esiste ed ha un valore merita tutta la "fatica" di... studiarlo... mr
Mirella Pani Landolfi Inviato 21 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 20 Content Count: 87 Reputation: 2 Joined: 23/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 21 Aprile 2006 Già già, Marcello... Ma come si fa a sapere se vale la pena? Voglio dire... se si è dei concertisti o musicisti preparati basta leggere una pagina per capire di cosa "tratti" il pezzo e se questo è di buona qualità ma se invece si tratta di persone che vogliono avvicinarsi alla musica per la prima volta?
Marcello Rivelli Inviato 21 Aprile 2006 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 21 Aprile 2006 Già già, Marcello... Ma come si fa a sapere se vale la pena? Voglio dire... se si è dei concertisti o musicisti preparati basta leggere una pagina per capire di cosa "tratti" il pezzo e se questo è di buona qualità ma se invece si tratta di persone che vogliono avvicinarsi alla musica per la prima volta? Certo, capisco che non è facile "guardare" solamente un brano e.. penetrarlo nei suoi contenuti, ma un bravo direttore d'orchestra ad esempio deve esserlo in grado giusto? cosa studia per entrare nel magico mondo di queste partiture? ecco... si inizia umilmente e pian piano si percorre gradatamente il cammino che..non finisce mai, per questo è cosi affascinante e magico. Ed ognuno che riesce , con la sua interpretazione a gettare nuova luce o visioni è uno stimolo ulteriore in questo cammino... ti faccio un esempio, quando ero studente (ma ancora ho questo "vizio") mi buttavo spesso a leggere-studiare musiche che non avevo mai sentito in nessuna esecuzione ne da musicisti e ne su cd o altri supporti, ecco era stimolante vedere cosa riuscivo a tirare fuori anche a costo di..uscire fuori strada... questo modo di studiare ti assicuro che nel mio caso ha dato dei frutti simpatici, tanto che recentemente non credevo ad esempio di aver realizzato due prime esecuzioni in un cd alle soglie del 2002 con due autori di cui uno italiano e l'altro scozzese..(eppure non mi sembrano brani brutti..?) ... penso che ci voglia molta curiosà, passione e non paura di fronte anche a pagine che si presentano impervie solo a guardarle... certo devi armarti di tutti quei supporti che vanno dal bravo insegnante allo studio delle discipline che penetrano la musica anche se a volte pensiamo di "allontanarci" dalla chitarra ma.. non è così..ritornerà.. più bella di prima... e più ... "profonda"... m
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