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BWV 995


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Qual'è la migliore diteggiatura per la mano destra per la sarabanda della suite BWV 995 di Bach?

Grazie

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Ho dovuto rileggere due volte la domanda. Perché leggendo di getto mi è balzata subito alla mente il problema invece della diteggiatura della mano sinistra, che credo venga prima.. La diteggiatura della mano destra ne segue!

Il problema della diteggiatura di questo pezzo mi ha arrovellato la mente per un po come anche la questione degli abbellimenti in questo pezzo. Perché c'è chi la esegue così com'è senza abbellimenti anche se fa le ripetizioni.. La cosa è comprensibile visto la drammaticità del pezzo data da quegli intervalli.. che però possono essere ornati con scale etc..

La questione quindi non è così semplice.. Ti consiglio prima di fare la diteggiatura di soffermarti un po sulla musica, capirne un po il senso, come è organizzata e "dove va"..

Credo di aver letto una volta un'intervista di Oscar Ghiglia nella quale dice che lui ha trascritto su 4 pentagrammi questa sarabanda in modo che anche visualmente sia chiaro il ruolo delle varie voci. A me è sembrato all'epoca della lettura un'operazione un po eccessiva (forse a causa della mia innata pigrizia..). Ma credo che concettualmente sia un'operazione valida al 100%. Insomma la musica di Bach anche se apparentemente semplice nella scrittura come questa sarabanda, può nascondere sorprese.. E solo con un paziente e lungo lavoro è possibile scovarle tutte una dopo l'altra.

In definitiva la risposta alla tua domanda è questa: non esiste la diteggiatura della mano destra migliore.. ma esiste la diteggiatura della mano destra che è collegata alla sinistra che è collegata a quello che vuoi che emerga dalla tua esecuzione che è frutto della tua ricerca sul pezzo.

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La realizzazione a quattro voci della Sarabanda è pubblicata in appendice alla edizione della Suite curata da Ghiglia per la Suvini Zerboni.

Mi pare che si tratti, secondo quando affermava lo stesso Ghiglia, di una trasposizione personale, senza la preoccupazione di rispettare una concezione ortodossa o scolastica di polifonia a quattro.

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Si tratta di una visione della polifonia "implicita" che nasconde ogni brano Bachiano, data la natura della scrittura basata sul contrappunto armonico, dove anche una sola linea "reale" in verità" ne nasconde e contempla ... altre...

semplicemente fantastico...Bach..

 

m

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Ecco una semplicissima dimostrazione che tutti possono ricavarsi..

una volta superato l'inganno dell'apparente "arpeggio" alla Giuliani o Carcassi .. (sempre che si voglia suonare anche in Carcassi o Giuliani ciò che sembra) ..

 

Osservando il primo staff abbiamo quello che vediamo normalmente e potremmo "ricavare" al massimo due sole linee, una nel basso e l'altra, tutto l'arpeggio in una "melodia-armonica" (come spesso avviene).

L'altra è di procedere allo "spiegamento delle "linee" (o parti/voci) interne esemplificato nei pentagrammi dal quarto al settimo.

I due pentagrammi centrali - (il secondo)- rappresenta la formula dell'arpeggio applicata sulle corde a vuoto; il terzo, la successione armonica che realizza l'arpeggio, ma dato per scontato queste cose, nella fase di apprendimento del brano, sicuramente il "gioco" interessante rimane lo sviluppo delle "voci/parti" dell'arpeggio, che con la loro figurazione ritmica estrapolata dall'apparente regolarità della scansione delle semicrome, assume invece, nel "continuum" polifonico...l'aspetto più interessante e intrigante nel .. suonarlo..

e nello sviluppo tecnico: provare a non perdere una delle figurazioni ritmiche nel suonare il brano completo e man mano .. sovrapporre i disegni riuscendo a percepirli tutti.

 

buona musica

m

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Quanto mi è d'aiuto Marcello il tuo modo di vedere la musica di Bach!

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La sarabanda della 995 è uno dei brani di J.S. Bach che in assoluto ha meno senso suonare su una chitarra classica. Al limite su una chitarra a 10 corde... :roll:

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Ecco una semplicissima dimostrazione che tutti possono ricavarsi..

una volta superato l'inganno dell'apparente "arpeggio" alla Giuliani o Carcassi .. (sempre che si voglia suonare anche in Carcassi o Giuliani ciò che sembra) ..

 

Osservando il primo staff abbiamo quello che vediamo normalmente e potremmo "ricavare" al massimo due sole linee, una nel basso e l'altra, tutto l'arpeggio in una "melodia-armonica" (come spesso avviene).

L'altra è di procedere allo "spiegamento delle "linee" (o parti/voci) interne esemplificato nei pentagrammi dal quarto al settimo.

I due pentagrammi centrali - (il secondo)- rappresenta la formula dell'arpeggio applicata sulle corde a vuoto; il terzo, la successione armonica che realizza l'arpeggio, ma dato per scontato queste cose, nella fase di apprendimento del brano, sicuramente il "gioco" interessante rimane lo sviluppo delle "voci/parti" dell'arpeggio, che con la loro figurazione ritmica estrapolata dall'apparente regolarità della scansione delle semicrome, assume invece, nel "continuum" polifonico...l'aspetto più interessante e intrigante nel .. suonarlo..

e nello sviluppo tecnico: provare a non perdere una delle figurazioni ritmiche nel suonare il brano completo e man mano .. sovrapporre i disegni riuscendo a percepirli tutti.

 

buona musica

m

 

Proprio sulla sarabanda della suite BWV 995 si trova lo stesso lavoro di "scomposizione" ed analisi nel booklet dell'ultimo disco di Oscar Ghiglia. Il procedimento è decisamente interessante: c'è sempre qualcosa "dietro", ed è bello scostare il primo strato d'apparenza per scoprire se cela altri significati più in profondità... e Marcello, in questo, si è dimostrato in numerose occasioni uno che sicuramente no si ferma ai primi strati...

 

EB

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La sarabanda della 995 è uno dei brani di J.S. Bach che in assoluto ha meno senso suonare su una chitarra classica. Al limite su una chitarra a 10 corde... :roll:

 

Perchè pensa questo?

 

m

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