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Il "Balletto" di Ponce: un balletto di bugie


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Suppongo che a parecchi lettori interessi sapere qualcosa in più sul "Balletto" di Ponce. Scrive Miguel Alcázar, che ha curato l'edizione della "Obra completa para guitarra de Manuel M. Ponce/De acuerdo a los manuscritos originales", a pag. 184 del suo volume (Edizione Conaculta, Messico, 2000): "Anche Il Balletto dev'essere stato scritto nell'ottobre del 1931. Esiste una menzione di entrambe le opere [l'altra è il Preludio] nella corrispondenza con Segovia, in una lettera che dev'essere stata scritta negli ultimi giorni di questo mese o ai primi di novembre, dove [segovia] dice a Ponce: La suite non fu continuata e riumasero solo i due movimenti che Segovia seguitò a suonare fino alla fine dei suoi giorni come Balletto e Allegretto." Fin qui Alcázar, il quale onestamente certifica di non aver trovato, nell'archivio Ponce, il manoscritto del Balletto, mentre il testo del Preludio è stato fortunatamente desunto dalla versione per chitarra e clavicembalo, scritta cinque anni dopo, cioè nel 1936, quale dono di nozze per Segovia e la pianista Paquita Madriguera. Segovia non pubblicò mai alcuna edizione sua, né di questo pseudo-Weiss, né dell'altro, ben più ampio, della Suite in La. Il testo pubblicato da Alcázar è dunque desunto dalla registrazione di Segovia ma, ovviamente, egli restituisce la paternità dell'opera al suo vero autore, non senza denunciare sommessamente la speculazione imbastita sul disco segoviano: "habiendo aparecido ediciones posteriores de ambas piezas". Come dire: la bugia è stata ripetuta da altri bugiardi.

Il musicologo messicano, al momento della pubblicazione del suo volume, non poteva sapere che il manoscritto originale di Ponce invece esiste. L'ho trovato io, l'anno seguente, e precisamente l'8 maggio 2001, nelle carte dell'archivio di Andrés Segovia, custodite presso la Fondazione Segovia di Linares, Spagna. Innanzitutto, il pezzo non s'intitola "Balletto", ma "Air de Dance", è redatto su due fogli di quaderno di musica formato orizzontale, nella chiarissima e inequivocabile grafia di Manuel Ponce. Ho doverosamente fatto pervenire agli attuali curatori dell'archivio Ponce una copia del manoscritto, ricevuto con soddisfazione.

Angelo Gilardino

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Ospite darkdragon

Maestro, tutto questo suo lavoro di ricerca è già confluito - o confluirà - in un tomo?

I suoi interventi destano notevoli spunti di riflessione.

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Maestro, tutto questo suo lavoro di ricerca è già confluito - o confluirà - in un tomo?

I suoi interventi destano notevoli spunti di riflessione.

 

Da parecchi anni, mi sono orientato verso il saggio monografico: "Guitart" ne ha pubblicati alcuni (Castelnuovo-Tedesco, Ponce, Villa-Lobos, etc., ed è imminente la pubblicazione del saggio su Tárrega). E' probabile che, in futuro, io scriva un libro su Segovia, perché l'argomento offre la possibilità di chiarire numerose questioni tuttora aperte sul repertorio. Non è inoltre da escludere che io riscriva anche, a partire dal disco di Segovia, la Suite in La di Ponce, finora pubblicata in modo insoddisfacente e, se riuscirò a recuperarle, alcune opere "segoviane" alla cui definitiva perdita non mi sono ancora rassegnato.

 

Tutto dipende principalmente da due fattori: le commissioni degli editori e la compatibilità con il mio lavoro di compositore.

 

Nelle pause del mio lavoro esercito, come vede, una sorta di giornalismo estemporaneo in questo forum, dove cerco di rispondere al bisogno di serietà che la stragrande maggioranza dei giovani chitarristi italiani avverte e manifesta: lo considero un servizio reso ai colleghi che si apprestano a diventare i concertisti, gli insegnanti, i ricercatori di domani.

 

dralig

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Ospite darkdragon

Grazie Maestro.

E' davvero importante per noi studenti avere un inquadramento storico completo sulla chitarra e sugli eventi- spesso dovuti a regole di mercato- che ne hanno decretato successi e sepolture.

Personalmente - stanco di diktat e leggende metropolitane costruite attorno a certa musica-, non posso far altro che augurarle di lavorare nelle migliori condizioni affinchè i suoi sforzi vengano ripagati quanto prima.

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Grazie Maestro.

E' davvero importante per noi studenti avere un inquadramento storico completo sulla chitarra e sugli eventi- spesso dovuti a regole di mercato- che ne hanno decretato successi e sepolture.

Personalmente - stanco di diktat e leggende metropolitane costruite attorno a certa musica-, non posso far altro che augurarle di lavorare nelle migliori condizioni affinchè i suoi sforzi vengano ripagati quanto prima.

 

Le condizioni di lavoro sono molto migliorate da quando internet ha permesso la consultazione online di cataloghi di intere biblioteche e spesso anche dei testi musicali; inoltre, lo scambio di notizie e di informazioni, sia con la posta elettronica che con le newsgroup, i forum e i blog è diventato molto più intenso e veloce.

 

E' importante, anzi vitale, che gli studenti, i diplomandi e laureandi, i giovani concertisti, incomincino ad approfondire la loro conoscenza della storia della musica per chitarra: non si tratta di un accessorio ornamentale da aggiungere alla formazione virtuosistica, ma di un nutrimento essenziale della propria arte di interpreti. Per fare ciò, occorre ricercare i testi - ormai non più tanto rari - nei quali gli autori e le opere sono stati sottoposti a uno studio attento e rigoroso, ed è indispensabile, per accedere a tali letture, conoscere l'inglese e lo spagnolo.

 

Contrariamente a quanto si paventa, io credo che, nel volgere di un paio di generazioni, il caravanserraglio della chitarra verrà ripulito di tutta l'immondizia che adesso lo ingombra. Tocca a voi, che avete venti o trent'anni, fare pulizia: dateci dentro.

 

dralig

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Nelle pause del mio lavoro esercito, come vede, una sorta di giornalismo estemporaneo in questo forum, dove cerco di rispondere al bisogno di serietà che la stragrande maggioranza dei giovani chitarristi italiani avverte e manifesta: lo considero un servizio reso ai colleghi che si apprestano a diventare i concertisti, gli insegnanti, i ricercatori di domani.

dralig

 

Visto che questo forum me ne da la possibilità, vorrei ringraziarla personalmente e nel mio piccolo spronarla a continuare! Il modo in cui espone le notizie non solo ne valorizza l'importanza ma stimola la curiosità e la voglia di approfondire.

Grazie!

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Nelle pause del mio lavoro esercito, come vede, una sorta di giornalismo estemporaneo in questo forum, dove cerco di rispondere al bisogno di serietà che la stragrande maggioranza dei giovani chitarristi italiani avverte e manifesta: lo considero un servizio reso ai colleghi che si apprestano a diventare i concertisti, gli insegnanti, i ricercatori di domani.

dralig

 

Visto che questo forum me ne da la possibilità, vorrei ringraziarla personalmente e nel mio piccolo spronarla a continuare! Il modo in cui espone le notizie non solo ne valorizza l'importanza ma stimola la curiosità e la voglia di approfondire.

Grazie!

 

...e non è detto che un giorno o l'altro io non venga a dare un'occhiatina a qualche archivio di Budapest...non ho ancora perso le speranze, riguardo a "quella" faccenda...

 

Cordialità.

 

ag

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Nelle pause del mio lavoro esercito, come vede, una sorta di giornalismo estemporaneo in questo forum, dove cerco di rispondere al bisogno di serietà che la stragrande maggioranza dei giovani chitarristi italiani avverte e manifesta: lo considero un servizio reso ai colleghi che si apprestano a diventare i concertisti, gli insegnanti, i ricercatori di domani.

dralig

 

Visto che questo forum me ne da la possibilità, vorrei ringraziarla personalmente e nel mio piccolo spronarla a continuare! Il modo in cui espone le notizie non solo ne valorizza l'importanza ma stimola la curiosità e la voglia di approfondire.

Grazie!

 

...e non è detto che un giorno o l'altro io non venga a dare un'occhiatina a qualche archivio di Budapest...non ho ancora perso le speranze, riguardo a "quella" faccenda...

 

Cordialità.

 

ag

 

Lo so, lo so.. i vari impegni di lavoro e l'allargamento della famiglia mi hanno impedito di fare quella ricerca.. e fondamentalmente la mia pigrizia me lo ha impedito! Forse è per quest'ultima che non mi è mai venuto in mente di volermi improvvisare musicologo ricercatore. Se decidesse di venire penso che farebbe molto meglio di me :))

 

saluti,

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