casablanca Inviato il April 12, 2010 Group: Members Topic Count: 6 Content Count: 10 Reputation: 0 Joined: 12/16/2006 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il April 12, 2010 Insegno Chitarra in una scuola media a indirizzo musicale e come ogni anno questo è il periodo degli esami di ammissione. Gli altri strumenti in organico sono pianoforte, violino e clarinetto. Come prima selezione utilizziamo il test di Bentley ma i problemi sorgono quando dobbiamo orientare i ragazzi sulla scelta dello strumento. Problemi perchè, come si sa, gli strumenti maggiormente richiesti sono chitarra e pianoforte ma questo si scontra con la necessità di garantire l'organico e quindi il numero minimo di alunni anche per gli altri strumenti. Ecco che quindi si ricorre alla discrezionalità della commissione:" Tizio è stato ammesso a clarinetto perchè aveva la mano troppo piccola per suonare il pianoforte", "Caio è stato ammesso a violino perchè aveva un ottima intonazione vocale e non poteva suonare la chitarra perchè si mangiava le unghie" ecc. ecc. Ma è chiaro che un genitore intelligente può non accettare la presa in giro e può tranquillamente controbbattere che anche Maria Joao Pires o Vladimir Ashkenazy ecc. non avevano mani da gigante (per non parlare del fatto che stiamo parlando di bambini di 9 o 10 anni e quindi agli inizi del loro sviluppo fisico); così come l'altro genitore potrà chiedere alla commissione se avere un'ottimo orecchio musicale e un'ottima intonazione non sia un requisito vantaggioso per lo studio di tutti gli strumenti e che magari studiando la chitarra il figlio non avrebbe mangiato più le unghie (cosa che mi è capitata molte volte). E' chiaro che le doti di madre natura sono fondamentali per lo studio di qualunque strumento, è chiaro che l'entusiasmo e lo stimolo di studiare lo strumento desiderato giocano un ruolo fondamentale nel bambino e quindi va tenuto in grande considerazione ma vi chiedo: esistono delle valutazioni oggettive, che abbiano in un certo qual modo dei fondamenti scientifici, per orientare un ragazzino allo studio di uno strumento anzichè un altro? Vi ringrazio
Piero Bonaguri Inviato il April 12, 2010 Group: Members Topic Count: 35 Content Count: 476 Reputation: 8 Joined: 11/21/2005 Status: Offline Inviato il April 12, 2010 Capisco il problema, anche se la mia situazione è differente in quanto, insegnando in conservatorio, partecipo prevalentemente agli esami di ammissione a chitarra. In questo caso, come si sa, si crea una discriminazione tra allievi idonei e non idonei, e si fa una classifica degli idonei che vengono ammessi in prova (per il "vecchio" corso) in base al numero dei posti disponibili. Vista la delicatezza della questione noi cerchiamo da un lato di qualificare un aspirante come "non idoneo" solo quando la prova è talmente negativa da non fare ragionevolmente percepire una idoneità allo studio della musica in conservatorio - e naturalmente della chitarra in caso di handicap fisico pregiudiziale, nel qual caso possiamo invitarlo a considerare uno strumento alternativo, se le doti musicali ci sono. D'altra parte, specie nello stilare la graduatoria degli idonei, cerchiamo di far notare ai candidati che un allievo idoneo, ma non ammesso quell'anno, non deve vedere la mancata ammissione come un giudizio inappellabile sulle sua capacità ed invitiamo, quando ne abbiamo l'occasione, gli allievi idonei ma non ammessi a non desistere dallo studio e magari a riprovare l'anno successivo. A volte qualcuno non ammesso un anno e poi ammesso l'anno dopo o ripescato in extremis si è poi rivelato bravissimo- e viceversa qualche allievo che pareva avere grandi potenzialità ha poi rivelato gravi limiti nel tempo: non a caso nel vecchio corso ordinamentale si entra, ma "in prova". Ed anche le commissioni non sono certo infallibili...spesso poi la cosa si gioca su frammenti di punti, con candidati di età, scuole, tempi di studio alle spalle diversissimi. Mi sembra che, tentando di rispondere alla domanda specifica, nel caso della chitarra una mano molto piccola, "legata" e con poca estensione, con una forte disparità di lunghezza delle dita, con articolazioni molto deboli sia destinata a fare molta più fatica, forse troppa... Quanto poi di tutto questo si possa capire con certezza in un esame di ammissione è altro problema. Le unghie, ad esempio, possono essere deboli per tanti motivi, specie nella età della pubertà, e poi irrobustirsi; e l'ottimo didatta Roberto Masala a Sassari fa iniziare il primo anno senza l'uso delle unghie, per cui a maggior ragione in una scuola media non bisognerebbe essere troppo rigidi su questo elemento. Ma soprattutto io esorterei a non "prendere in giro" nessuno. Se ci sono necessità di organico nella scuola media, mi sembra leale dirlo e far capire che questo comporta il fatto che non tutti, in quella scuola, possono scegliere lo stesso strumento, invece di motivare l'esclusione di un candidato od il suo dirottamento ad altro strumento con ragioni artificiose o irreali. Una forte vocazione ad uno strumento potrebbe venire, così, ingiustamente mortificata ingenerando nel ragazzo e nelal famiglia la erronea convinzione di "non essere adatto" a quello strumento. Se il problema è un altro occorre essere chiari e dirlo, per rispetto alle persone che si hanno davanti.
Giorgio Signorile Inviato il April 12, 2010 Group: Members Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 02/10/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il April 12, 2010 Innanzitutto mi fa piacere vedere che anche altri colleghi adoperino il test di Bentley. Per quanto riguarda l'orientamento strumentale: i parametri che Piero descrive per la chitarra sono assolutamente condivisibili, come per il violino è il possedere un buon orecchio e una buona capacità d'intonazione, per il flauto traverso un labbro adeguato e non un apparecchio odontoiatrico esagerato ecc Ma conta anche molto la volontà dell'alunno e la sua forte motivazione nello scegliere uno strumento anzichè un altro: non si può obbligare nessuno ed è per questo motivo che si possono scrivere nella scheda di iscrizione al corso gli strumenti in ordine di "piacere", o addirittura anche decidere di sceglierne uno solo.....ovvio che se non si sarà idonei per quello strumento non si avranno altre possibilità di entrare nel corso. Io dico sempre ai genitori di alunni non idonei al corso che devono essere comunque contenti di questi test: sforzarsi di studiare una cosa per la quale non si è portati è deleterio anche psicologicamente; noi dobbiamo misurare l'attitudine allo studio di uno strumento e i nostri criteri oggettivi sono necessariamente legati a ciò che è ora il ragazzo, a livello fisico-psicologico e, magari, alle nostre capacità di vedere oltre il semplice test, facendo tesoro della nostra esperienza e della nostra competenza. Poi a volte si sbaglia, è normale, a me è capitato e continuerà sicuramente a capitare, spero sempre meno nel tempo. Le unghie: secondo me all'inizio sono solo dannose, allontanano il senso di contatto dito-corda, ed è difficilissimo abituare l'alunno alla cura costante, anche perchè a quella età se ne fanno di tutti i colori, giustamente. Continuiamo a parlarne comunque, è interessante questo confronto professionale. Ciao!
Giorgio Signorile Inviato il April 13, 2010 Group: Members Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 02/10/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il April 13, 2010 Il discorso di dover riempire le classi non è da vivere così "drammaticamente", come presa in giro nei confronti dei genitori ecc. Semplicemente nella graduatoria che si compila, ad es per chitarra, avrai un certo numero di alunni idonei a frequentare, ma soltanto pochi posti ogni anno (5,6,7) e quindi dovrai necessariamente inserire i primi 5,6,o 7 della lista. Gli altri potranno, se l'hanno chiesto e sono idonei anche per altri strumenti, inserirsi nelle altre classi. Tutto sta nello spiegare bene l'organizzazione e lo sviluppo del test durante un incontro preventivo con le famiglie e i ragazzi, in modo che la non ammissione al suddetto corso non sia vissuta con frustrazione. Nella nostra piccola realtà (Busca, paese di 10.000 abitanti) abbiamo dovuto organizzare un 2°corso tanta è la voglia di fare musica, e tale corso, visto che il Ministero non ce l'ha concesso, l'abbiamo creato con enti privati, comune e piccolo finanziamento delle famiglie interessate. Un saluto, ciao
casablanca Inviato il April 13, 2010 Group: Members Topic Count: 6 Content Count: 10 Reputation: 0 Joined: 12/16/2006 Status: Offline Device: Macintosh Author Inviato il April 13, 2010 Innanzi tutto vi ringrazio per le risposte. Quindi ribadiamo che, fatto salvo un test di idoneità alla pratica strumentale, successiva valutazione di impedimenti patologici o temporanei, non ci rimane altro che fare opera di convincimento sulle famiglie e sugli alunni che uno strumento vale l'altro. Facciamo un esempio: su un gruppo di 60 ragazzi richiedenti lo studio dello strumento musicali viene fatta una prima selezione con un test che valuta le abilità musicali. 30 risultano idonei e quindi si passa alla valutazione dei parametri fisici e della scelta dello strumento. Diciamo che ce ne saranno 2 in cui si manifesta con chiarezza (questa è un'altra bella sfida), citando il M° Bonaguri "una mano molto piccola, "legata" e con poca estensione, con una forte disparità di lunghezza delle dita, con articolazioni molto deboli". Credo che in casi del genere debba essere presa in considerazione la non idoneità non solo per la chitarra ma per quasi tutti gli strumenti musicali e magari consigliare il canto o le percussioni. Procedendo con la graduatoria ci rimangono 28 aspiranti di cui (faccio una statistica ottimistica) 12 chiedono chitarra, 12 pianoforte, 3 violino e 1 clarinetto. La classe dovrà essere di 24 alunni (6 per strumento). Verrano presi i primi 6 in graduatoria che hanno scelto pianoforte, lo stesso per la chitarra e per completare l'organico bisognerà trovare i tre violini e 5 clarinetti mancanti. Sarà quindi necessario convincere le famiglie e i ragazzi a optare per la seconda, terza o quarta scelta se vogliono che il loro figlio studi uno strumento in quella scuola. Nel caso di un rifiuto c'è la possibilità di riabilitare qulalcuno tra i 30 non idonei (magari qualche ragazzo che ha bisogno anche del sostegno) e le famiglie pur di far partecipare il figlio ad un corso accettano. saluti
Giorgio Signorile Inviato il April 13, 2010 Group: Members Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 02/10/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il April 13, 2010 Bè tu la metti giù dura come se si trattasse di partire per la guerra di Libia....in realtà il concetto da far passare nel corso del tempo è di iscriversi al corso musicale, perchè è bello imparare a suonare uno strumento; ed è altrettanto importante il lavoro che si fa durante l'anno per coinvolgere i ragazzini in esperienze musicali-sonore tendenti proprio a far ascltare e provare strumenti diversi dai soliti. Poi, il fatto di scrivere sulla domanda di iscrizione al corso più di uno strumento aiuta nella distribuzione successiva. Concordo comunque con te che chitarra ha sempre un affollamento notevole, e di questo devi essere fiero, ho visto anche scuole dove a chitarra si iscrivevano pochissimi...ma non per colpa della chitarra!
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