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Buonasera,

sapete se si può portare all'esame di compimento inferiore un pezzo di autore contemporaneo che non sia ancora stato pubblicato? o, onde evitare discussioni, è meglio un pezzo che sia già edito?

Cerco di spiegarmi meglio: un mio amico compositore a scritto un pezzo, ma nessuna casa editrice lo ha ancora pubblicato. é "rischioso" inserirlo nel programma d'esame?

 

Grazie mille

 

Leonardo

Guest Nicola Mazzon
Inviato il

Nel programma ministeriale non è scritto che si è obbligati a portare brani pubblicati.

E' un pò rischioso se ci si trova a che fare con qualche testa dura ;)

Se ti rassicura al mio quinto hanno pure criticato l'edizione di un brano :D


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Buonasera,

sapete se si può portare all'esame di compimento inferiore un pezzo di autore contemporaneo che non sia ancora stato pubblicato? o, onde evitare discussioni, è meglio un pezzo che sia già edito?

Cerco di spiegarmi meglio: un mio amico compositore a scritto un pezzo, ma nessuna casa editrice lo ha ancora pubblicato. é "rischioso" inserirlo nel programma d'esame?

 

Grazie mille

 

Leonardo

 

Ho visto contestare la mancata pubblicazione del brano contemporaneo in più di un'occasione quindi ritengo questa scelta pericolosa. Più che di mancanza di elasticità dei commissari si tratta di indicazioni dai Direttori, e dover rifare un esame non è piacevole nè per il candidato nè per la commissione.

Se proprio tiene a suonare il brano del suo amico, si prepari un brano di riserva ( un pezzo di Brouwer o di Gilardino, l'avrà pure in repertorio no?) e si munisca di diversi esemplari del manoscritto del suo amico da consegnare alla commissione. In ogni caso sappia che se anche la commissione accettasse il brano, Lei non è completamente al riparo da contestazioni in quanto è poi il Direttore che deve ratificare l'esame e -appunto- a me capitò di dover rivalutare un esame nella sessione successiva perchè il brano era inedito e sconosciuto alla commissione.


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Caro Leonardo, direi che al V devi dimostrare un minimo di conoscenza del repertorio, al di là del fatto che tu sia in grado di suonare bene dei pezzi, fra cui potrebbe starci sicuramente quello di cui parli. Ma, come dicevo prima, la conoscenza del repertorio classico e contemporaneo passa attraverso il suo studio e la sua esecuzione, anche in sede d'esame, e allora ti consiglio vivamente di portare qualcosa di edito, scelto fra i mille brani di autori, magari italiani, che hanno scritto bellissime pagine non troppo impegnative, adatte al tuo livello. Oltre agli autori citati da Frederic avrai sicuramente studiato qualcosa di Mosso, di Margola, Bettinelli, Haug, Farkas (ma chi suona più i Sei pezzi brevi ad esempio, mai più ascoltati....).

Ciao!


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Inviato il

Concordo con tutte le osservazioni fatte dai colleghi.

 

E' vero che nel programma ministeriale non è prescritto che il brano contemporaneo sia edito; ma, rispetto al rischio di fare una scelta che una commissione o un direttore possa giudicare inaccettabile (con la conseguenza di accettare l'eventuale annullamento dell'esame o, in alternativa, imbarcarsi in lunghe ed incerte battaglie legali per ottenerne il riconoscimento) ritengo più conveniente proporre qualcosa di edito e di livello adeguato.

Inviato il

Dove sta scritto che il brano deve essere edito? Si può interpretare il programma in senso ampio, anche se qualcuno propone qui solo due autori di linguaggio differente e che potrebbero aver scritto lavori non pubblicati (accertata la paternità certa dell'opera presentata, anche se la pubblicazione non è sempre garanzia di qualità).

All'esame di ottavo si richiede invece una certa importanza del pezzo e non c'è altro mezzo -viste le diverse valutazioni dei pezzi e degli autori- che portare un brano pubblicato. Quanto al "preferibilmente italiano" è una dicitura ridicola che lascia il tempo che trova; perché se non è italiano non succede proprio niente.

Per non parlare della solita storia del "moderno" o "contemporaneo".

Anche Signorile, del resto, propone un cataloghetto di...quello che conosce.


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Inviato il

Grazie davvero a tutti.

alla luce di quanto affermate non correrò il rischio. Porterò un brano di Nicola Jappelli pubblicato in un'antologia.

 

A presto

Guest Nicola Mazzon
Inviato il
Dove sta scritto che il brano deve essere edito? Si può interpretare il programma in senso ampio, anche se qualcuno propone qui solo due autori di linguaggio differente e che potrebbero aver scritto lavori non pubblicati (accertata la paternità certa dell'opera presentata, anche se la pubblicazione non è sempre garanzia di qualità).

All'esame di ottavo si richiede invece una certa importanza del pezzo e non c'è altro mezzo -viste le diverse valutazioni dei pezzi e degli autori- che portare un brano pubblicato. Quanto al "preferibilmente italiano" è una dicitura ridicola che lascia il tempo che trova; perché se non è italiano non succede proprio niente.

Per non parlare della solita storia del "moderno" o "contemporaneo".

Anche Signorile, del resto, propone un cataloghetto di...quello che conosce.

tanto fiato sprecato per avere niente di aiuto alla discussione...potrebbe citare lei il resto del catalogo :twisted:

faccia giustizia.

 

Nicola


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Inviato il

certo che propongo un cataloghetto di ciò che conosco, ma cerco di dare un consiglio semplice e costruttivo. Gli autori del cataloghetto sono importanti, un alunno che deve sostenere il V, li deve conoscere, poi c'è tanto altro, ma quella è musica da conoscere e di conseguenza da considerare anche per l'esame.

Inviato il

tanto fiato sprecato per avere niente di aiuto alla discussione...potrebbe citare lei il resto del catalogo :twisted:

faccia giustizia.

 

Nicola

 

Per fortuna che c' è lei che di certo non spreca fiato, sempre in cerca della baruffa.

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