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quante scale portare per il compimento inferiore?


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Ospite Nicola Mazzon
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Nel reparto chitarra ci sono tante di quelle rogne a cui pensare..molto più importanti delle scale ;)

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Miglior contributo in questa discussione

Ospite gasgas
Inviato
Nel reparto chitarra ci sono tante di quelle rogne a cui pensare..molto più importanti delle scale ;)

 

Sono un buon mezzo per sciogliersi, cercare il suono o riscaldarsi ma, alla fine, sono del tutto d'accordo.


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Caro Leonardo, io ho portato come scale doppie DO-la (no diesis) SOL-mi(1 diesis) FA-re(1 bemolle)

Tutt'ora le studio e arrivo fino a 2 diesis (RE-si) e 2 bemolli (SIb-sol) anche perchè posseggo solo quelle.

Per tua crescita personale ti consiglio di studiarne il più possibile ma all'esame io porterei le prime 6 che ho citato.. (siccome l'interpretazione è libera se hanno da contestare all'esame io gli direi che io l'ho interpretato così..)

Ciao! Buono studio

Ciao!


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E' vero che l'interpretazione dell'"agevole" è libera e quindi, teoricamente, qualsiasi interpretazione è sostenibile (tranne quella di portare una sola tonalità perché il testo, usando il plurale, suppone che siano più di una). Credo però, pensando almeno alla mia lunga esperienza di commissario d'esame in conservatorio - dal 1983 - che se invece di sei scale se ne portano otto o dieci sia più facile evitare (per quel che valgono) perplesse alzate di sopracciglia di qualche commissario.


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Inviato
E' vero che l'interpretazione dell'"agevole" è libera e quindi, teoricamente, qualsiasi interpretazione è sostenibile (tranne quella di portare una sola tonalità perché il testo, usando il plurale, suppone che siano più di una). Credo però, pensando almeno alla mia lunga esperienza di commissario d'esame in conservatorio - dal 1983 - che se invece di sei scale se ne portano otto o dieci sia più facile evitare (per quel che valgono) perplesse alzate di sopracciglia di qualche commissario.

 

Le scale sono dei moduli - uno per le scale maggiori, tre per le scale minori (naturale, armonica, melodica). Imparando - o meglio ancora creando - una diteggiatura per ciascuno dei moduli, si imparano tutte e 24 le scale, e poco importa quale si dovrà eseguire in una stupida prova d'esame (nemmeno agli esami di scuola elementare si chiede ai bambini di recitare l'alfabeto). Non serve studiare scale già diteggiate da altri, l'unico profitto che si può trarre dallo studio delle scale - cioè un profitto specifico, che non sia conseguibile con esercizi molto più mirati e molto più efficaci - è quello di esercitare la mente nell'applicazione alla tastiera degli schemi intervallari dei vari tipi di scale. Esteticamente, le scale sono un punto debole della chitarra: basta ascoltare i concerti per chitarra e orchestra i cui compositori hanno ingenuamente messo a confronto le scale chitarristiche con quelle - che so - di un clarinetto, sortendone, per lo strumento concertante, una magra figura.

 

dralig


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Certo il testo del programma ministeriale non dice quante scale si debbono portare (almeno due, visto che usa il plurale "tonalità più agevoli"...) quindi in teoria qualsiasi interpretazione del candidato è difendibile.

 

Come suggerimento pratico - che penso di poter dare avendo io partecipato a commissioni d'esame di chitarra dal 1983 - direi che se si arriva a 8 o 10 scale si dovrebbe essere abbastanza sicuri di non suscitare perplesse alzate di sopracciglia (per quello che ciò possa valere) da parte di qualche commissario...


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E' vero che l'interpretazione dell'"agevole" è libera e quindi, teoricamente, qualsiasi interpretazione è sostenibile (tranne quella di portare una sola tonalità perché il testo, usando il plurale, suppone che siano più di una). Credo però, pensando almeno alla mia lunga esperienza di commissario d'esame in conservatorio - dal 1983 - che se invece di sei scale se ne portano otto o dieci sia più facile evitare (per quel che valgono) perplesse alzate di sopracciglia di qualche commissario.

 

Pienamente d'accordo con lei,

Saluti


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Mi scuso per il doppio invio del messaggio precedente.

Non è ostinazione - mi pareva che la prima volta non fosse partito...

Ospite darkdragon
Inviato
Non serve studiare scale già diteggiate da altri, l'unico profitto che si può trarre dallo studio delle scale - cioè un profitto specifico, che non sia conseguibile con esercizi molto più mirati e molto più efficaci - è quello di esercitare la mente nell'applicazione alla tastiera degli schemi intervallari dei vari tipi di scale.

dralig

 

Quello, cioè, che fanno i chitarristi "elettrici" da diversi decenni?


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Inviato

La conoscenza delle scale o meglio delle tonalità è sicuramente importante ( e ovviamente non solo delle scale tonali) ma probabilmente il programma d'esame "risente" di una prassi didattica tipica del primo ottocento in cui in quasi tutti i metodi venivano presentate le tonalità all'inizio di ogni successione di esercizi-studi-brani.

Ora, come sempre nella musica, un conto è eseguire 24 scale doppie per terze, altrettante per seste, ottave ecc... e un altro è "conoscere" e percepire consapevolmente la loro struttura musicale e saperla riconoscere nei passi del repertorio chitarristico.

Mi sembra quasi ridicola la scelta di farne 6-8-4-10--a questo punto o tutte..o...nessuna?...o magari sarebbe carino..costruirle al momento, verificando la "preparazione" dell'allievo e soprattutto se ha capito che cosa sono queste scale...

mi ricorda l'annosa questione del solfeggio se usare il sistema del "Do mobile" e quindi ridurre le scale ad un solo modulo maggiore da costruire ogni volta su una nota-base (tonica) o piuttosto dimostrare di conoscere teoricamente la scala di Mi bemolle minore armonica? ...con sei bemolli ma che all'orecchio interno risulta "soltanto" una scala di La minore armonica sei quinte discendenti.

 

In merito all'utilità didattica e tecnica sulla chitarra, basterebbe estrarre i moduli doppi che si verificano con le diteggiature: tipo 12_34 / 13-24/ 14-23 ecc. e svilupparli cromaticamente per tutta la tastiera..ma possibilmente con la coscienza di cosa si sta suonando e..oltre ad andare "tonalmente" avanti..forse si eviterebbe di assistere all'esecuzione di scale imparate a memoria ma solo dal punto di vista "digitale" e senza sapere che note..si stanno suonando...

 

in esempio apparentemente "out"...l'intervallo Do-Mi/Do-La, terza maggiore e sesta maggiore possono essere "pensati" come tonica-modale e come tonica-sopradominante (digitalmente)..ma..musicalmente..? se appartengono alla scala di Sol maggiore?.. cosa sono? credo che questo sia..più interessante...forse..

 

m

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