verdeliutaio Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 1 Content Count: 1 Reputation: 0 Joined: 05/07/2006 Status: Offline Inviato il May 8, 2006 Ciao ragazzi,sono un nuovo iscritto e colgo l'occasione per salutare tutti! Sono un chitarrista ed un appassionato di liuteria, mi piacerebbe sapere qualcosa sull' utilizzo del metodo Chladni per accordare una tavola armonica, soprattutto come intervenire sulle catene e sulla tavola una volta visualizzati i vari modi di risonanza. Ho trovato qualche sito in inglese ma non ti dice nulla su come agire praticamente. Se qualcuno ne sa qualcosa e ha voglia di rispondermi gli sarei molto grato. Ciao, verdeliutaio.
Luciana Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 22 Content Count: 69 Reputation: 2 Joined: 11/28/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il May 8, 2006 Che cosa interessante! Accordare la tavola armonica... Questo lo metto nei segnalibri!
Davide Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 3 Content Count: 33 Reputation: 0 Joined: 02/13/2006 Status: Offline Inviato il May 8, 2006 Ciao, anche a me interessa l' argomento, come puoi vedere nell' altro post. Per quel che ne so, il metodo Chladni non è (molto) usato per accordare la tavola, che si accorda percuotendola o, a cassa chiusa, facendola vibrare con suoni gravi ( ad esempio cantando dentro la buca e udendo a quale freq risuona). Il metodo C. serve da verifica per individuare le zone adibite alla restituzione delle singole frequenze, tracciare grafici di risposta dello strumento ed eventualmente individuare quella zona che riproduce una nota in modo insoddisfacente (nota lupo). Tuttavia, come dice Ramirez III nella sua biografia, l' assottigliamento della zona che restituisce la nota lupo porta... a risultati disastrosi quasi sempre. La cura, deve passare per altre vie...
Giulio Inviato il May 8, 2006 Group: Admin Topic Count: 68 Content Count: 193 Reputation: 44 Joined: 03/13/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato il May 8, 2006 E' un argomento per me completamente nuovo!! Cosa si intende per "accordare" una tavola armonica? Far si che faccia solo quelle note ??? eh eh he
Mirella Pani Landolfi Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 20 Content Count: 87 Reputation: 2 Joined: 11/23/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il May 8, 2006 :) :) Utile!
Davide Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 3 Content Count: 33 Reputation: 0 Joined: 02/13/2006 Status: Offline Inviato il May 8, 2006 Ciao, anche a me interessa l' argomento, come puoi vedere nell' altro post. Per quel che ne so, il metodo Chladni non è (molto) usato per accordare la tavola, che si accorda percuotendola o, a cassa chiusa, facendola vibrare con suoni gravi ( ad esempio cantando dentro la buca e udendo a quale freq risuona). Il metodo C. serve da verifica per individuare le zone adibite alla restituzione delle singole frequenze, tracciare grafici di risposta dello strumento ed eventualmente individuare quella zona che riproduce una nota in modo insoddisfacente (nota lupo). Tuttavia, come dice Ramirez III nella sua biografia, l' assottigliamento della zona che restituisce la nota lupo porta... a risultati disastrosi quasi sempre. La cura, deve passare per altre vie...
Giulio Inviato il May 8, 2006 Group: Admin Topic Count: 68 Content Count: 193 Reputation: 44 Joined: 03/13/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato il May 8, 2006 ?!?
Davide Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 3 Content Count: 33 Reputation: 0 Joined: 02/13/2006 Status: Offline Inviato il May 8, 2006 scusate il doppio post... Accordare la tavola vuol dire far si' che abbia una nota di risonanza scelta da noi: percuotendo una tavola in costruzione è possibile udire un rumore (percussivo) che si avvicina ad una nota. Se la nota di risonanza e' una fequenza usata dal sistema temperato equabile , ciò puo' essere male, perche' in presenza di quella nota la chitarra suonera' di piu' o in maniera diversa. Quindi in genere i liutai cercano di accordare la tavola su una fequenza che non appartiene a nessuna nota. Esempio : tra il fa e il fa #, in quella regione di freq che non è ne' un fa, ne' un fa#. Anche il fondo viene accordato su una freq. Il problema nasce quando si chiude la cassa, cioe' si incollano le parti, perche' la nota di risonanza dello strumento puo' modificarsi. Da notare, come mi spiegava echi, che se anche il manico ha una nota di risonanza ad una freq utilizzata dal temperam equabile, tale nota potrebbe essere emessa dallo strumento in mpodo meno potente rispetto alle altre, perchè l' energia è assorbia dal manico che con-vibra.
Luciana Inviato il May 8, 2006 Group: Members Topic Count: 22 Content Count: 69 Reputation: 2 Joined: 11/28/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il May 8, 2006 Davide ma come si fa effettivamente a procedere con l'accordatura? Esiste uno strumento meccanico o si procede in altri modi?
Davide Inviato il May 9, 2006 Group: Members Topic Count: 3 Content Count: 33 Reputation: 0 Joined: 02/13/2006 Status: Offline Inviato il May 9, 2006 Per accordare la tavola si lavora sugli spessori, sulle catene, irrigidendo o alleggerendo la tavola. Per quel che ne so io, il metodo è empirico: si percuote la tavola e si corregge il tiro ( carteggiando, piallando etc) fino a che non si ottiene la nota desiderata. Stessa procedura per il fondo. Per il manico, si puo' irrigidirlo con inserzioni di legno duro o barre metalliche al suo interno, oppure pesi etc. Molti non fanno niente di tutto cio' ottenendo comunque strumenti privi di difetti. Non è da escludere che spesso il risultato lo si raggiunga involontariamente o che, non badando alla accordatura della tavola, si ottenga comunque un ottimo strumento... Da quel che mi pare di capire, nel mondo della liuteria, per quanto ci si sforzi di avere tutto sotto controllo, molto è legato al ...caso nel senso che non mancano gli esempi che mettono in crisi tutte le sicurezze di un liutaio. Certo, esistono dei metodi costruttivi che danno la sicurezza di un buon risultato, mai della eccellenza.
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