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Cercare la concentrazione mentre si suona


Domenico Fadda

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Che voi sappiate esistono esercizi per aumentare la concentrazione - non la tecnica meccanica o il virtuosismo - quando si suona?

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Quando studi chiudi tutte porte, spegni cellulari e compagnia bella e in mezz'ora il tuo cervello non farà altro che pensare a ciò che hai sul leggìo.

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Che voi sappiate esistono esercizi per aumentare la concentrazione - non la tecnica meccanica o il virtuosismo - quando si suona?

 

Anche la concentrazione può giovarsi di esercizi specifici. Sono esercizi della mente. La mente può osservare sé stessa? Prova, mentre suoni, a domandarti quante altre cose sono presenti nel tuo campo mentale in quel momento. Ti sorprenderai nel constatare quante esse siano, e quanto problematico risulti il collegarle all'atto principale che stai compiendo (o almeno credi) in quel mentre: il suonare. Ecco, lo sgomberare il campo mentale da ciò che sicuramente non appartiene al pensiero-azione su cui ci si vuole concentrare è il primo esercizio. Scopriremo poi che esistono delle associazioni inestirpabili: quando si suona un determinato pezzo, può sorgere nella mente l'immagine di un luogo che solo nella nostra mente trova attinenza con quello che suoniamo. Non tutto ciò che non è il suonare va eliminato dal campo mentale di chi sta suonando. Ma questo si scopre dopo, e non può essere un alibi per menti pigre e caotiche, sempre piene di cose che "non c'entrano". La mente impara a distinguere l'essenziale dal superfluo, l'utile dall'inutile (o dannoso). In una forma, impara a riconoscere la struttura e a distinguerla dal resto. Applicazioni nella vita? Per esempio entrare in un luogo dove ci sono cento persone che fanno apparentemente la stessa cosa, e capire in pochi istanti chi è il boss, quello che tiene le redini del gioco, che la la mente più forte, e andare dritto da lui, saltando le calzette.

 

dralig

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Ecco, lo sgomberare il campo mentale da ciò che sicuramente non appartiene al pensiero-azione su cui ci si vuole concentrare è il primo esercizio. dralig

 

Più che il primo esercizio, mi sembra il fulcro del problema.

Io lavoro, ho due figli e mi ritrovo a studiare la sera, chiuso in camera. Per quanto io mi sforzi, durante l'ora che riesco a dedicare allo strumento, non riesco a non essere subissato da pensieri differenti: qualcosa capitata in ufficio, cose da fare l'indomani, oppure i bambini che fanno un capriccio in sala, o il grande che vuole venire a giocare sotto il leggio ed altro. Un'ora non è molta, anzi, ma se poi è pure condita da distrazioni diventa quasi nulla. Magari riuscissi a concentrarmi di più: non posso dimenticarmi dei bambini, ma già tagliare fuori dai miei pensieri il lavoro sarebbe un grande passo avanti...

Saluti

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Ecco, lo sgomberare il campo mentale da ciò che sicuramente non appartiene al pensiero-azione su cui ci si vuole concentrare è il primo esercizio. dralig

 

Più che il primo esercizio, mi sembra il fulcro del problema.

Io lavoro, ho due figli e mi ritrovo a studiare la sera, chiuso in camera. Per quanto io mi sforzi, durante l'ora che riesco a dedicare allo strumento, non riesco a non essere subissato da pensieri differenti: qualcosa capitata in ufficio, cose da fare l'indomani, oppure i bambini che fanno un capriccio in sala, o il grande che vuole venire a giocare sotto il leggio ed altro. Un'ora non è molta, anzi, ma se poi è pure condita da distrazioni diventa quasi nulla. Magari riuscissi a concentrarmi di più: non posso dimenticarmi dei bambini, ma già tagliare fuori dai miei pensieri il lavoro sarebbe un grande passo avanti...

Saluti

 

Credo che, in questo caso, raggiungere un elevato grado di concentrazione non sia possibile, e nemmeno importante. Quella che Lei descrive è la situazione di un amateur che ritaglia un'ora della sua laboriosissima giornata da dedicare alla musica - fatto in sé straordinariamente bello e pieno di valore - mentre si trova in seno alla sua famiglia (con i bimbi che giocano, ovviamente, e meno male!). A che diavolo Le serve concentrarsi? Non è già un uomo felice?

 

dralig

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Anche la concentrazione può giovarsi di esercizi specifici. Sono esercizi della mente. La mente può osservare sé stessa? Prova, mentre suoni, a domandarti quante altre cose sono presenti nel tuo campo mentale in quel momento. Ti sorprenderai nel constatare quante esse siano, e quanto problematico risulti il collegarle all'atto principale che stai compiendo (o almeno credi) in quel mentre: il suonare. Ecco, lo sgomberare il campo mentale da ciò che sicuramente non appartiene al pensiero-azione su cui ci si vuole concentrare è il primo esercizio. Scopriremo poi che esistono delle associazioni inestirpabili: quando si suona un determinato pezzo, può sorgere nella mente l'immagine di un luogo che solo nella nostra mente trova attinenza con quello che suoniamo. Non tutto ciò che non è il suonare va eliminato dal campo mentale di chi sta suonando. Ma questo si scopre dopo, e non può essere un alibi per menti pigre e caotiche, sempre piene di cose che "non c'entrano". La mente impara a distinguere l'essenziale dal superfluo, l'utile dall'inutile (o dannoso). In una forma, impara a riconoscere la struttura e a distinguerla dal resto. Applicazioni nella vita? Per esempio entrare in un luogo dove ci sono cento persone che fanno apparentemente la stessa cosa, e capire in pochi istanti chi è il boss, quello che tiene le redini del gioco, che la la mente più forte, e andare dritto da lui, saltando le calzette.

 

Grazie mille per la risposta, veramente stimolante. Tenendo conto di questo ragionamento sono sicuro di poter migliorare.

L'argomento, che peraltro ho aperto io, mi ha suggerito però di aprirne un altro (che non è OT): l'assunzione di medicinali. Cosa ne pensate? Sono utili per rendere di più nello studio? Li avete provati? Si può tirare in ballo, se esiste, l'"etica musicale"?

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Grazie mille per la risposta, veramente stimolante. Tenendo conto di questo ragionamento sono sicuro di poter migliorare.

L'argomento, che peraltro ho aperto io, mi ha suggerito però di aprirne un altro (che non è OT): l'assunzione di medicinali. Cosa ne pensate? Sono utili per rendere di più nello studio? Li avete provati? Si può tirare in ballo, se esiste, l'"etica musicale"?

 

Tolti i casi clinici, l'uso dei medicinali è da escludere.

 

dralig

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[quote name="draligCredo che' date=' in questo caso, raggiungere un elevato grado di concentrazione non sia possibile, e nemmeno importante. Quella che Lei descrive è la situazione di un amateur che ritaglia un'ora della sua laboriosissima giornata da dedicare alla musica - fatto in sé straordinariamente bello e pieno di valore - mentre si trova in seno alla sua famiglia (con i bimbi che giocano, ovviamente, e meno male!). A che diavolo Le serve concentrarsi? Non è già un uomo felice?

 

dralig[/quote]

 

Sono già un uomo felice, è vero. Dovrei ricordarmene più spesso.

Per quanto il mio Bach sia esitante, per quanto il mio Bennett stenti, quello che ho è già tanto.

Porterò questo commento sempre con me.

Grazie

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[quote name="draligCredo che' date=' in questo caso, raggiungere un elevato grado di concentrazione non sia possibile, e nemmeno importante. Quella che Lei descrive è la situazione di un amateur che ritaglia un'ora della sua laboriosissima giornata da dedicare alla musica - fatto in sé straordinariamente bello e pieno di valore - mentre si trova in seno alla sua famiglia (con i bimbi che giocano, ovviamente, e meno male!). A che diavolo Le serve concentrarsi? Non è già un uomo felice?

 

dralig[/quote]

 

Sono già un uomo felice, è vero. Dovrei ricordarmene più spesso.

Per quanto il mio Bach sia esitante, per quanto il mio Bennett stenti, quello che ho è già tanto.

Porterò questo commento sempre con me.

Grazie

 

Egregio Cla, ci sono parecchi - dovrei forse dire tanti - ottimi professionisti in svariati campi - dal giornalismo all'agricoltura, dall'insegnamento universitario alle attività imprenditoriali - che, da ragazzi, hanno trovato la loro strada grazie anche al mio aiuto: mi sono sempre guardato bene, nell'insegnamento, dal trascurare o sottovalutare gli indizi che dimostravano, negli allievi, inclinazioni diverse da quelle del far musica con la chitarra, e non ho mai pensato che questa fosse cosa da eletti, e l'andare in ufficio o in fabbrica cosa da reprobi. Dal mio punto di vista, il far musica per il proprio piacere spirituale, mentre ci si cura di una famiglia, è condizione ideale, e Bach - ottimo padre di una ventina di figli - approverebbe Lei molto più di molti dei suoi interpreti, grandi musicisti e pessimi genitori.

 

dralig

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Credo che, in questo caso, raggiungere un elevato grado di concentrazione non sia possibile, e nemmeno importante. Quella che Lei descrive è la situazione di un amateur che ritaglia un'ora della sua laboriosissima giornata da dedicare alla musica - fatto in sé straordinariamente bello e pieno di valore - mentre si trova in seno alla sua famiglia (con i bimbi che giocano, ovviamente, e meno male!). A che diavolo Le serve concentrarsi? Non è già un uomo felice?

dralig

 

Che bello leggere risposte come questa

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