Lulù Inviato 4 Gennaio 2011 Group: Membri Topic Count: 7 Content Count: 45 Reputation: 0 Joined: 07/05/2010 Status: Offline Inviato 4 Gennaio 2011 Tensione normale o forte? Sicuramente una scelta personale.Lo so bene. Ma il mio problema è questo:faccio 3 mesi con corde a tensione normale,mi piacciono,trovo che riesco ad esprimermi meglio,non sono così faticose eccetera. A volte però noto che ,specialmente i bassi,vibrano con grande ampiezza ed arrivano a toccarmi l'unghia del dito posizionato sulla corda sottostante,producendo quel friggimento che mi irrita i nervi come il rumore del gesso che stride sulla lavagna.Forse non avrò un'impostazione perfettissima,ma con le corde a tensione hard questo non succede. Altre volte noto che tendono a scivolare,a scappare sotto le dita.Con le hard tension non mi succede. Poi monto le hard tension. E' un altro modo di suonare. La destra deve dare più forza,i legati devo praticamente ri studiarli. Non so che direzione prendere. Ha un bel dire mio padre quando sentenzia " usa quelle con cui ti trovi meglio".Inoltre ci sono corde hard che sono veramente hard,altre meno. Non oso pensare le extra hard. D'altro canto non oso pensare le low tension. Vorrei prendere una direzione,e che sia quella definitiva. Qualsiasi consiglio,parere o delucidazione è veramente gradito. Grazie.
Cabulous Inviato 4 Gennaio 2011 Group: Membri Topic Count: 16 Content Count: 93 Reputation: 0 Joined: 08/03/2009 Status: Offline Inviato 4 Gennaio 2011 credo che il fatto che a tensione forte ti stanchino le mani, tu lo possa prendere come un motivo in più per migliorare la tua tecnica. Anche io a volte faccio fatica su alcuni pezzi... ma il problema non sono le corde, è il chitarrista che se avesse la mano più sicura non soffrirebbe di certo.
cla Inviato 4 Gennaio 2011 Group: Membri Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 10/05/2006 Status: Offline Inviato 4 Gennaio 2011 L'unica cosa da guardare, secondo me, è il suono. Utilizza quelle che ti permettono di avere un suono "migliore", che sembrano esaltare le caratteristiche del tuo strumento. Poi adattatici.
Piero Bonaguri Inviato 4 Gennaio 2011 Group: Membri Topic Count: 35 Content Count: 476 Reputation: 8 Joined: 21/11/2005 Status: Offline Inviato 4 Gennaio 2011 Mi sembra che i fattori in gioco siano almeno tre: le corde (naturalmente!), lo strumento e chi suona. per quanto riguarda il rapporto tra corda e strumento bisogna dire che ogni strumento ha una sua, diciamo, preferenza; se in teoria sembra vero che la corda tesa suona più forte, in certi strumenti la resa sonora è, invece, migliore con una corda meno tesa. Mi accorsi casualmente di questo quando notai che una delle mie chitarre aveva un suono più bello quando era accordata mezzo tono sotto: ne trassi la conseguenza che, a parità di intonazione, fosse meglio usare su quello strumento corde non tanto tese. E' un esperimento semplice che chiunque può fare. Poi in questo "gioco" tra chitarra e tipo di corda entra il fattore personale - cioè quale tipo di strumento (con le sue preferenze per corde più o meno tese) è più adatto a ciascuno di noi. La casistica qui è varia, ma per la mia esperienza, e quella di alcuni stimati colleghi che citerò, mi permetto di invitare a non sottovalutare i vantaggi di un approccio allo strumento che permetta di mantenere nel suonare una certa elasticità fisica, che poi si ripercuote anche in un approccio musicale non condizionato da eccesiva rigidezza. In una delle nostre conversazioni telefoniche l'amico Frederic Zigante mi diceva che noi chitarristi "di una certa età" - ma lui è assai più giovane di me - siamo stati condizionati, in fase di studio, da un approccio strumentale rigido (in Italia andava allora di moda indiscriminatamente la Ramirez, che poi mi sono accorto non essere uno strumento per tutte le mani). Un'altra testimonianza mi viene dal mio collega di conservatorio Walter Zanetti che, nella sua recentissima incisione di musiche liutistiche di Bach, ha deciso di tenere la sua chitarra accordata ad un diapason "filologico" e cioè abbastanza più basso del consueto, raccontandomi poi la soddisfazione, in termini di elasticità del pensiero musicale, derivante questo approccio meno "teso". Ciò detto, ognuno fa caso a sè ed in questi casi è difficile - se non impossibile - dare suggerimenti personalizzati senza conoscere, appunto, la persona, il suo modo di suonare e lo strumento che usa; strumento che occorre sia, anche per uno studente, il migliore possibile.
Lulù Inviato 5 Gennaio 2011 Group: Membri Topic Count: 7 Content Count: 45 Reputation: 0 Joined: 07/05/2010 Status: Offline Autore Inviato 5 Gennaio 2011 Già mi avete dato ottimi spunti per riflettere.Allora:x Cabolous:La mano non è quella di un concertista,ma non va male,anzi...Non credo che studiare con corde con cui fai più fatica,adattandotici,sia un buon studio,ma la vedo di più come una penitenza. x Cla: Concordo perfettamente. Così con Bonaguri. Credo che la chitarra preferisca corde tensione normale. La chitarra ha di suo un suono molto bello,caldo e ben definito,e come potenza di suono non scherza.Me ne sono resa conto le prime volte che la usavo...passare da una Yamaha 3A alla Giussani(di mio padre) è un bel salto di qualità sonora.Ne sono entusiasta.Con le corde a tensione normale il suono è più morbido,rotondo,l'intenzione del suono si sente molto bene(anche le indecisioni e gli errori ). Con quelle hard suona più forte,ma preferisco il suono delle tensioni normali.Se,quando studio,devo mettere la mia attenzione sulla forza non la metto su altre cose.Non ne vale la pena. Penso che sia meglio migliorare quei piccoli,ma fastidiosi difetti d'impostazione della sinistra per evitare che la corda,vibrando,mi vada a toccare le dita.Non mi interessa poi tanto il volume del suono,che c'è già di suo,peraltro,ma la qualità del suono ,che con le tensioni normali è più morbido,tenero,perchè no,ha una dolcezza diversa. Verissimo il discorso che la chitarra preferisce ,diciamo,rende meglio,con una certa accordatura. In do# min,ad esempio,rende molto di più,sembrano due chitarre. Ringrazio tutti
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