Vai al contenuto
Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Viaggiare con la chitarra


 Condividi

Messaggi raccomandati


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  19
  • Content Count:  42
  • Reputation:   8
  • Joined:  14/03/2006
  • Status:  Offline
  • Device:  Linux

Salve a tutti,

non scrivo molto qui per mancanza di tempo ma sono da anni un appassionato lettore.

Ultimamente mi capita di viaggiare molto con la chitarra e così ho accumulato dubbi e perplessità che vorrei condividere con voi, forse a qualcuno potranno essere utili le mie esperienze e forse qualcuno potrà contribuire a risolvere alcuni problemi.

 

I voli:

quando si deve viaggiare in aereo e non si vuole spendere una cifra enorme bisogna affidarsi alle compagnie low cost (che spesso lo sono solo di nome e pochissimo di fatto, ma questo è un altro discorso).

Per esperienza ho visto che quando si viaggia con rayanair, forse la più famosa tra queste compagnie l'unico modo per stare tranquillo viaggiando con la chitarra è acquistare un biglietto “extra item seat” aggiuntivo: con questo biglietto si riserva appunto un posto aggiuntivo al nostro fianco su cui sistemare la chitarra.

Easyjet invece, solo da poco tempo, permette di viaggiare con la chitarra come bagaglio a mano (l'inconveniente in questo caso è non poter portare un altro bagaglio a mano).

 

Entrambe le possibilità mi hanno dato modo di riflettere sui modelli di custodie esistenti nel mercato e ipotizzare la loro reale utilità o meno:

per prima cosa devo dire che la più comoda con cui ho viaggiato è stata una VGV in poliuretano con chiusura zip e tasca anteriore: la comodità in questo caso è dovuta ad una tasca anteriore molto capiente che risolve il problema del peso del bagaglio a mano, caricando la chitarra per esempio con tutti gli spartiti, quaderni e astucci vari, o addirittura un laptop di medie dimensioni.

I contro sono un peso veramente eccessivo, sia della custodia in sé e sia ovviamente per il carico aggiunto.

 

Altre custodie molto comode sono quelle in fiberglass, di aspetto futuristico, sono molto leggere e spesso danno l'illusione che in caso di estrema necessità possano anche fungere da gommone di salvataggio.

Sono poco resistenti, non ci si può salire sopra per dire ma mi è capitato di dover imbarcare la chitarra gli altri bagagli e allentando le corde e sistemando della gomma piuma in alcuni punti strategici dell'interno della chitarra ho sempre evitato di danneggiare lo strumento. (forse è stata fortuna)

 

In quei momenti, mentre volavo e non avendo la chitarra a mio fianco pensavo se non fosse stato il caso di acquistare delle custodie ancora più resistenti (magari in fibra di carbonio) per stare ancora più sicuro: ultimamente ce ne sono anche a prezzi non esagerati e in ogni caso varrebbero se servissero realmente a garantire la sicurezza al 100% di uno strumento.

 

Le mie perplessità ora sono: è mai possibile che nessuno abbia capito l'utilità di appiccicare una tasca anteriore anche in custodie robuste e dall'aspetto accattivante, o è solo una mia esigenza del tutto futile e ridicola che voi avete risolto in modi più intelligenti o dispendiosi?

E inoltre: ha senso comprare una custodia più robusta e resistente, ma spesso più pesante sapendo che mai più si imbarcherà la chitarra con i bagagli nella stiva, e quindi riducendo le possibilità che questo avvengo a fortuiti imprevisti come aver dimenticato di acquistare il biglietto, o dover viaggiare con una chitarra in più?

 

E in ultima cosa, a chi viaggia spesso vorrei chiedere, ripetendomi: avete trovato soluzioni migliori delle mie per viaggiare con lo strumento con un minimo di serenità? Ci sono compagnie aeree che permettono di portare la chitarra con sé in cabina? E in quelle in cui è permesso è permesso anche viaggiare con un ulteriore bagaglio a mano?

 

Mi scuso in anticipo per la poca rilevanza e per il poco interesse sotto l'aspetto strettamente musicale della discussione, e per l'eccessiva prolissità di quello che ho scritto.

 

Buono studio a tutti,

Giacomo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite NicolaPignatiello

La Germanwings permette di portare in cabina la chitarra come bagaglio a mano se la custodia è morbida.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  37
  • Content Count:  476
  • Reputation:   8
  • Joined:  21/11/2005
  • Status:  Offline

Temo che la normativa internazionale ci dia torto: le dimensioni ufficialmente consentite per il bagaglio a mano sono inferiori a quelle di una chitarra.

 

Ciò detto, la politica delle autorità aeroportuali e delle compagnie aeree mi pare che tenda ad oscillare tra un rigido rispetto della normativa ed una flessibilità, e per questo sembra difficile dare indicazioni sicure.

 

Una compagnia una volta mi impose l'acquisto dell'extraseat, salvo poi mettere in difficoltà l'equipaggio a volo già imbarcato e prima del decollo - perché al momento di contare i passeggeri imbarcati se ne trovava uno in meno, non avendo l'equipaggio contato la chitarra come passeggero. Quando spiegai loro che avevo comprato un posto per la chitarra mi guardarono sorpresi...

 

In effetti la custodia rigida ed ingombrante sembra ridurre drasticamente le chances di portarsi la chitarra in cabina (a meno di non acquistare appunto l'extraseat) il problema a quel punto, spedendo la chitarra come bagaglio, diventa che la chitarra può venire sballottata, cadere dal trenino portabagagli, essere imbarcata su un altro volo per errore, eccetera....I rimborsi in caso di smarrimento o danneggiamento sono irrisori.

 

Io ho comprato l'anno scorso una bella custodia in fiberglass, ma nei dieci voli che ho fatto successivamente all'acquisto non l'ho mai usata, e al momento mi regolo così:

 

preferisco evitare le low cost che possono avere un interesse particolare a fare pagare al passeggero tutto il pagabile (e poi, sommando tutto, alla fine rischiano di non essere poi così economiche...) e viaggiare con la chitarra come unico bagaglio a mano in custodia morbida e poco ingombrante.

Di solito non ci sono problemi al check-in (ove non chiedo mai se posso portarmi la chitarra) ed ai controlli di polizia, e se il problema sorge all'imbarco (attenzione ai voli operati con aerei molto piccoli tipo l'Atr o simili) è più conveniente anche alla compagnia cercare di risolverlo di comune accordo con il passeggero. La soluzione estrema di prendere il bagaglio all'imbarco e riconsegnarlo all'arrivo sottobordo è comunque preferibile a quella di spedirlo come bagaglio registrato. Finora comunque, almeno nell'ultimo anno, sono sempre riuscito a portare la chitarra con me.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  19
  • Content Count:  42
  • Reputation:   8
  • Joined:  14/03/2006
  • Status:  Offline
  • Device:  Linux

Temo che la normativa internazionale ci dia torto: le dimensioni ufficialmente consentite per il bagaglio a mano sono inferiori a quelle di una chitarra.

 

Ciò detto, la politica delle autorità aeroportuali e delle compagnie aeree mi pare che tenda ad oscillare tra un rigido rispetto della normativa ed una flessibilità, e per questo sembra difficile dare indicazioni sicure.

 

 

Easyjet però ha cambiato la regolamentazione interna, l'ha comunicato intorno alla metà di gennaio, ora non ho la possibilità di cercare nel sito ma mi ero appuntato questo:

 

"Saranno accettati a bordo strumenti fino a 30x117x38cm, in modo che possano entrare facilmente negli scompartimenti sopra i sedili."

 

e anche:

 

“Siamo orgogliosi di sostenere il ricco patrimonio musicale europeo e sappiamo che molti musicisti volano con noi per raggiungere festival e concerti in tutta Europa. Teniamo la loro attività in grande considerazione e crediamo che la politica di easyJet per gli strumenti musicali sarà musica per le loro orecchie”

 

credo che c'entri in qualche modo qualche sindacato dei musicisti, ma ripeto non posso controllare e quindi non vorrei dire fesserie.

 

 

 

Io ho comprato l'anno scorso una bella custodia in fiberglass, ma nei dieci voli che ho fatto successivamente all'acquisto non l'ho mai usata, e al momento mi regolo così:

 

preferisco evitare le low cost che possono avere un interesse particolare a fare pagare al passeggero tutto il pagabile (e poi, sommando tutto, alla fine rischiano di non essere poi così economiche...) e viaggiare con la chitarra come unico bagaglio a mano in custodia morbida e poco ingombrante.

Di solito non ci sono problemi al check-in (ove non chiedo mai se posso portarmi la chitarra) ed ai controlli di polizia, e se il problema sorge all'imbarco (attenzione ai voli operati con aerei molto piccoli tipo l'Atr o simili) è più conveniente anche alla compagnia cercare di risolverlo di comune accordo con il passeggero. La soluzione estrema di prendere il bagaglio all'imbarco e riconsegnarlo all'arrivo sottobordo è comunque preferibile a quella di spedirlo come bagaglio registrato. Finora comunque, almeno nell'ultimo anno, sono sempre riuscito a portare la chitarra con me.

 

Forse è colpa mia ma non mi sento di portare la chitarra in una custodia morbida ma se volesse essere così cortese da indicare qualche modello che lei ritiene affidabile che abbia soddisfatto i requisiti di sicurezza, robustezza e resistenza alla pioggia glie ne sarei grato.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  37
  • Content Count:  476
  • Reputation:   8
  • Joined:  21/11/2005
  • Status:  Offline

Come una compagnia possa aggirare pubblicamente e ufficialmente la normativa ENAC:

 

http://www.enac.gov.it/i_diritti_dei_passeggeri/cosa_portare_a_bordo/info-306815056.html

 

Rimane per me incomprensibile, anche se prendo atto della informazione che ci fornisce.

 

Sui modelli di custodie morbide temo di non essere particolarmente autorevole: a me basta che siano impermeabili, imbottite, leggere e di dimensioni ridotte; se mi durano anche solo due o tre anni va bene. Quella che ho ora è marchiata Stefy (spero di non fare inorridire i colleghi).Ma capisco benissimo chi è più esigente di me. Sono scelte personali, un po' come decidere se e quanto spendere per un'assicurazione infortunistica...(quella invece l'ho fatta, anche se Segovia diceva: "e chi mi assicura contro gli assicuratori?").

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Group:  Membri
  • Topic Count:  19
  • Content Count:  42
  • Reputation:   8
  • Joined:  14/03/2006
  • Status:  Offline
  • Device:  Linux

Come una compagnia possa aggirare pubblicamente e ufficialmente la normativa ENAC:

 

http://www.enac.gov.it/i_diritti_dei_passeggeri/cosa_portare_a_bordo/info-306815056.html

 

Rimane per me incomprensibile, anche se prendo atto della informazione che ci fornisce.

 

A questo indirizzo:

http://www.easyjet.com/IT/prenota/regulations.html#baggage

alla voce “Tariffe per attrezzature sportive e strumenti musicali”

dove è indicato “Strumenti musicali” si legge:

 

«Gli strumenti musicali possono essere trasportati solo nella cabina dell'aeromobile e devono essere sistemati negli scomparti sopra i sedili, previa la disponibilità di spazio e rigorosamente a discrezione del Comandante. Gli strumenti, inclusa la custodia, non devono essere di dimensioni superiori a 30x117x38 cm. Gli strumenti che rientrano in questa categoria sono i seguenti: violino, viola, ottavino, flauto, clarinetto, corno e tromba.

Tutti gli strumenti di dimensioni superiori a 30x117x38 cm devono essere imbarcati come bagaglio registrato. Il peso massimo per ogni singolo bagaglio è di 32 kg.»

 

La chitarra in una custodia di normali dimensioni rientra nelle dimensioni previste di 30x117x38.

 

Altro non saprei dire.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per favore accedi per lasciare un commento

Potrai lasciare un commento dopo aver effettuato l'accesso



Accedi Ora
 Condividi

×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

Usando il Forum dichiari di essere d'accordo con i nostri Terms of Use.