Ospite NicolaPignatiello Inviato 15 Novembre 2011 Inviato 15 Novembre 2011 Mi sono imbattutto in un articolo scritto dal M° Attademo sul Corriere Musicale. Articolo Corriere Musicale Oltre alla riflessione riguardante i titoli artistici, mi ha molto colpito il caso del Conservatorio Veneto. Quella di indire concorsi in maniera da non farlo sapere ai possibili partecipanti e favorire, in questa maniera, i pochi "amici"del posto è un'abitudine che pensavo fosse tipica dei piccoli consigli comunali e non di istituzioni come un Conservatorio. Mi stupisco anche del fatto che essendo questo un forum frequentato da moltissimi musicisti, nessuno abbia aperto in precedenza una discussione su questo argomento, sicuro del fatto che qualche interessato a questa graduatoria sia anche utente del forum.
Taltomar Inviato 16 Novembre 2011 Group: Membri Topic Count: 18 Content Count: 73 Reputation: 2 Joined: 22/01/2008 Status: Offline Device: Windows Inviato 16 Novembre 2011 Mi sono imbattutto in un articolo scritto dal M° Attademo sul Corriere Musicale.Oltre alla riflessione riguardante i titoli artistici, mi ha molto colpito il caso del Conservatorio Veneto. Quella di indire concorsi in maniera da non farlo sapere ai possibili partecipanti e favorire, in questa maniera, i pochi "amici"del posto è un'abitudine che pensavo fosse tipica dei piccoli consigli comunali e non di istituzioni come un Conservatorio. Nulla di nuovo sotto il sole italiota. Il problema è che queste cose succedono non solo nei conservatori ma - ben più grave - anche all'interno di strutture pubbliche come gli ospedali... Taltomar
Ospite Bernardo Gui Inviato 28 Novembre 2011 Inviato 28 Novembre 2011 qualche interessato a questa graduatoria sia anche utente del forum. Appunto...
Ospite Bernardo Gui Inviato 4 Dicembre 2011 Inviato 4 Dicembre 2011 [...] Va in pensione il maestro di clarinetto? Il suo corso viene «congelato», spedito ai box pur di non fare arrivare un altro clarinettista che si vuole trasferire da un altro Conservatorio magari considerato non all'altezza. Poi, una volta iniziato l'anno, la cattedra viene coperta con una supplenza annuale. E a questo punto i direttori non pescano più dalla lista nazionale dei trasferimenti ma dalle graduatorie locali, compilate dai singoli Conservatori. Così c'è più margine di manovra per una valutazione artistica ma anche per aiutini, favoritismi e raccomandazioni. Il caso è arrivato in Parlamento con un'interrogazione di Giovanni Lolli (Pd) che parla di 177 cattedre congelate in tutti i Conservatori, 14 solo in quello romano di Santa Cecilia. Almeno un centinaio i ricorsi presentati dai professori che avevano chiesto il trasferimento e si sono visti scavalcare dai supplenti locali. Ricorsi spesso vinti con risarcimento del danno, tanto che l'interrogazione chiede chi debba ripagare il danno alle casse dello Stato. «La nostra è solo legittima difesa», risponde Bruno Carioti, presidente della conferenza dei direttori di Conservatorio. «Il meccanismo dell'anzianità e delle esigenze familiari non tiene conto del fatto che i Conservatori devono produrre artisti». E quindi «se ho bisogno di un professore di pianoforte devo poter scegliere tra uno specializzato nel repertorio di Chopin, un altro bravissimo con Mozart e un altro ancora che magari suona meno bene ma è adatto per insegnare ai bambini». Ma le graduatorie locali non favoriscono i raccomandati locali? «Può accadere ma saranno casi isolati. Se guardiamo solo all'anzianità e ai problemi familiari che fine fa il livello artistico?». [...] Corriere della Sera
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