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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Duo Guglielmi-Mattiuzzo - Simone Fontanelli - Continuities (2012)


CaMat
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Simone Fontanelli (1961)

Continuities
sull'omonima poesia Walt Whitman (2012)

dedicato a Gabriele Guglielmi e Carlo Mattiuzzo

prima esecuzione assoluta
registrazione live in concerto
Chiesa di San Gregorio | Treviso, 23 marzo 2013


* * *

 

Continuities”, per flauto e chitarra, è stato composto nel 2012 su invito del duo Gabriele Guglielmi (flauto) e Carlo Mattiuzzo (chitarra) ed è ad essi dedicato. Secondo specifica richiesta del Duo, il brano avrebbe poi dovuto collocarsi all’interno di un programma che si rifaceva al concetto di Movimento nelle sue più varie accezioni.

 

La ricerca di un materiale musicale che rispondesse a quel concetto poteva già contare su elementi suggeriti dalla stessa combinazione flauto-chitarra, la quale offre molte possibilità dinamiche, di fraseggio, di virtuosismo e soprattutto di dialogo espressivo. Tuttavia ritenevo che ciò non sarebbe stato sufficiente se non lo avessi “agganciato” in qualche modo ad una immagine o ad un testo poetico e da esso non mi fossi lasciato ispirare.

 

La poesia “Continuities” (da cui il titolo del mio brano) dello scrittore americano Walt Whitman (1819 -1892), riportata qui sotto, ha offerto questa preziosa possibilità di “aggancio” e di ispirazione. Il linguaggio di Whitman è ricco di suggestioni ritmiche, immagini incalzanti e fa uso di una continua trasformazione del materiale poetico di per sé estremamente dinamico ed espressivo.

 

Come nelle parole di Whitman, così nel materiale musicale del mio pezzo “Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto…”. Il materiale si trasforma, ritorna, cede il passo ad altro materiale, ad altri gesti e situazioni che a loro volta ne provocano altre, in un dialogo continuo a volte giocoso, oppure aggressivo e provocatorio o, infine, sereno e in sintonia tra due personaggi che parlano con i suoni. Il Tempo Musicale stesso non si blocca mai, sospinto dal ritmo e dal colore del suono, fino ad approdare ad “Andante” dal carattere malinconico e cantabile, come se i due strumenti (i due personaggi) si ritrovassero a camminare in uno spazio e in un tempo senza visibili confini. - Simone Fontanelli

 

 

CONTINUITIES

di Walt Whitman (1819-1892)

Nothing is ever really lost, or can be lost,
No birth, identity, form--no object of the world.
Nor life, nor force, nor any visible thing;
Appearance must not foil, nor shifted sphere confuse thy brain.
Ample are time and space--ample the fields of Nature.
The body, sluggish, aged, cold--the embers left from earlier fires,
The light in the eye grown dim, shall duly flame again;
The sun now low in the west rises for mornings and for noons continual;
To frozen clods ever the spring's invisible law returns,
With grass and flowers and summer fruits and corn.

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