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Programma del diploma?!? boh...


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Ciao a tutti, ieri ho sostenuto l'esame di ottavo anno e vorrei iniziare da subito a preparare il diploma dato che il lavoro da fare è tanto! Dato che in questo forum c'è un'altissima percentuale di validissimi musicisti, chitarristi, compositori e maestri, perchè non chiedere qui le risposte alle mie domande? Sarebbe da stupidi non farlo... :) Il mio insegnate dovrebbe prepararmi un ipotetico programma fra pochi giorni, nel frattempo avrei piacere di una vostra risposta.

 

Indipendentemente dalla difficoltà di esecuzione, qual'è secondo voi il miglior programma da diploma? Mi piacerebbe portare un programma per puntare in alto, possibilmente non noioso da ascoltare.. Insomma un programmino coi fiocchi! Cosa consigliereste voi? Potete dire ciò che volete l'importante è che rientri nel programma ministeriale e nel tempo massimo.

 

Vi ringrazio anticipatamente e aspetto con ansia vostre notizie in modo da poter scegliere e mettermi a lavorare subito..

 

Marco alias akaros

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Scegli i pezzi che ti piacciono di più, secondo i tuoi gusti.

Io non mi preoccuperei per il fattore "noia".

 

Divertiti

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Io partirei dalle cose "irrinunciabili", quelle che mi interessano di più tra quelle che possono venirmi meglio (può essere una certa Suite di Bach oppure il Capriccio Diabolico di castelnuovo - Tedesco, ecc.).

Poi cercherei degli abbinamenti, tenendo conto a quel punto delle durate, ma non solo.

Ho appena ascoltato a un diploma la Sonata Op. 22 di Sor seguita dalla Sonata Romantica di Ponce e poi dallo Studio da Concerto di Ghedini.

Anche se uno ama alla follia i tre pezzi presi separatamente, secondo me è almeno pericoloso, se non sbagliato, metterli insieme in sequenza.

E' un po' come mettere insieme il primo piatto col secondo e il dessert al ristorante; oltre alla bontà di ciascun piatto vanno valutati anche gli accostamenti e la digeribilità del tutto.

Per rendere ascoltabile una sequenza di tre pezzi così (anche ad un esame, figuriamoci in un concerto) ci vogliono poi delle doti interpretative particolari, altrimenti meglio scegliere il pezzo irrinunciabile tra quei tre e circondarlo di compagnia più adeguata.

Un altro criterio che adotterei (se poi voglio fare una certa strada) è scegliere pezzi il più possibile "spendibili" in concorsi e programmi da concerto.

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Ciao a tutti, ieri ho sostenuto l'esame di ottavo anno e vorrei iniziare da subito a preparare il diploma dato che il lavoro da fare è tanto!

 

Auguri per il tuo Ottavo. Presumo sia andato tutto bene.

 

Indipendentemente dalla difficoltà di esecuzione, qual'è secondo voi il miglior programma da diploma? Mi piacerebbe portare un programma per puntare in alto, possibilmente non noioso da ascoltare.. Insomma un programmino coi fiocchi! Cosa consigliereste voi? Potete dire ciò che volete l'importante è che rientri nel programma ministeriale e nel tempo massimo.

 

a) una composizione per liuto, vihuela o chitarra antica trascritta dall'intavolatura dallo stesso candidato nel corso dell'ultimo biennio;

 

Ci sono alcune cose di Enríquez de Valderrábano che potrebbero rendere la tua trascrizione - e voglio sperare anche "esecuzione" - diversa dal solito procedere di accordi intervallato da due o tre mordenti da sbadiglio.

 

B) J.S. Bach: una delle seguenti composizioni originali per liuto: Fuga BVW 1000; Preludio, Fuga e Allegro BVW 998; Suites BVW 995, 996, 997, 1008.

 

Non amo Bach sulla chitarra e il mio consiglio è pertanto quello di selezionare l'opera che più ti piace e vorresti suonare.

Tuttavia presta attenzione alla Suite 997 e 1008. Sono molto utili per un eventuale sviluppo anche post-diploma.

 

c) Autori dell'Ottocento Giuliani: Sonata Op. 15; Rossiniane Op. 119, 120, 121, 122, 123, 124; Grande ouverture Op. 61; Sonata eroica Op. 150 Legnani: Variazioni Op. 16 Paganini: Grande Sonata per chitarra sola con accompagnamento (ad libitum) di violino. Regondi: Notturno Op. 19; Aria variata op. 21, Aria variata op. 22; Gran solo Op. 14; Fantasia Op. 16; Sonata Op. 22; Sonata Op. 25.

 

Direi la Grande Sonata in La Maggiore di Niccolò Paganini o in alternativa il Notturno Op.19 di Giulio Regondi.

I due pezzi sono diversi come struttura e come orientamento musicale.

Solo una cosa: evita la solita Sonata Op.15 o il Gran Solo.

 

d) Autori del Novecento: Castelnuovo-Tedesco: Sonata (Omaggio a Boccherini); Suite Op. 133; Capriccio diabolico (Omaggio a Paganini); Tarantella. Ponce: Sonata classica; Sonata romantica; Sonata terza; Sonatina meridional; Tema variato e finale; Variazioni e fuga sulla "Follia". Tansmann: Cavatina e danza pomposa. Moreno-Torroba: Sonatina in La maggiore; Sei pezzi caratteristici Turina: Sonata; Fandanguillo. Villa-Lobos: 4 studi di cui almeno due scelti fra i nn. 2, 3, 7, 10, 12.

 

Se suoni la Grande Sonata di Paganini sarebbe una gran scelta il Capriccio Diabolico (revisione Gilardino-Biscaldi).

Altrimenti - se al punto c) hai scelto Regondi - Sonata III di Manuel Ponce.

 

e) una importante composizione originale per chitarra di autore moderno o contemporaneo, preferibilmente italiano.

 

Molto dipende dalla tua conoscenza della musica del periodo Moderno e Contemporaneo per chitarra. Il mio suggerimento va verso la musica di Gilardino sulla quale sto lavorando da qualche anno ma la scelta è davvero ampia e molto dipende, ancora una volta, dalle tue capacità tecnico-meccaniche.

Con questo, Marco, non voglio dire che devi selezionare un repertorio che "sapresti fare", bada bene. Anzi, proprio il contrario: scegli dei brani che ti mettano in difficoltà e che ti facciano lavorare duramente su elementi tecnico-meccanici che conosci meno.

Hai da scegliere anche se si tratta di autori non italiani - il programma recita preferibilmente - su tutto il nuovo Archivio Segovia

(http://www.angelogilardino.com/shop/ita/SegoviaArchive.htm)

 

Se dovessi optare per un brano di Gilardino prova a leggere "Tríptico de las visiones".

 

Ti si prepara un'estate molto calda.

 

Buon lavoro e complimenti per la tua carriera scolastica.

 

CP

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Non amo Bach sulla chitarra

 

Sei uno dei pochissimi! Lo so perchè... anche io ne faccio parte :)

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Io partirei dalle cose "irrinunciabili", quelle che mi interessano di più tra quelle che possono venirmi meglio (può essere una certa Suite di Bach oppure il Capriccio Diabolico di castelnuovo - Tedesco, ecc.).

 

Io credo che anche durante la preparazione del diploma si debba lavorare a cose nuove non a quello che può venirmi meglio...

Altrimenti non si migliora mai.

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Su questo argomento concordo totalmente con quello che ha scritto qualche tempo fa sul forum Angelo Gilardino: si studia quello che non viene bene, ma all'esame si porta quello che ci viene meglio.

Non consiglierei proprio a nessuno di fare diversamente.

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Su questo argomento concordo totalmente con quello che ha scritto qualche tempo fa sul forum Angelo Gilardino: si studia quello che non viene bene, ma all'esame si porta quello che ci viene meglio.

Non consiglierei proprio a nessuno di fare diversamente.

 

Saggio consiglio, ma nella fattispecie mi trovo d'accordo con Loredana.

Infatti, se non erro, suggerisci la scelta di un brano - che non è ancora neanche stato letto - solo per la sua compatibilità con l'esecutore.

Il consiglio di Gilardino riguarda un repertorio che si conosce o sul quale si è quantomeno lavorato per un periodo di tempo minimo. Allora si: scegliere le carte migliori per giocare al meglio.

 

Trattandosi di un esame e non di un concerto credo sia più opportuno, visto e considerato che il candidato non conosce i pezzi, che il docente lo indirizzi verso i punti dolenti dei suoi gusti o della sua tecnica.

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Vi ringrazio tutti per le risposte che mi avete dato.. Mi sono di grande aiuto!

Cristiano, tu hai detto che se scelgo Paganini allora è bene associare il Capriccio Diabolico (sei sicuro che si possa usare quello di Biscaldi-Gilardino?) invece se porto Regondi allora è meglio associarlo a Ponce.. In base a quali criteri si fanno queste associazioni? Inoltre concordo con te e loredana sul fatto di studiare brani che impegnano i lati meno esplorati della propria tecnica esecutiva.. Da domani inizio subito a leggermi paganini e il capriccio diabolico!

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No, io davo semplicemente dei criteri per la scelta del programma "finale", quello da portare all'esame. D'accordissimo, come avevo già detto, sul fatto di lavorare in modo particolare su quello che non viene meglio. E' che a volte poi - faccio esami ormai da venticinque anni e se ne vedono di tutti i colori -le due cose si confondono, o perchè il tempo è quello che è o per altro, e alla fine può capitare di ascoltare programmi inadatti alle caratteristiche di chi suona; la prestazione e quindi il voto ne risentono.

Se l'insegnante conosce l'allievo dovrebbe anche aiutarlo a rendersi conto delle sue caratteristiche e, da un lato, stimolarlo a colmare le lacune ed aprirsi a nuove possibilità, d'altro lato aiutarlo ad usare intelligentemente di tali personali caratteristiche tecniche, temperamentali e artistiche, sempre con l'occhio al tempo a disposizione.

 

L'esempio di Paganini ne Castelnuovo- Tedesco mi pare aiuti; sono due pezzi caratterizzati da un certo tipo di virtuosismo tecnico. Se un allievo ha altre caratteristiche, certo può essere opportuno che se li studi per essere stimolato a migliorare, ma direi che è praticamente impossibile, e lo si capisce benissimo prima se si è minimamente realisti, che quelli siano i pezzi su cui può rendere meglio. Prima lo capisce anche lui, meglio è.

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