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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Eccidio


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Ho fatto l'esame il 10 luglio...siamo stati rimandati in tutte le materie in 9 su 11.....come si recupera un orrore del genere?

Credo di aver fatto il mio meglio...dunque non da meritare 5 in tutto e poi rimandata in tutte le prove e vi erano ragazzi molto più bravi di me che hanno ottenuto lo stesso risultato...E' inutile tentarlo a settembre, vero?

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Ho fatto l'esame il 10 luglio...siamo stati rimandati in tutte le materie in 9 su 11.....come si recupera un orrore del genere?

Credo di aver fatto il mio meglio...dunque non da meritare 5 in tutto e poi rimandata in tutte le prove e vi erano ragazzi molto più bravi di me che hanno ottenuto lo stesso risultato...E' inutile tentarlo a settembre, vero?

... hai fatto l'esame al "Santa Cecilia"? ... che in quel posto se ne vedono delle belle...
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Si...Santa Cecilia...Il mio insegnante dice che mi vuol far suonare 4 volte ad agosto per farmi superare la timidezza anche se io non credo sia solo lì il problema....Cioè..Sembra che uno dei titolari di cattedra abbia detto che ci ha trovati tutti insicuri e non maturi musicalmente...Anche il mio insegnante dice che è la prima volta che assiste ad un fenomeno del genere...Forse volevano scoraggiare i privatisti ma ora io non so che fare...Non me la sento di suonare 4 volte ad agosto in questo momento e poi dubito della recuperabilità dell'esame...Non so se rimandare tutto all'anno prossimo.....

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A Cuneo (a parte chi legge il giornale) sono abbastanza buoni.

All'esame di solfeggio un membro della commissione aveva offerto della cioccolata ad una mia amica...

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Dipende dal livello di perparazione a cui si è; se il livello è adeguato almeno alla sufficenza io consiglierei di riprovare l'esame a settembre cercando nel frattempo di capire su cosa bisogna lavorare.

 

Certo, quello della commissione appare un comportamento abbastanza strano (c'è da dire però che io non ho sentito gli esami; se sono insufficienti sono insufficienti e c'è poco da fare, anche se fossero in cinquanta il voto non può essere diverso; però è vero che statisticamente sembra una stranezza).

La commissione non è tenuta a dare spiegazioni del voto, ma neanche è obbligata a non farlo - normalmente nel mio conservatorio e in quelli in cui sono commissario esterno alla fine diciamo il voto e ne diamo le ragioni al candidato; forse si potrebbe con tatto chiedere a qualche componente della commissione come vede la cosa.

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....Il mio insegnante ha parlato con uno dei titolari di cattedra...Sembra che abbiano trovato tutti insicuri e dunque non pronti a superare l'esame...La cosa triste è che io ho 5 in tutte le prove...Sembra una beffa non so...Non credo di riuscire a tentarlo di nuovo...Ho studiato ininterrottamente tutto l'anno anche fino a 8 ore giornaliere quando possibile...Sarà forse per il 2007....

Grazie

Ilaria

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Altra considerazione: gli esami sono pubblici, quindi presumo l'insegnante abbia assistito alla prova. La sua valutazione è in linea con quella della commissione? E prima dell'esame era di quel tipo? Cioè la trovava "insicura e non pronta a superare l'esame"?

 

Se la risposta è sì, chiaramente l'esame è stato un po' "tentato"; allora uno può "provarci" (come mi consigliò una volta un vigile urbano a Roma quando ero senza biglietto e volevo prendere l'autobus...), ma non si deve poi meravigliare se l'esame non va.

Se la risposta è no ci sono due possibilità:

1) la preparazione era giudicata adeguata dall'insegnante prima dell'esame, ma all'esame c'è stato un calo di rendimento dovuto a emotività o altro. E' un punto su cui lavorare.

2) Il rendimento dell'esame è stato in linea con la preparazione, e allora c'è una discrepanza tra il voto che avrebbe espresso l'insegnante e quello assegnato dalla commissione. In questo secondo caso, bisogna vedere chi ha ragione...

Ci possono essere commissioni che penalizzano ingiustamente i privatisti - e allora è meglio cambiare conservatorio e prendere anche altri provvedimenti se è il caso; ma spesso i privatisti che mi capita di ascoltare agli esami prendono voti più bassi degli interni perché la loro preparazione è più carente.

E allora il problema sarebbe dell'insegnante, più che della commisssione d'esame...

A questo punto i ragionamenti in astratto si fermano...per dire di più, come altre volte emerso sul forum, bisognerebbe vedere e ascoltare di persona.

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....No, il mio insegnante non ha assistito alla prova. Ci siamo salutati un pò di tempo prima dell'esame perchè lui non aveva tempo di farmi l'ultima lezione e doveva partire...Visto come sono andate le cose mi ha proposto di suonare quattro volte ad agosto in pubblico e di accompagnarmi all'esame a settembre per vedere di persona come si svolgono le cose...Il punto è che attualmente non so se me la sento di suonare 4 volte e di ripetere l'esame. Credo che potrebbe solo andare peggio di come è andata. La sensazione che avevo quando ho finito l'esame era quella di aver dato il mio meglio, considernado le difficoltà emotive e tecniche...Ho anche avuto una discreta fortuna considerando che sono stati estratti a sorte uno studio di sor e un brano dell'800 su cui non ho problemi...In particolare il brano dell'800 (Giuliani op111 studio n°11) non lo trovo solo più agevole da suonare ma mi piace particolarmente eseguirlo rispetto agli altri 2 che abbiamo scelto....Dunque non so...Mi aspetto solo che possa andare peggio di come è andata,oppure, nella migliore delle ipotesi,che io suoni più o meno come ho suonato il 10 luglio....Il mio insegnante sosteneva che io fossi ad un buon livello di quinto anno ma forse un altro anno non può che farmi bene..

Ilaria

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Se l'insegnante diceva che il livello è buono (e se lui è attendibile, cioè sa il fatto suo, è onesto e ha esperienza come "preparatore" di candidati agli esami) io potendo insisterei. Tra l'altro non è sicuro che il prossimo anno i privatisti possano sostenere gli esami, e in vista anche di un proseguimento degli studi è meglio formalizzare i risultati raggiunti finora.

 

Prima di tutto io ci metterei una pausa di riposo e svago di almeno una settimana, poi riprenderei. Adesso è difficile e non serve prendere decisioni.

Oltre al suonare in pubblico suggerisco una cosa che faccio spesso con i miei allievi di conservatorio quando hanno esami, e cioè la “prova d’esame”. A partire diciamo da qualche mese prima dell’esame – prima è inutile - dedico ogni tanto una lezione ad una simulazione dell’esame, nella quale l’allievo suona senza interruzioni o commenti da parte mia durante la performance. Io mi limito ad annotare su un foglio le single prove, il risultato di ogni prova, la media finale, e osservazioni (positive e di correzione) rispetto a quello che ascolto.

Alla fine dedico qualche minuto a spiegare quello che è scritto sul foglio, che poi lascio all’allievo. Dopo qualche settimana si ripete l’esperimento, - io non riguardo il foglio della volta prima per non farmi influenzare - e così via, potendo, per tre o quattro volte. Alla fine l’allievo ha a disposizione sui fogli uno specchio del lavoro fatto, dei suoi punti di forza e di quelli deboli, e di come ci ha lavorato su.

Per me si è rivelato un sistema valido: ho appena festeggiato il mio trentesimo diploma (un bel dieci) e non sono poi ancora tanto vecchio…

In bocca al lupo.

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Se l'insegnante diceva che il livello è buono (e se lui è attendibile, cioè sa il fatto suo, è onesto e ha esperienza come "preparatore" di candidati agli esami) io potendo insisterei. Tra l'altro non è sicuro che il prossimo anno i privatisti possano sostenere gli esami, e in vista anche di un proseguimento degli studi è meglio formalizzare i risultati raggiunti finora.

 

Prima di tutto io ci metterei una pausa di riposo e svago di almeno una settimana, poi riprenderei. Adesso è difficile e non serve prendere decisioni.

Oltre al suonare in pubblico suggerisco una cosa che faccio spesso con i miei allievi di conservatorio quando hanno esami, e cioè la “prova d’esame”. A partire diciamo da qualche mese prima dell’esame – prima è inutile - dedico ogni tanto una lezione ad una simulazione dell’esame, nella quale l’allievo suona senza interruzioni o commenti da parte mia durante la performance. Io mi limito ad annotare su un foglio le single prove, il risultato di ogni prova, la media finale, e osservazioni (positive e di correzione) rispetto a quello che ascolto.

Alla fine dedico qualche minuto a spiegare quello che è scritto sul foglio, che poi lascio all’allievo. Dopo qualche settimana si ripete l’esperimento, - io non riguardo il foglio della volta prima per non farmi influenzare - e così via, potendo, per tre o quattro volte. Alla fine l’allievo ha a disposizione sui fogli uno specchio del lavoro fatto, dei suoi punti di forza e di quelli deboli, e di come ci ha lavorato su.

Per me si è rivelato un sistema valido: ho appena festeggiato il mio trentesimo diploma (un bel dieci) e non sono poi ancora tanto vecchio…

In bocca al lupo.

Il limite di queste discussioni è rappresentato dal fatto che non essendo stati nessuno di noi presenti all'esame in questione possiamo solo formulare ipotesi generiche. E tra l'altro non è affatto detto che se fossimo stati presenti avremmo poi espresso giudizi in tutto simili, visto che ognuno di noi, e questo può essere ampiamente legittimo, ha un suo proprio modo di vedere e di intendere la musica e la chitarra.

Recentemente mi è capitato di essere in una commissione di un concorso dove un docente voleva spacciare il suono di un suo allievo come particolarmente "brillante" e quindi si stupiva del fatto che fosse non apprezzato. In realtà si trattava semplicemente di un suono pessimo, sembrava prodotto dalla punta di uno spillo!!

 

Anche io adotto un metodo simile a quello di Piero per la valutazione degli alunni nell'imminenza degli esami. Naturalmente le prove-esami sono pubbliche.

 

Se devo essere onesto nei circa mille esami a cui ho "dovuto" assistere per le mie funzioni di docente di Conservatorio, ho potuto vedere che il numero di coloro che tentano l'esame non è affatto basso.

Quest'anno ad Avellino abbiamo bocciato anche alunni con tre e quattro.

 

Credo che se la valutazione dei docenti è stata di 5 in tutte le prove, questo significa che vi possano essere dei margini per poter recuperare nei mesi estivi, anche maturando sicurezza con concerti pubblici.

Uno dei problemi che assillano di più gli studenti di oggi è proprio quello della insicurezza derivante dalla scarsità delle esibizioni pubbliche a cui si sottopongono.

Io, se posso permettermi un suggerimento, sarei per insistere (magari dopo una decina di giorni di riposo) e di non buttare al vento mesi di preparazione rimandando di un anno.

Tra l'altro, come suggeriva Piero, con i tempi che corrono non si ha nessuna sicurezza di ciò che si potrà fare il prossimo anno.

LM

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