Angelo Gilardino Inviato 28 Luglio 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 28 Luglio 2006 Se il movimento è ben preparato, eseguito economicamente e perfettamente controllato, non importa a quale sequenza si applica scusa dralig non ho ben capito ... mi stai dicendo che magari anche col solo indice-medio se ben allenati posso eseguire tutte le scale che voglio, magari anche in terzine, senza per forza andare col i-m-a? grazie Non vorrei creare confusione. Primo, occorre muovere le dita nel modo più economico e più efficace. Il movimento è fondamentalmente sempre lo stesso, a qualunque sequenza di note lo si applichi (scale, arpeggi, note ribattute, note simultanee) e quale che sia la sua fase terminale (libera o appoggiata). Detto ciò, è ovvio che ciascun esecutore abbia delle formule che gli riescono bene (cioè più spontaneamente e quindi anche più rapidamente) e altre che gli riescono meno bene: c'è chi suona "meglio" la successione p-i-m-a e chi suona meglio la successione p-a-m-i, etc. Le scale a coppie di dita (im, mi, ia, ai, ma, am) danno luogo a risultati diversi a seconda dell'esecutore, e così pure quelle a tre dita (ami, ima, mia, mai). Ciascuno ha le sue combinazioni preferite. Io, ai miei tempi, adoperavo la formula pim, e mi andava benissimo... dralig
Gaetano Balzano Inviato 28 Luglio 2006 Group: Membri Topic Count: 47 Content Count: 134 Reputation: 0 Joined: 14/03/2006 Status: Offline Autore Inviato 28 Luglio 2006 ho capito benissimo ... davvero grazie a tutti mi applicherò
liccardo Inviato 1 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 4 Reputation: 0 Joined: 01/12/2006 Status: Offline Inviato 1 Dicembre 2006 ciao per velocizzare le mano destra per gli arpeggi ti consiglio i 120 arpeggi di mauro giuliani in questa opera si da poca importanza alla mano sinistra e si creano tutte le possibili combinazioni della mano destra su soli due accordi e sono fatti appositamente per creare velocita'per la mano destra .Giuliani aveva pensato questo metodo appositamente per il tuo scopo.
Butterfly Inviato 1 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 227 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Inviato 1 Dicembre 2006 mentre per quanto riguarda le scale o esercizi specifici su corda singola che non siano apreggi? ..... Ci si deve occupare della preparazione, dell'esecuzione e del controllo dei movimenti, non tanto della loro applicazione a sequenze di note comunque disposte (scale, arpeggi, etc.). Se il movimento è ben preparato, eseguito economicamente e perfettamente controllato, non importa a quale sequenza si applica. Le tecniche che prescrivono sostanziali differenziazioni di movimento nelle varie applicazioni sono mal fondate. dralig Potrebbe gentilmente farmi capire meglio l'ultima frase? La tecnica del movimento in sè prevale sull'applicazione specifica perchè predispone ad affrontare qualunque tipo di sequenza... vuol dire questo? I famosi 120 arpeggi di Giuliani come si collocano in questo processo? Grazie! Butterfly
Angelo Gilardino Inviato 1 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 1 Dicembre 2006 mentre per quanto riguarda le scale o esercizi specifici su corda singola che non siano apreggi? ..... Ci si deve occupare della preparazione, dell'esecuzione e del controllo dei movimenti, non tanto della loro applicazione a sequenze di note comunque disposte (scale, arpeggi, etc.). Se il movimento è ben preparato, eseguito economicamente e perfettamente controllato, non importa a quale sequenza si applica. Le tecniche che prescrivono sostanziali differenziazioni di movimento nelle varie applicazioni sono mal fondate. dralig Potrebbe gentilmente farmi capire meglio l'ultima frase? La tecnica del movimento in sè prevale sull'applicazione specifica perchè predispone ad affrontare qualunque tipo di sequenza... vuol dire questo? I famosi 120 arpeggi di Giuliani come si collocano in questo processo? Grazie! Butterfly Si. Che si suonino note singole, scale, arpeggi, accordi, tremoli, finanche rasgueados, il movimento delle dita della m.d. fondamentalmente è sempre lo stesso e varia soltanto nel modo di applicarsi alle corde. La radice è costante, le terminazioni diverse. Quando leggo discussioni riguardanti il fatidico tremolo - croce e delizia dei chitarristi - mi domando perché se ne debba discutere specificamente, come se si trattasse di una tecnica a sé. dralig
liccardo Inviato 5 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 0 Content Count: 4 Reputation: 0 Joined: 01/12/2006 Status: Offline Inviato 5 Dicembre 2006 penso che i 120 arpeggi di giuliani sia un'opera universale per la tecnica della chitarra ,nessun condizionamento armonico ne' interpetrativo ,ma esercizi di pura tecnica ,cio' significa che la tecnica e' un ausilio indispesabile per tutto il resto ,manco a dirlo e' l'opera 1 di giuliani come se volesse dirci che prima di suonare il resto .......
Butterfly Inviato 5 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 227 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Inviato 5 Dicembre 2006 penso che i 120 arpeggi di giuliani sia un'opera universale per la tecnica della chitarra ,nessun condizionamento armonico ne' interpetrativo ,ma esercizi di pura tecnica ,cio' significa che la tecnica e' un ausilio indispesabile per tutto il resto ,manco a dirlo e' l'opera 1 di giuliani come se volesse dirci che prima di suonare il resto ....... Scusa Liccardo, io ne ho studiato solo una ventina, da sola, ma ricordo a suo tempo di aver invece letto che si poteva sfruttare lo studio di quest'opera (analogamente alle scale) aggiungendo anche effetti di "piano" o "forte", oltre a diteggiature alternative. Insomma che si potevano movimentare un po' per non renderne meramente meccanica l'esecuzione. Ho capito male? Butterfly
Manu Inviato 6 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 207 Reputation: 0 Joined: 25/09/2006 Status: Offline Inviato 6 Dicembre 2006 Butterfly credo che ciò che dici non sia applicabile solamente agli arpeggi di Giuliani ma a tutto ,o almeno quasi ,''il materiale'' su cui si voglia attuare una ricerca tecnica.A mio parere è propio questo il lavoro che si dovrebbe fare.Cioè voglio dire:l'affrontare gli arpeggi di Giuliani come se fossero un ''varco doganale'' con l'ardente speranza che prima o poi si arrivi alla fine non credo che possa portare a nulla di costruttivo.La cosa importante ,a mio avviso, è andare a ricercare la pulizia ''fisica'' del suono l'autonomia di ogni singolo dito sia della mano destra che di quella sinistra e la sua corrispettiva padronanza sulle corde. Credo quindi che il ''materiale'' sia solo un elemento su cui debba ''ricadere'' praticamente la ricerca da noi attuata.
Butterfly Inviato 7 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 227 Content Count: 1196 Reputation: 0 Joined: 31/01/2006 Status: Offline Inviato 7 Dicembre 2006 Grazie Manu! Butterfly
Manu Inviato 7 Dicembre 2006 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 207 Reputation: 0 Joined: 25/09/2006 Status: Offline Inviato 7 Dicembre 2006 Prego di niente
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora