Cristiano Porqueddu Inviato 31 Luglio 2013 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 31 Luglio 2013 Dopo le recensioni in vendita, pensavo di aver visto di tutto. Ma oggi ho trovato un sito web di un trentenne (massimo trentacinquenne) che recensisce - nel 2013 - CD per chitarra di 25-30 anni fa. Proposte discografiche - per carità, anche valide- ma ugualmente di 25-30 anni fa che hanno evidentemente già ricevuto recensioni a tempo debito. Che hanno evidentemente già ottenuto spazio e visibilità sui media di quel periodo. Tralasciando l'evidente timore (o terrore) del "recensore" (che, per inciso, recensisce solo dischi "straordinari" "bellissimi" "ineguagliabili" ecc.) di imbarcarsi in recensioni di musica non conosciuta e di inimicarsi interpreti viventi o di dover domandare allo stesso interprete che accidenti sta suonando in un determinato CD, mi chiedo, davvero, quali possano essere le speranze di giovane musicista nei confronti di chi dovrebbe dare attenzione al suo lavoro se persino le piattaforme web ignorano produzioni discografiche contemporanee, di oggi, visibilissime, raggiungibilissime. Mi chiedo anche a che cosa serva recensire a 30 anni di distanza una pubblicazione probabilmente fuori catalogo, probabilmente stra-conosciuta. A meno che non si tratti di un disperato tentativo di perfezionamento S.E.O. In ogni modo, dai: ci sono giovani e giovanissimi musicisti che hanno bisogno di critiche, di spazio. Basta con questo atteggiamento da quotidiano che non vende nemmeno ai parenti del direttore. Plaudo per questo allo splendido lavoro di Andrea Aguzzi che aggiorna costantemente un blog con novità discografiche e pubblicazioni e lo ringrazio per la sua disponibilità ad aggiornare una importante sezione del Forum Italiano di Chitarra Classica.
Ospite Flavio Inviato 1 Settembre 2013 Inviato 1 Settembre 2013 Dopo le recensioni in vendita, pensavo di aver visto di tutto. Ma oggi ho trovato un sito web di un trentenne (massimo trentacinquenne) che recensisce - nel 2013 - CD per chitarra di 25-30 anni fa. Proposte discografiche - per carità, anche valide- ma ugualmente di 25-30 anni fa che hanno evidentemente già ricevuto recensioni a tempo debito. Che hanno evidentemente già ottenuto spazio e visibilità sui media di quel periodo. Tralasciando l'evidente timore (o terrore) del "recensore" (che, per inciso, recensisce solo dischi "straordinari" "bellissimi" "ineguagliabili" ecc.) di imbarcarsi in recensioni di musica non conosciuta e di inimicarsi interpreti viventi o di dover domandare allo stesso interprete che accidenti sta suonando in un determinato CD, mi chiedo, davvero, quali possano essere le speranze di giovane musicista nei confronti di chi dovrebbe dare attenzione al suo lavoro se persino le piattaforme web ignorano produzioni discografiche contemporanee, di oggi, visibilissime, raggiungibilissime. Mi chiedo anche a che cosa serva recensire a 30 anni di distanza una pubblicazione probabilmente fuori catalogo, probabilmente stra-conosciuta. A meno che non si tratti di un disperato tentativo di perfezionamento S.E.O. In ogni modo, dai: ci sono giovani e giovanissimi musicisti che hanno bisogno di critiche, di spazio. Basta con questo atteggiamento da quotidiano che non vende nemmeno ai parenti del direttore. Plaudo per questo allo splendido lavoro di Andrea Aguzzi che aggiorna costantemente un blog con novità discografiche e pubblicazioni e lo ringrazio per la sua disponibilità ad aggiornare una importante sezione del Forum Italiano di Chitarra Classica. di blog che hanno un forte gusto di "vintage" se ne vedono molti in rete. In qualche caso potrebbe non dispiacere trovare in qualche blog la recensione di un disco non recente, non fuori catalogo, che si vuole magari comprare. però,forse è vero, far recensioni di dischi vecchi è abbastanza semplice,magari scopiazzando qua e là qualcosa che si è già letto; più interessante (e più difficile,come ricerca) è sicuramente la proposta di novità di blog che hanno un forte gusto di "vintage" se ne vedono molti in rete. In qualche caso potrebbe non dispiacere trovare in qualche blog la recensione di un disco non recente, non fuori catalogo, che si vuole magari comprare. però,forse è vero, far recensioni di dischi vecchi è abbastanza semplice,magari scopiazzando qua e là qualcosa che si è già letto; più interessante (e più difficile,come ricerca) è sicuramente la proposta di novità aggiungo,che anche sul blog di Aguzzi c'è ogni tanto un pizzico di vintage, ad esempio leggo una,peraltro molto bella,recensione di Road Games di Holdsworth (in effetti un disco fuori catalogo, o al massimo venduto a prezzi stellari online)
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