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I corsi Pre-Accademici in conservatorio non sono legali?


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Ospite Bernardo Gui
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Parere dell'Avvocatura Generale dello Stato del 15 ottobre 2013:

III - Alla stregua delle indicazioni emergenti dal suddetto quadro normativo la Scrivente ritiene che la istituzione di 'corsi pre-accademici' non sia in esso prevista. La legge 508/1999 fa riferimento soltanto alla possibilità di stipulare 'convenzioni con le istituzioni scolastiche' e non attribuisce ai Conservatori il potere di istituire corsi 'pre-accademici' rivolti agli alunni delle scuole al di fuori di convenzioni con le istituzioni scolastiche.

 

http://www.unams.it/Istituti_alta_cultura/Ultime_Notizie/Comunicati_Stampa_2012/Rif_035_15-06-12.html


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Articolo del 15 Ottobre 2013 su Italia Oggi.

 

PreAccademiciIllegali.jpg

 


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Posso domandarvi una cosa?

Se davvero verranno eliminati i corsi pre-accademici dai conservatori (mi sono sempre domandato quale fosse l'utilità formativa) i signori "esperti" che hanno dato forma a questa geniale riforma sanno che i conservatori chiuderanno i battenti?

Chiudere l'utenza ai conservatori di musica solo per trasformarne la scartoffia finale: davvero geniale.

Non ci vuole un economista a capirlo: crollo dell'utenza quindi aumento vertiginoso dei costi di iscrizione (come li paghi i docenti che faranno lezioni a classi di 1 o 2 elementi?) qualche anno per i figli di papà annoiati perché, diciamocelo, con i tempi che corrono pensare che percentuali decenti di 18-19enni usciti dalla scuola superiore si iscrivano in Conservatorio è quantomeno ottimistico e poi?


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Tutta questa situazione è paradossale e riflette la scarsa se non nulla capacità dei governanti di capire che una riforma nata dal vertice era ed è impossibile da gestire. Ora probabilmente si sotterrerà tutto e si continuerà così trovando qualche cavillo all'italiana, ma in caso contrario la vedo dura, non essendoci risorse per incrementare di molto le medie e i licei musicali. E sicuramente i Conservatori senza la fascia di utenza medio bassa avranno grossi problemi. Che fare? Si istituirà un tavolo di lavoro con alcuni saggi...e eventualmente si passerà alla soluzione finale affidata alla protezione civile, come sempre quando non si sa più che fare. Scusate, sorrido per non piangere, tanto non ho soluzioni


Io sono nettamente a favore dei corsi pre-accademici al conservatorio. 

pensando ai vecchi conservatori. Ora no, e non è giusto, nessuna facoltà universitaria insegna ai bambini di 10 anni.

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concordo su tutto, tranne nel titolo e nella conclusione: licei musicali addio....Di licei musicali ce ne sono così pochi che l' "utenza" ci sarà sempre. Direi però addio alla continuità degli studi invocata dalla ehm riforma e che a stento cerchiamo di spiegare alle famiglie che presso i licei ( e le medie) iscrivono i propri figli. Quella è cosa impossibile da spiegare a sto punto


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Anche se fuori dalla mischia, mi piace esternare il mio pensiero; e non solo sui corsi preaccademici, che hanno rafforzato il compito degli elemosinieri di Stato (con l'istituzione del privato ben pagante nel pubblico) ma anche il rapporto poteruccio direttoriale-docente elettore. Il fraintendimento di una falsa democrazia ha creato dei mostri (ricordate Goya?). Pur di essere eletto o rieletto direttore, il docente di turno si adoprerà a concedere privilegi, cariche, piccole occasioni di guadagno ai suoi accoliti ed ai lecchini del suo entourage.

Mi si potrebbe obiettare che si è preso a modello l'Università! Ed ecco la rivincita di povere nullità frustrate e mal pagate, con docenti poco alfabetizzati che si accapigliano sull'interpretazione dei commi o si vendono per avere qualche ora in più; oppure  essere nominati a questi famosi preaccademici (cercando di svolgere le lezioni in una SMIM sotto casa e scolarizzando,spesso, dilettanti in  età compresa tra i dodici e i sessant'anni).

Docenti ( si fa per dire) che corrono a procurarsi i benefici della 104 onde adire l'istituzione più "comoda" o per far 'scattare' una graduatoria di casa del diavolo stilata da autonomie talmente autonome che finiscono per influire a mille chilometri di distanza.

C'è poi la pia illusione, da parte del turlupinato studente,  di "laurearsi" in qualcosa presso questi aggiornati carrozzoni.  E non  si vuole capire che così non è...ma questo già tante volte è stato detto.

Non voglio continuare perché uno scriptum troppo lungo potrebbe disturbare ma vorrei sottolineare che la mia è stata solo una  analisi concisa, che ovviamente avrebbe dovuto contemplare parecchie dovute eccezioni.

Penso però che, così continuando, i Conservatori non avranno più ragion d'essere e (come la RAI , l'Alitalia e molti altri beni-carrozzone) avranno a sparire, relegati ormai tra i beni elemosinieri di un passato chiamato progresso.

 Figuriamoci i parzialmente legali corsi preaccademici, allora...


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Pregherei Iervolino di rileggere con  attenzione il mio intervento; in esso non si parla di Scuola Media (qui assunta a simbolo di purezza)  ma di direttori e docenti ai corsi preaccademici e agli istuituzionali nonché di "dovute eccezioni". Altro che uscire fuori tema!

Trovo piuttosto arrogante la sua richiesta finale, almeno come è formulata, e gli ricordo che ognuno di noi ha subìto dei colpi (diretti o indiretti) dalla sorte; salvo che la maggior parte si tiene metastasianamente i dolori e i dispiaceri dentro l'animo.

Disse il saggio latino: "video bona proboque, deteriora sequor" (chi ha orecchie per intendere....)

Il mio pensiero non si sposta comunque di una virgola e, potendo pettegolmente avallarlo citando nomi e fatti, caritatelvomente non lo faccio.

Limitiamoci a quello che disse un importante uomo politico: "a parlar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca"!


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Ecco perché non ci capiamo.


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Mi dispiace molto del malessere intervenuto e sono lieto della pronta ripresa.

Il grande filosofo Hegel disse che la reale verità si colloca nel passaggio tra l'essere ed il non essere, ciò che lui chiamava 'divenire'. Così influenzo' il pensiero letterario, artistico e soprattutto politico.

In sostanza, lo  poneva in atto tra una tesi e un'antitesi.Basta pensare, in musica, al piano e al forte.

Nulla di male pertanto a confrontarsi, anche  chiarendo il proprio pensiero  con decisione, purché con garbo.

Un saluto, perciò.

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