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Waller

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  1. Beati loro che ti capiscono...io no Anche un ragazzo con la licenza di solfeggio lo fa Certo ma il ragazzo di solfeggio lo ha imparato in 3 lezioni, io invece in 2 partendo da 0,1.
  2. Allora, secondo me qui ed altrove non ci si capisce perché si guarda in direzioni diverse. Duunque ognuno descrive paesaggi diversi, perchéé sono diversi. Mi spiego partendo da questa affermazione di Waller. Se lei ritiene che siano sufficienti due lezioni (2 di numeroo)) per imparare uno stile esecutiivo/compositivo, deve sapere che in questo forum ci sono persone che hanno studiato magari per 30 anni una stessa cosa. Lo dico senza polemica, ma penso che i suoi obiettivi siano ben diversi da quelli che intende per esempio un Angelo Gilardino o un Alvaro Company per "didattica strumentale". Dunque è ovvio che se Lei intiitola l'argomento di discussione "la professione dell'insegnante" avrà anche il feedback di queste persone. Questo nulla toglie al fatto che si possano raccontare proprie esperienze personali negative (e certo non sono io a dire che non ci sono in giro persone impreparate) che però - secondo me - rischiano di essere un po' troppo narcisisticamente proposte come esperienza per gli altri. A me hanno insegnato ad ascoltare (prima di parlare) quelli che hanno qualche anno in più, l'ho già detto altrove ma giova ricordarlo. Luigi Io dico che le stesse canzoni composte su chitarra fingerstyle (canzoncine alla Marcel Dadì) le sto tirando giù con il piano. Prima strimpellavo con la destra e basta, adesso dopo due lezioni strimpello a mo di Joplin con la sinistra perchè ho capito il meccanismo. Ma sono tutte stupidate rispetto a quelle che sapete fare voi classici (questo lo dico sinceramente). Chi ha fatto il conservatorio può capire. Mi auguro che il suo divertimento non sia arrivato dopo 30 anni. Io suono, suono anche con i piedi ma suono sempre ed ovunque e non mi ferma nessuno neanche la teoria. Le dico anche che Angelo Gilardino per me è già un icona che metteranno nel poster (ne ho uno a casa) con tutti i compositori classici validi esistenti dall'inizio della creazione. Riguardo alle lezioni, io ho capito delle cose che non ho capito da tutti i maestri precedenti che avevo tranne 1. Mi ha insegnato come si fa a costruire il ritmo e le figure della sinistra. Tu mi dici Am, diminuiti, settime, tredicesime, unidicesime (senza musica scritta) e io ti costruisco un ritmo calzante su ogni accordo muovendo ininterrottamente la sinistra, in basso per colpire la nota singola o l'ottava e per dare forza, in alto (di solito) per la costruzione dell'accordo o delle ottave. Oltre a questo sono riuscito ad inserirci il walking bass per ulteriori abbellimenti al ritmo, sono riuscito a capire i vari trucchetti come quello della nota scalata al cambio accordo. Mi ha riassunto dell' HANON gli esercizi più usati per scioglierla e mi ha detto come potevo costruire all'infinito altri esercizi simili creati da me. Appena ho la possibilità di videofilmare le metto su youtube e dopo ti faccio vedere.
  3. Sapete che son passato sotto una scala e mi sono accorto che era quella di Milano ??!!
  4. Per farvi capire quali sono i maestri in gamba. Sto andando a lezione di pianoforte da uno (per imparare lo stile ragtime e stride piano) e questo (trovato per caso dopo una serie di maestri cambiati) mi ha insegnato in due lezioni (2 di numero) tutto per imparare quello stile. Ovviamente non ho ancora raggiunto un buon livello di manualità, ma capisco e so costruire tutti i giri di accordi ed il relativo ritmo che devono avere mettendoli in pratica immediatamente. Faccio il nome Grazie Marco Cremaschini
  5. Mi sono messo io alla chitarra !!! scherzo (dico scherzo perchè se no iniziano a prendermi sul serio)
  6. Tu sei un mago! Forte!!! A volte una battuta trita e ritrita e ritrita di repertorio torna utile
  7. Le cose sono andate così : conoscevo Roby molto bene, non l'ho convinto ad andarsene a SanRemo. Prima di entrare in scena gli ho detto che se sbagliava per punizione gli compravo un disco di Pavarotti. Ad un certo punto si è messo a stonare, a capito a cosa stava andando incontro ed è scappato.
  8. caro walter, la Sua insinuazione è deprecabile. Cercherò di risponderLe come se avesse detto una cosa opinabile. Primo: la sproporzione fra i riconoscimenti anche economici che noi musicisti abbiamo oggi rispetto allo star system è umiliante, considerando la quantità di lavoro e la qualità delle competenze che si devono avere per far bene questo lavoro. Solo chi non lo fa non lo sa. Secondo: mi sembra del tutto plausibile che ci si indigni (non invidia, sono due cose ben diverse)di fronte alla miseria delle proposte culturali che pagano in termini di successo e di denaro, e che instillano fortemente il sospetto che siano fatte soprattutto per questo e non per l'ispirazione. Terzo: trovo almeno ingenuo che si riferisca alle star del rock come qualcuno che mette a posto il bilancio familiare - si tratta di veri business man o più spesso di persone a loro volta vittime di agenti e di majors discografiche. Infine La inviterei a mettere davvero in discussione il suo pensiero anziché trovare sempre una risposta semplicistica alle critiche altrui. Luigi Attademo Se togli quello che c'era prima alla mia citazione diventa una citazione da doverose scuse. Era messa in un contesto. Isolandola non ha più lo stesso senso.
  9. La gente può scegliere per conto suo la musica che piace : io adesso ascolto in maggior parte classica e anche ragtime, senza che uno non mi abbia imposto niente. La furbizia delle case discografiche è quello di mettere una musica (che va per la maggiore) in commercio. Musica commerciale. Ma in fin dei conti tutta la musica è bussines, quella apprezzata, perchè ascoltata. Dietro un incisione di un disco, non si è contenti se va alla grande ?, se viene venduto, ma anche dischi di classica non solo rock. Uscire dall'anonimato vuol dire anche stare a dei compromessi. Tutta la vita purtroppo è così. Per vivere (uno che vive di musica) deve avere rapporti con una casa discografica o deve far pagare 50 euri a lezione. Io non vivo queste persone come se fossero icone da adorare, proprio perchè sono uomini.
  10. Giusto, scusa non ho letto bene dal punto in poi è OK
  11. La mia verso King è stata solo una battuta, ritorniamo nel tema
  12. Forse non hai molto chiaro quale sia la reale portata e capacità dell'intelletto umano e di tutto ciò che gli é proprio. Se vuoi dire che prima di dubitare delle tue idee qualcuno ti debba dire parole "vere", forse dovresti rivolgerti ad un signore, nato a Nazareth. Da un punto di vista logico il tuo argomento è molto interessante: cambieresti idea solo se qualcuno ti dimostrasse che ha ragione in senso "matematico", non perché qualcuno ti fa notare che stai sbagliando. Posso non sapere come si aggiusta una macchina, ma posso facilmente accorgermi se la macchina non funziona. L'aspetto più interessante sarebbe sapere perché credi in quello in cui dici di credere: o hai una dimostrazione matematica o, secondo la tua stessa logica, le persone fanno benissimo a non prestare minima attenzione a quello che dici. In realtà neppure tu dovresti credere in quello che credi, se coerentemente seguissi l'orrizonte che hai descritto. Per quel che mi riguarda tutto ciò che non é giudicabile, contestabile e foriero di contradizione non é semplicemente umano, e chi parla in questi termini é semplicemente bugiardo o, volendo essere buoni, molto poco avvezzo a pensare a queste cose. Intanto complimenti Waler: bel argomento: io volevo solo aggiungere che ovviamente nessuno può dimostrarti proprion niente. La musica "colta" che tu non "digerisci" piace anche a tante persone che lavorano in fabbrica o si occupano di altro nella vita e quindi non di musica (giuro: ne conosco tante). A me piace molto la musica colta perchè mi ci sono avvicinato piano piano e poi dei buoni maestri mi hanno insegnato "quel" linguaggio. Così se sento Berio, Domeniconi, Facchinetti, non so... altri compositori "mostri" del nostro tempo, mi diverto o medito come te quando ascolti la musica che più comprendi e ti piace. Piace a tante persone che lavorano in fabbrica perchè gli operai forse sono più intelligenti o meno intelligenti (con ironia)
  13. Ma io ti ho risposto e le tue argomentazioni sono interessanti.
  14. Forse non hai molto chiaro quale sia la reale portata e capacità dell'intelletto umano e di tutto ciò che gli é proprio. Se vuoi dire che prima di dubitare delle tue idee qualcuno ti debba dire parole "vere", forse dovresti rivolgerti ad un signore, nato a Nazareth. Da un punto di vista logico il tuo argomento è molto interessante: cambieresti idea solo se qualcuno ti dimostrasse che ha ragione in senso "matematico", non perché qualcuno ti fa notare che stai sbagliando. Posso non sapere come si aggiusta una macchina, ma posso facilmente accorgermi se la macchina non funziona. L'aspetto più interessante sarebbe sapere perché credi in quello in cui dici di credere: o hai una dimostrazione matematica o, secondo la tua stessa logica, le persone fanno benissimo a non prestare minima attenzione a quello che dici. In realtà neppure tu dovresti credere in quello che credi, se coerentemente seguissi l'orrizonte che hai descritto. Per quel che mi riguarda tutto ciò che non é giudicabile, contestabile e foriero di contradizione non é semplicemente umano, e chi parla in questi termini é semplicemente bugiardo o, volendo essere buoni, molto poco avvezzo a pensare a queste cose. Ognuno tende ad avere idee diverse, entrambe possono essere sbagliate (è fuori discussione) perchè niente e dimostrabile. Accade in questo modo che il luminare di musica (in senso serio e non ironico) e quello che non sa niente di musica sono livellati allo stesso piano proprio perchè entrambi possono avere ragione. E' chiaro che la verità assoluta non viene dagli uomini. Una cosa ancora : Porqueddu ha scritto giustamente che la letteratura non equivale ad un numero di topolino. Ma ricordo che se al tempo di Dante non fossero stati quasi tutti analfabeti chiunque poteva leggerla e poteva capirla meglio di chiunque del nostro tempo. La lingua cambia con il tempo. Noi non possiamo leggerla con occhio antistorico se non non la capiamo. Per quanto riguarda la musica questo non funziona (mi ricollego ad un recente topic) perchè ci sono musiche vecchissime che sono straordinariamente attuali. La letteratura poi bisogna interpretarla secondo l'occhio dell'autore, se no collazionare a cosa serve ????? La musica invece è libera interpretazione e il primo canale di interpretazione sono le orecchie.
  15. Perché mai "sotto sotto"? Essere riconosciuti, avere successo, è del tutto legittimo, e l'aspirarvi è naturale. L'importante è riuscirci senza snaturare la propria opera - cioè senza fare del successo il proprio obiettivo principale -, in modo corretto e leale e, qualora non si riesca o si riesca solo parzialmente, in misura inferiore ai proprii meriti, non assumere atteggiamenti da genio incompreso, che danneggiano l'opera a venire e incattiviscono la persona. E' anche importante e meritorio evitare il ridicolo, paragonandosi continuamente a Schubert, a van Gogh e a Cézanne, geni che non ebbero in vita alcun successo. Insomma, bisogna saper accettare serenamente sia il successo che l'insuccesso, quello proprio e quello altrui. dralig perfettamente daccordo
  16. E' proprio questo il punto : nessuno può dare verità assolute.
  17. No, quando mi riferisco a qualcuno riporto quello che ha scritto.
  18. Sono daccordo con te. In musica chi non ha numeri non è che vada tanto lontano
  19. per tutti : per farmi cambiare le idee o per dubitare delle mie (qualcuno giustamente a parer suo mi consiglia di dubitarne), devo trovare una persona che con delle parole vere(verità dimostrabile), non contraddittorie, , non giudicabili o contestabili, mi possa dimostrare matematicamente che sto sbagliando.
  20. Caro Manu, non è questione di appoggiare o non appoggiare (entrambi gli appoggi non servono a niente). Dico solo che sotto sotto secondo me il desiderio di ogni artista è di essere stimato per quello che esprime in una sua opera, un suo quadro, un suo pezzo. Se poi alzano il proprio bilancio famigliare oltre ad essere dei talenti sono anche dei bei drittoni.
  21. E io sono waller Ciao Riccardo
  22. Se vuoi una mano ti aiuto
  23. Anche Joplin e molti altri nella musica hanno fatto la fame, che dietro il pentagramma c'era la miseria economica, non è una novità. Il fatto che certa gente metta sempre davanti il problema soldi come se fosse un peccato averli fatti mi sa molto di persona che sotto sotto vorrebbe averseli fatti lui. Ma che formula hanno trovato questi artisti che se li fanno ????????? musica che piace o il dono della furbizia ????
  24. Non ho capito un gran che di questo tuo post Waller. Mi sembra di capire però che tendi ad un qualunquismo generale. Alla creazione di un 'tutto fa brodo' che non condivido: sarebbe come definire letteratura il numero 1888 di Topolino o pittura il graffito di due imbecilli che pasticciano un muro. In ogni modo sei libero (fortunatamente) di definire 'musica colta' (o coltissima) tutta la musica che ascolti e che ti piace. Ma ti consiglio di inziare a farti venire dei dubbi. Non sono qualunquista ma cerco di portare le mie idee sul forum senza offendere nessuno e credimi, a volte in certe idee se non usi questo metodo vengono scambiate per affermazioni aggressive. Usare il termine imbecilli per quelli che imbrattano i muri è fin troppo buono. E' da una settimana che mi vengono molti dubbi : Malmsteen, Bach, Brahms, Pachelbel, Mozart, Beethoven, Strauss, Cage.
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